Bonus studente fino a 1500 euro, è polemica: a chi è destinato
Bonus studente fino a 1500 euro dedicato solo alle scuole paritarie, l'emendamento FdI in Manovra fa discutere: a chi spetta e quanti soldi servono
La nuova proposta di Fratelli d’Italia per la scuola sta facendo discutere: un emendamento alla Manovra propone di stanziare un Bonus studente fino a 1500 euro da spendere esclusivamente in una scuola paritaria, quindi non statale. Non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione, mentre Valditara sottolinea “l’importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie”. Un altro emendamento prevede anche l’introduzione del Fondo Dote Famiglia, con bonus di 500 euro per ogni figlio sotto i 14 anni.
- Nuovo bonus studente proposto da FdI: a quanto ammonta e a chi è destinato
- Quanti soldi devono essere stanziati per il Bonus studente
- Critiche al Bonus studente: la risposta di Valditara
- Fondo Dote Famiglia da 500 euro: l'altro emendamento di FdI
Nuovo bonus studente proposto da FdI: a quanto ammonta e a chi è destinato
Dal 2o25 potrebbe essere istituito un voucher “spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria“: l’importo può arrivare fino 1.500 euro per ogni studente frequentante, la cui famiglia abbia un reddito ISEE fino a 40 mila euro. L’importo effettivo di ogni singolo voucher viene poi calcolato in base a “scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee”.
È quanto prevede l’emendamento alla Manovra firmato dal deputato FdI Lorenzo Malagola. Sarà necessario un decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito per attuare la misura.
Quanti soldi devono essere stanziati per il Bonus studente
Il finanziamento complessivo di questo Bonus dedicato alle scuole paritarie (per le quali già nell’anno 2023/2024 sono stati stanziati più di 700 milioni di euro dedicati all’accoglienza degli alunni diversamente abili e al funzionamento delle scuole dell’infanzia), ammonta a un massimo di 65 milioni di euro annui.
In particolare, come riportato dal “Corriere della Sera”, nel testo dell’emendamento si legge che “nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione e del Merito, è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027″.
Critiche al Bonus studente: la risposta di Valditara
Non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni. Gli esponenti M5S in Commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato, hanno scritto in una nota: “Pensavamo che con i tagli alla scuola pubblica ed ai posti in organico del personale scolastico in questa manovra si fosse già toccato il fondo, ma con gli emendamenti della maggioranza si sta iniziando a scavare. Il messaggio che stanno dando è fin troppo chiaro: da un lato con le misure di Valditara e proposte come queste affossano la scuola pubblica, dall’altro foraggiano quelle private sia direttamente che indirettamente incentivando le famiglie ad iscrivere lì i propri figli per avere il voucher”.
Il ministro Valditara, ha commentato: “Stiamo riflettendo su questo argomento importante e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili. Il governo è ben consapevole della importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie”.
Fondo Dote Famiglia da 500 euro: l’altro emendamento di FdI
Quello relativo al Bonus studente fino a 1.500 euro non è l’unico emendamento alla Manovra presentato da Fratelli d’Italia e che riguarda la scuola.
Si propone anche l’istituzione del Fondo Dote Famiglia con uno stanziamento di 30 milioni, presi dal Fondo per le esigenze di spesa indifferibili. Il Fondo prevede l’erogazione di un contributo di 500 euro all’anno per ogni figlio a carico fino a 14 anni. L’ISEE famigliare, per poter accedere al contributo, deve essere sotto i 35mila euro, mentre non è prevista alcuna soglia reddituale per coloro che sono stati inseriti in percorsi di protezione per l’uscita da situazioni di violenza.
Questo bonus serve per il rimborso delle spese per servizi extrascolastici di sostegno all’apprendimento o per corsi di lingua, percorsi didattici culturali o turistici o di educazione musicale o sport.