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Maturità Fonte foto: ANSA

Capolavoro Maturità 2024: cos'è la novità che agita gli studenti

Alla Maturità 2024 c'è il debutto del Capolavoro, che sarà oggetto della prova orale: cos'è la novità dell'esame di Stato che spaventa gli studenti

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Che cos’è il ‘capolavoro’, la novità della Maturità 2024 che agita gli studenti.

Cos’è il “capolavoro” per la Maturità 2024

Tra le novità della Maturità 2024 c’è il cosiddetto “capolavoro”, progetto che fa parte dell’E-portfolio, documento digitale nato con la riforma sull’orientamento prevista dal PNRR in cui viene trascritto il percorso scolastico e formativo degli studenti. Qui anche loro possono inserire autonomamente tutte quelle informazioni in grado di valorizzarli, come per esempio attività extrascolastiche, certificazioni o altre esperienze che hanno fatto e che hanno permesso loro di acquisire competenze non specificamente scolastiche. Alcune di queste confluiscono nel più conosciuto ‘Curriculum dello studente‘, che da qualche anno accompagna il diploma di Maturità.

Come si legge sulla nota del 21 dicembre 2023 del ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), il ‘capolavoro’ è “un’opera” dello studente “individuata autonomamente, particolarmente significativa per rappresentare i progressi che ha compiuto e le competenze che ha raggiunto durante il proprio percorso scolastico”. Come spiegato dal MIM, il capolavoro “è un prodotto di qualsiasi tipologia” che “può essere realizzato in ambito scolastico o extrascolastico, attraverso attività svolte individualmente oppure in gruppo”. “Il capolavoro – ancora il Ministero – ricopre un ruolo fondamentale nel percorso di autovalutazione e orientamento in quanto ti aiuta a riflettere attentamente e criticamente sul percorso svolto e sui risultati progressivamente raggiunti”.

Per caricarlo sull’E-portfolio, ogni studente, oltre a dare un titolo al proprio ‘capolavoro’, dovrà selezionare una tipologia di attività da cui ha preso avvio: cultura e arte; letteratura; lingue straniere; comunicazione; musica; scienza, tecnica, tecnologia; attività motorie o sportive; volontariato; attività professionali; altro.

Il ‘capolavoro’, a differenza di quanto ipotizzato inizialmente, non sarà oggetto della prova orale della Maturità, come è stato specificato in una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito del 17 maggio 2024. “È opportuno – si legge sull’atto ministeriale – precisare che il capolavoro non è oggetto del colloquio di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e non va a confluire direttamente nel Curriculum dello studente, di cui tiene conto la Commissione nello svolgimento del colloquio”.

Inoltre, nella nota il ministero si aggiunge: “In base all’art. 22, c. 1 dell’O.M. n. 55/2024 (Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024) ‘Nello svolgimento dei colloqui la commissione d’esame tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente». In sede d’esame, dunque, il candidato mette a disposizione della Commissione il Curriculum dello studente, il cui contenuto è dettagliato dall’art. 21 del D. Lgs. n. 62/2017 e il cui modello è stato adottato con D.M. n. 88/2020”.

Studenti smarriti davanti al “capolavoro”: le parole della preside

Basta frequentare un po’ i social network per capire che molti studenti sono tuttora smarriti sulla questione ‘capolavoro’. Sono infatti numerosi i contenuti sul tema divenuti virali sul web. In realtà, come spiegato da molti insegnanti, il ‘capolavoro’ può essere una grande opportunità per i ragazzi.

“È un’importante novità – ha spiegato Grazia Mazzoni, dirigente scolastica dell’Istituto Ferraris Brunelleschi di Empoli (Firenze), a ‘La Nazione’ -. I maturandi avranno l’occasione di scegliere un proprio lavoro o un’attività ritenuta personalmente di rilievo. Il loro ‘capolavoro’, appunto, che sarà poi visionato dalla commissione d’esame”. “Ai ragazzi direi di stare tranquilli – ha aggiunto -. Chi ha lavorato bene nel corso dei 5 anni avrà sicuramente le competenze per ottenere ottimi risultati”.

“Ai miei studenti dico che è ora il momento giusto per valorizzare il proprio talento, il proprio punto di forza sfruttando il progetto Capolavoro – ha concluso Mazzoni -. Suggerisco di studiare con metodo, portando a termine il percorso intrapreso. Alla Maturità siamo sopravvissuti tutti, non abbiate paura”.