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L’ansia è l’emozione più diffusa tra i diplomati: lo studio
Metà degli studenti diplomati in Italia prova ansia: ecco tutti i risultati sugli stati d'animo di ragazze e ragazzi emersi dallo studio AlmaDiploma
Tra i diplomati italiani, lo stato d’animo più diffuso è l’ansia. Uno studente su due vivrebbe infatti una condizione di apprensione. È quanto emerge dalla presentazione del ‘Profilo dei diplomati e loro Esiti a distanza, percorsi di orientamento e scelte nella scuola secondaria di I e II grado’. I risultati dello studio, che mostrano una situazione preoccupante, sono stati illustrati a Bologna durante il XXII Convegno di AlmaDiploma che è stato ospitato nell’Oratorio San Filippo Neri.
- Metà degli studenti diplomati prova ansia: la nuova rilevazione
- Gli altri stati d’animo più diffusi tra i diplomati
- Scelta post-diploma: cosa provano gli studenti italiani
Metà degli studenti diplomati prova ansia: la nuova rilevazione
I dati che emergono dal nuovo report sono stati raccolti da AlmaDiploma ETS, l’associazione a servizio delle scuole fondata nel 2000. Il fine dell’ente è fornire alle scuole strumenti utili di orientamento per gli studenti e fotografare sia gli indici di soddisfazione dei diplomati sia quelli sugli esiti occupazionali e formativi tramite l’attenta analisi delle risposte date dagli studenti stessi.
Per questo studio, nello specifico, i risultati sono il frutto di una rilevazione che ha visto la partecipazione di oltre 26.000 diplomati del 2024, i quali hanno espresso le loro valutazioni e indicazioni attraverso la compilazione di un questionario. Per quel che riguarda gli stati d’animo più diffusi tra amici e compagni di classe, gli studenti sono stati chiamati a scegliere tra 18 opzioni.
Il risultato più sorprendente? Il 51,0% del campione ha dichiarato che è l’“ansia” lo stato d’animo più diffuso tra i giovani diplomati in Italia.
Gli altri stati d’animo più diffusi tra i diplomati
Al secondo posto è stata indicata l’“insicurezza” (29,6%), mentre al terzo la “felicità” (25,4%). A seguire l’“egoismo” (21,4%), la “tranquillità” e la “solidarietà” (entrambi 15,6%) e la “spensieratezza” (15,1%). Sentimenti che dimostrano da un lato la felicità nel terminare gli studi alle superiori, ma che suggeriscono dall’altro lato una condizione predominante di ansia e insicurezza nei confronti del loro futuro.
Curioso notare che analizzando dal punto di vista del genere le risposte date, i risultati in certi casi cambiano di parecchio: ad esempio il 25,4% delle femmine hanno indicato “egoismo”, +8,7 punti percentuali rispetto ai maschi. Questi ultimi, invece, nel 32,1% dei casi hanno scelto l’opzione “felicità”, +12,4 punti percentuali rispetto alle femmine.
Scelta post-diploma: cosa provano gli studenti italiani
Nel report è anche stato chiesto al campione di studenti di descrivere con un solo aggettivo lo stato d’animo provato alla vigilia della scelta post-diploma. Poco più di un giovane su cinque, ossia il 21,5% dei diplomati del 2024, ha indicato l’aggettivo “determinato” per far comprendere le sensazioni avvertite. Secondo posto, con il 14,9% delle preferenze, per l’aggettivo “interessato”. Al terzo posto, con il 14,1%, “entusiasta”. In quarta posizione, con il 13,6%, “agitato”. A seguire, con il 10,8%, “spaventato”; quindi “intimorito” con il 7,3%, “attento” con il 6,4%, “attivo” con il 4,2%, “afflitto” con il 3,7% e infine “irritabile” con il 3,2%.
Per tutti e tre i percorsi di studio, ossia quello dei licei, quello degli istituti tecnici e quello degli istituti professionali, lo stato d’animo prevalente è stato “determinato”. Tale scelta ha avuto più preferenze nei diplomati degli istituti tecnici (23,4%). Da segnalare che il secondo stato d’animo menzionato dai diplomati professionali e tecnici è stato “interessato”, a differenza degli studenti liceali che hanno optato per “entusiasta”.
Altro dato curioso è che le femmine avvertono maggiormente la sensazione di essere “spaventate” e “agitate” dei maschi, rispettivamente +9,9 e +6,6 punti percentuali rispetto ai coetanei. Di contro, i maschi hanno indicato di sentirsi più “determinati”, “interessati” e “attenti”, rispettivamente +6,2, +5,5 e +5,4 punti percentuali rispetto alle femmine.