
Più i giovani dormono, meglio funziona il cervello: lo studio
Gli adolescenti hanno bisogno di dormire di più per andar bene a scuola e stare bene, lo dice la scienza: ecco gli effetti benefici sul cervello
Quante volte vi è capitato di vedere giovani adolescenti dormire fino a tardi o riposare anche durante il giorno, additandoli come generazioni di svogliati? La scienza, in realtà, offre una visione ben diversa dall’immaginario comune. Anzi, più i giovani dormono, più il loro cervello funzionerà meglio. Ecco cosa ha rivelato un recente studio.
- Gli effetti positivi del riposo per gli adolescenti: lo studio
- Perché è giusto che gli adolescenti dormano di più
- Perché dormire è "un atto educativo": l'appello a genitori e insegnanti
Gli effetti positivi del riposo per gli adolescenti: lo studio
Un sonno più lungo per i teenager è direttamente collegato a una maggior memoria, attenzione e capacità di risoluzione dei problemi. E gli adolescenti che riescono a riposarsi bene sono più intelligenti e vanno anche meglio a scuola.
A sostenerlo è uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports, realizzato dalla Fudan University di Shanghai e dall’Università di Cambridge. Lo ha spiegato su La Repubblica Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo "Di.Te", nonché docente di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni all’Università Politecnica delle Marche.
"Gli adolescenti che dormono di più, pensano meglio. Funzionano meglio. Stanno meglio", ha affermato Lavenia basandosi su quanto riportato dai risultati dello studio, che ha analizzato i dati dell’ABCD Study (la più grande indagine americana sullo sviluppo cerebrale e la salute infantile).
Come è possibile? La scienza dimostra che mentre si dorme, il cervello umano si "pulisce", liberandosi dalle tossine che si accumulano durante il giorno e consolidando le connessioni neurali.
Perché è giusto che gli adolescenti dormano di più
Imporre quindi dei ritmi da adulti agli adolescenti risulta controproducente e rischioso, poiché hanno diverse connessioni cognitive ed emotive rispetto a chi ha un cervello più maturo e formato. E quando un ragazzo dorme poco o male risulta stanco, è più irritabile e insicuro, quindi maggiormente a rischio di soffrire di ansia e depressione.
L’adolescenza, come ha spiegato il dottor Lavenia, "è un’età in cui il corpo cambia, il cervello si ristruttura, e il bisogno di sonno aumenta fisiologicamente. Non è regressione. È evoluzione". Non è vero, infine, che meno si dorme e più si dimostra di essere forti e determinati. In una società in cui ci impegniamo ad essere sempre svegli, pronti e connessi per dimostrare di essere bravi e prestanti, la scienza afferma invece che ci sbagliamo, soprattutto con i teenager.
C’è da tenere in considerazione anche un altro aspetto fondamentale spiegato dalla scienza: il ritmo circadiano degli adolescenti è spostato più in avanti rispetto a quello degli adulti. Per questo motivo tendono ad addormentarsi più tardi (a causa della melatonina, ovvero l’ormone del sonno, prodotta dal cervello).
Perché dormire è "un atto educativo": l’appello a genitori e insegnanti
Ecco quindi la riflessione finale di Lavenia: "Perché continuiamo a costringerli in orari che non rispettano la loro biologia? Perché continuiamo a farli sentire inadeguati se dormono più del ‘previsto’?". Secondo lo psicologo e psicoterapeuta, il sonno dovrebbe essere visto come un momento fondamentale per vivere meglio la vita e non un semplice riposo che fa "perdere tempo".
"Quando la scuola inizia alle 7:45, quando i compiti si accumulano fino alle 22, quando gli adulti stessi sono sempre stanchi e di corsa, il messaggio implicito è chiaro: dormire è tempo perso. E invece no. Dormire è tempo guadagnato", ha affermato il docente e studioso.
Infine l’appello a genitori e insegnanti: "Osservate i vostri figli quando dormono. Non giudicateli. Chiedetevi se li state aiutando a costruire un rapporto sano con il proprio corpo, o se invece li state spingendo verso una stanchezza cronica fatta di performance, aspettative e doveri.[…] Possiamo continuare a imporre ritmi pensati per adulti a menti che stanno ancora fiorendo? Il cambiamento parte anche da qui. Da un’ora in più di sonno. Da una scuola che rispetta i tempi di chi cresce. Da adulti che sanno dire: "Riposa, ne hai bisogno". Perché se è vero che i sogni aiutano a crescere, è altrettanto vero che per sognare… bisogna dormire".