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Che scuola ha fatto Carlo Conti Fonte foto: Ansa

Che scuola ha fatto Carlo Conti: dalla Maturità con 60 a Sanremo

Carlo Conti è uno dei conduttori e personaggi televisivi più amati dal pubblico, quali sono stati i suoi studi a scuola e gli inizi della carriera

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Carlo Conti è uno dei più noti conduttori e personaggi della televisione italiana. Nel 2025 è tornato a presentare il Festival di Sanremo dopo una lunga carriera al timone di diversi e apprezzati show per la Tv. Toscano di Firenze, il suo esordio nel mondo dello spettacolo è stato in radio dopo aver terminato gli studi.

Che titolo di studio ha Carlo Conti

Carlo Conti è nato il 13 marzo 1961 e ha iniziato a lavorare in radio nel 1986. Prima di cominciare a inseguire la sua passione per lo spettacolo, ha frequentato l’istituto tecnico commerciale e statale ad indirizzo mercantile “Duca D’Aosta” del capoluogo fiorentino dove ha terminato gli studi di ragioneria. All’esame di Stato Conti ha ottenuto il massimo dei voti, 60/60, punteggio che gli ha presto fatto trovare un posto fisso come bancario.

Il presentatore è stato quindi un ottimo studente. Il Corriere della Sera riporta un aneddoto sulla Maturità del personaggio Tv: nei giorni degli esami arrivò in barella perché si ero rotto tibia e perone. “Mi venne addosso la mia fidanzatina di allora con il motorino, è stata l’unica ragazza bionda della mia vita”, ha rivelato.

Riguardo al lavoro subito dopo aver terminato la scuola, Conti ha raccontato al Corriere della Sera: “Subito dopo la Maturità ci fu un istituto di credito a medio e lungo termine che chiamò tutti quelli che avevano preso 60 per un colloquio. Io andai anche se non ero granché interessato, avevo in testa la radio, già facevo programmi, ero proiettato su quelle onde. Ma il mio babbo è morto quando avevo 18 mesi e la mia mamma si è dovuta rimboccare le maniche: ha dedicato la sua vita per far sì che avessi quel benedetto foglio di carta. Dopo il diploma e l’assunzione in banca a tempo indeterminato era la donna più felice del mondo, aveva raggiunto lo scopo della sua vita”.

La carriera di Carlo Conti tra radio e tv

Nel 1986 Carlo Conti si è però dimesso dal posto di bancario per dedicarsi totalmente allo spettacolo. Dopo la Maturità il conduttore aveva iniziato a lavorare anche come disc jockey e speaker nelle radio private, a fare esibizioni a teatro con Giorgio Panariello, suo compagno di scuola, e progetti di vario tipo con Leonardo Pieraccioni. “Arrivavo in istituto bancario la mattina – ha rivelato al Corriere della Sera – e andavo via alle 17. Dalle 18 alle 20 trasmettevo alla radio, nel weekend lavoravo in discoteca. Tenni duro, ma quella vita mi stava stretta, non era il mio, avevo bisogno della mia libertà e della mia indipendenza, mi pesava dover fare un’analisi di bilancio di cui non mi importava nulla e in cui non ero coinvolto emotivamente”.

Nel 1985 ha esordito in Rai con la conduzione di Hit Parade, un programma musicale. Negli anni ’90 il presentatore ha condotto diverse trasmissioni, a partire dalle due edizioni della trasmissione per ragazzi “Big!”, grazie alle quali vinse due Telegatti e un Premio Regia Televisiva, fino a show come “Su le mani”, “Miss Italia nel mondo” e “In bocca al lupo!”.

Dal 2000 ha iniziato a presentare alcuni show molto seguiti della Rai come “Domenica In”, “L’eredità” e “i migliori anni”. Ha inoltre condotto più volte la cerimonia dei David di Donatello. Tra i suoi programmi più noti ci sono: “Tale e quale show” e “Music Award”. Dal 2015 al 2017 è stato direttore artistico del Festival di Sanremo, ruolo che è tornato a ricoprire dal 2025.

Le parole di Carlo Conti sull’educazione dei figli

Proprio alla conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2025 Carlo Conti ha ricordato la madre, che lo ha cresciuto dopo la prematura scomparsa del padre, sottolineando l’importanza dei suoi insegnamenti, basati sul rispetto e sull’onestà.

Sull’educazione dei più giovani il conduttore ha spiegato di essere “cattolico e una delle parabole che mi piace di più è quella del figliol prodigo. Nell’educazione dei figli non voglio demandare tutto a tv, o ai cantanti. Ci sono i genitori che devono fare la loro parte” aggiungendo che “ai figli bisogna dare ali e radici”.