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Il calciatore barese Antonio Cassano Fonte foto: Ansa

Che scuola ha fatto Antonio Cassano: bocciato 6 volte alle medie

Antonio Cassano ha impiegato un po' di tempo per prendere la licenza di terza media: nel suo percorso scolastico è stato bocciato ben sei volte

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Tutti conoscono Antonio Cassano, l’ex calciatore italiano di 42 anni, più per le cosiddette “cassanate”, che per le sue imprese in campo, anche se era un fuoriclasse: genio e sregolatezza, ecco le caratteristiche che lo hanno contraddistinto in campo e anche fuori dal campo, dal momento che ne combinava di tutti i colori. Che scuola ha fatto Antonio Cassano? Per lui ottenere il diploma non è stato facile, visto che è stato bocciato più volte: alla fine, però, ecco come ce l’ha fatta.

Che scuola ha fatto Antonio Cassano

Antonio Cassano è nato a Bari il 12 luglio del 1982. È stato uno degli attaccanti più forti del nostro Paese: era uno dei più talentuosi, ma anche uno dei più sregolati. La sua carriera sportiva, infatti, è stata limitata dai suoi comportamenti folli, da tutti definiti come “cassanate”. Il Pibe di Bari vecchia ha giocato nelle giovanili del Bari, nella Roma, nel Real Madrid, nella Sampdoria., nel Milan, nell’Inter, nel Parma, oltre che nella nazionale italiana.

Cassano è cresciuto in una realtà non semplice, scegliendo a un certo punto della sua vita di non andare più a scuola. Frequentava le scuole medie del quartiere popolare di Bari Vecchia quando ha deciso di abbandonare gli studi. In seguito è riuscito a ottenere la licenza media, come racconterà in un’intervista da Fazio. Nel 2018 ha detto addio al calcio giocato, diventando opinionista televisivo. Nel 2019 ha seguito anche un corso per diventare direttore sportivo.

Antonio Cassano è stato bocciato 6 volte

A raccontare delle sue “poco onorevoli” imprese scolastiche è stato lo stesso Antonio Cassano, in occasione di un’intervista rilasciata a Fabio Fazio a ‘Che Tempo Che Fa’.

In tutto, nella sua carriera scolastica, il calciatore barese ha collezionato sei bocciature, come gli ha ricordato il giornalista. “Tre in prima media, tre in seconda“, ha precisato l’ex giocatore, che a quanto pare non ha vissuto un bel periodo alle medie. Un percorso scolastico che è stato irto di ostacoli, ma che alla fine ha concluso con la licenza di terza media.

Come ha preso la licenza media Antonio Cassano

Nella stessa intervista con Fabio Fazio, con estrema sincerità Antonio Cassano ha svelato come è riuscito a ottenere quella licenza media dopo sei bocciature. “Poi però hai preso la licenza media da un anno all’altro”, ha suggerito il conduttore, subito fermato dal calciatore che ci ha tenuto a spiegare candidamente il perché: “Sono diventato famoso. Me l’hanno data al serale“.

Una sincerità che ha spiazzato il conduttore di ‘Che Tempo Che Fa’, così come tutti i telespettatori.

Antonio Cassano e il papà assente

Ospite di “Passa dal BSMT”, il podcast di Gianluca Gazzoli, Antonio Cassano ha anche rivelato aspetti della sua vita che forse non tutti conoscevano. In particolare per quello che riguarda il suo rapporto con il padre: “Da piccolo non mi ca*ava. A un certo punto dico a mia madre: ‘Scegli, o di qua o di là’. Avevo 12 o 13 anni. Mia madre ha scelto me. Questo non l’ho mai detto a nessuno. Non ho mai avuto un genitore”.

L’ultimo contatto con quel papà assente risale al 1999: “Lui si è rifatto vivo il giorno dopo del gol all’Inter (il primo in Serie A, ndr), il 19 dicembre. Gli ho detto: ‘C’è poco da farti vivo, tu prendi la tua strada e io la mia’. Da quel giorno io non l’ho mai più visto. Non mi è mai importato niente. Perché è semplice andare da un figlio quando si ha bisogno. Eh no, non sono mica un cog*ione”.

Gennaro Cassano, suo padre, non c’è più: è venuto a mancare, infatti, nel 2010.