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Burioni e il test di Microbiologia: quasi tutti bocciati. Il caso

Burioni ha bocciato quasi tutti al test prima dell'esame di Microbiologia alla facoltà di Medicina del San Raffaele a Milano: è esplosa la polemica

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Roberto Burioni ha bocciato quasi tutti gli studenti, 398 su 408 (il 97,5%), al test preliminare dell’esame di Microbiologia. É successo alla facoltà di Medicina del San Raffaele di Milano. Il fatto non è rimasto di certo inosservato e, in epoca di social network, la polemica è partita da TikTok. Una studentessa ha postato un video per denunciare l’accaduto che, in pochissimo tempo, ha fatto il giro del web. Questo ha scaturito la reazione del virologo, che ha inviato una mail agli studenti.

La polemica della studentessa dopo il test di Burioni

Non credo che sia normale che un esame lo possano passare così poche persone, anche perché è un esame che tutti hanno studiato con così tanta foga”, ha detto la studentessa di Medicina del San Raffaele su TikTok. “Vi assicuro che non hanno passato l’esame persone che sono stra-studiose e stra-dedicate, che prendono sempre 30 o 30 e lode, che passano tutti gli esami – ha continuato -: quindi non credo che non abbiamo studiato“.

La ragazza ha poi eliminato il video, ormai diventato virale, e ne ha pubblicato un altro in cui chiedeva quale fosse il codice etico dell’università e se qualcuno conosceva un avvocato che potesse consigliarla.

La reazione di Burioni dopo le polemiche sull’esame

L’esito dell’esame, oltre ad aver scaturito una polemica a livello nazionale, ha portato un certo malcontento tra gli studenti della Facoltà di Medicina del San Raffaele. Per questo, Roberto Burioni ha deciso di inviare una mail a coloro che hanno sostenuto l’esame, passato soltanto dal 2,5% dei partecipanti.

“Carissimi – ha scritto il virologo -, ho inserito nel sito le domande della preselezione, aggiungo qui alcuni dati. Questa mattina hanno sostenuto l’esame 408 studenti. Di questi: 10 hanno risposto correttamente a tutte le domande. 50 hanno risposto correttamente a 7 domande, 67 hanno risposto correttamente a 6 domande, 54 hanno risposto correttamente a 5 domande, 72 hanno risposto correttamente a 4 domande, 59 hanno risposto correttamente a 3 domande, 50 hanno risposto correttamente a 2 domande; 37 hanno risposto correttamente a 1 domanda; 9 hanno risposto in maniera errata a tutte le domande”.

“La percentuale di risposte esatte alle singole domande (nell’ordine in cui le trovate nel sito) – ha proseguito Burioni – è stata: domanda 1, 83%; domanda 2, 38%; domanda 3, 37%; domanda 4, 56%; domanda 5, 60%; domanda 6, 39%; domanda 7, 56%; domanda 8, 49%”.

“Faccio notare che – ancora il professore – il 17% dei partecipanti a questo appello ignorava l’agente eziologico della scarlattina e che il 44% non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza“.

Come funziona il test di Burioni a Medicina

Era la prima volta che gli studenti di Medicina del San Raffaele si testavano in una prova simile. Roberto Burioni ha infatti sostituito proprio quest’anno il precedente professore di Microbiologia, Massimo Clementi, andato in pensione. Il virologo, come si legge su ‘Il Corriere della Sera’, utilizza il sistema della preselezione all’esame di Microbiologia vero e proprio da oltre 10 anni nei corsi di laurea di Odontoiatria e in quello di Biotecnologie, ma mai a Medicina.

Il test della polemica era costituito da 8 domande a risposta multipla a cui rispondere in 15 minuti. Per passare, gli studenti dovevano rispondere esattamente a tutti i quesiti. L’obiettivo del pre-test era quello di “verificare se gli studenti abbiano acquisito i concetti base: causa di una malattia, come si trasmette, che antibiotico eventualmente dare, se dà immunità”, ha spiegato Burioni a ‘Il Corriere della Sera’.

“Questo dell’esame di Microbiologia – ha precisato il virologo – è stato comunque il primo appello, e gli studenti hanno tempo per ridare l’esame fino a febbraio 2025”. E ha concluso: “Forse, trattandosi in fondo del primo vero esame in cui si parla di malattie, molti studenti non hanno inquadrato bene la materia. Si tratta solo di studiare di più, ma sono certo che con maggiore applicazione supereranno brillantemente l’esame”.