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Che ne sarà del Liceo del Made in Italy dopo il "flop" iscrizioni

L'esordio del Liceo del Made in Italy non è stato dei migliori, con soli 375 iscritti, ma il Governo si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

L’esordio del Liceo del Made in Italy è stato descritto da più parti come un “flop“. Stando ai dati sulle iscrizioni alle scuole superiori diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il nuovo percorso scolastico, presentato lo scorso aprile direttamente dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ricevuto solo 375 adesioni in tutta Italia. Ma il Governo ha minimizzato, definendolo “un buon inizio”.

I dati sulle iscrizioni al Liceo del Made in Italy

Come anticipato, in base a quanto emerso dai dati sulle iscrizioni alle scuole superiori per l’anno 2024-2025, al Liceo del Made in Italy sono arrivate solo 375 iscrizioni in tutta Italia, pari allo 0,08% delle totali. Una media di 4 iscritti per ognuno dei 92 licei che hanno attivato la nuova offerta formativa.

Nel dettaglio: 17 saranno attivati in Sicilia, 12 in Lombardia e nel Lazio, nove in Puglia, 8 nelle Marche e in Calabria, 6 in Abruzzo, 5 in Toscana, 3 in Liguria, Piemonte e Veneto, 2 in Molise e 1 in Basilicata, Emilia–Romagna, Sardegna e Umbria. L’elenco, si legge sul sito del Ministero dell’Istruzione, non comprende le 22 scuole per cui la Regione Campania non ha ancora autorizzato l’avvio del liceo del Made in Italy.

Iscrizioni al Liceo Made in Italy: il commento del Governo

Un buon inizio per il Liceo del Made in Italy che potrà ulteriormente migliorare in questo anno pilota“, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Si tratta di un percorso scolastico innovativo e strettamente orientato al mondo produttivo – ha proseguito – istituito con il ddl Made in Italy approvato dal Parlamento a fine dicembre”.

“Questo nuovo approccio, che integra discipline umanistiche e materie STEM (science, technology, engineering and mathematics) – ancora Urso -, si propone di valorizzare le eccellenze italiane, promuovendo la crescita sostenibile e il talento italiano, oltre a facilitare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro creando un ponte tra istruzione e imprese”.

Dello stesso parere è il ministro dell’Istruzione e del Merito Francesco Valditara. “Il Made in Italy – ha spiegato in una nota – è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Scienze Umane – opzione Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali”.

Il piano di studi del Liceo del Made in Italy

Il Liceo del Made in Italy è un nuovo percorso di scuola superiore fortemente voluto dal Governo Meloni per “valorizzare, promuovere e tutelare le eccellenze italiane, fornendo agli studenti la possibilità di approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali dello sviluppo industriale e del tessuto produttivo del nostro Paese, ma anche di proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto nei campi economico, giuridico e tecnologico”. Così il ministro Valditara al momento della presentazione del piano di studi del nuovo percorso formativo.

Del Liceo del Made in Italy, al momento, è stato definito solo il piano di studi del primo e del secondo anno. Ecco cosa si studierà e quante saranno le ore dedicate ad ogni materia:

  • Lingua e letteratura italiana: 132 ore primo anno, 132 secondo anno;
  • Storia e geografia: 99 sia il primo che il secondo anno;
  • Diritto: 99 ore in entrambi gli anni scolastici del biennio;
  • Economia politica: 99 ore sia nel primo che nel secondo anno;
  • Lingua e cultura straniera 1: 99 ore in entrambi gli anni;
  • Lingua e cultura straniera 2: 66 ore il primo anno e 66 il secondo;
  • Matematica (con informatica): 99 ore il primo anno e 99 il secondo;
  • Scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra): 66 ore il primo anno e 66 il secondo;
  • Scienze motorie e sportive: 66 ore in entrambi gli anni;
  • Storia dell’arte, 33 ore sia il primo che il secondo anno;
  • Religione cattolica o attività alternative: 33 ore in entrambi gli anni.