
Che scuola ha fatto Coez (e cosa voleva fare "da grande")
Il cantautore Coez aveva un sogno e ha fatto una scuola che potesse prepararlo per seguire le sue inclinazioni, prima di scoprire il rap
Il cantautore e rapper Coez è apprezzato anche per i testi delle sue canzoni scritti in maniera diretta e personale e composti come fossero una poesia moderna. L’artista, però, prima della musica aveva un’altra passione e ha studiato per seguire le sue inclinazioni.
Che scuola ha fatto Coez
Il cantautore Coez, vero nome Silvano Albanese, è stato bocciato alle medie e poi si è iscritto a un liceo, una scuola di cinema con indirizzo fonico. “Tre anni di cinematografia comune – ha spiegato in un’intervista a Esquire – e poi la specializzazione negli ultimi due. Ho scelto quell’indirizzo perché c’era un microfono in classe, sapevo già che sarebbe stata la mia vita”.
Proprio all’interno della scuola cinematografica, Coez ha conosciuto i suoi compagni di scuola Franz e Nicco. Con loro, a 19 anni, ha dato vita al suo primo progetto musicale: i Circolo Vizioso. Più tardi, nel 2007, insieme ai due componenti del Circolo Vizioso e agli Unabombers ha dato vita al collettivo Brokenspeakers che ha aperto concerti di artisti come Busta Rhymes, Club Dogo e Colle der Fomento. Così è partita la sua carriera.
Sin da piccolo Coez amava scrivere e ancora oggi ha rivelato di amare il lavoro sui testi. “Spesso attraverso le canzoni d’amore riesco a tirare fuori degli stati d’animo”, ha detto.
Ma quando e come scrive Coez? “Di solito, dopo un tour, o dopo un anno che non vado in studio, vado a registrare con tante cose già scritte” ha spiegato il cantante. “Quello è il momento in cui sono più prolifico. Prendo appunti sparsi, segno le idee che mi vengono, ma capita anche che qualcuno dica qualcosa e io me la segni perché mi rimane impressa”. Il supporto preferito, a malincuore, è lo smartphone: “Purtroppo, perché ce l’ho sempre dietro. Una volta invece scrivevo tutto su carta. Ora sto sempre in giro, non ho mai carta e penna, così è più comodo”.
Cosa voleva fare “da grande” Coez
La musica, però, è arrivata dopo. Quando era ancora bambino Coez sognava di diventare altro.
Nato a Nocera Inferiore l’11 luglio 1983 e cresciuto a Roma, a 13 anni faceva il writer e il suo nome d’arte è nato proprio a causa di questa attività. “Stavo scarabocchiando sulla scrivania di casa in cerca di un nome da writer – ha raccontato al Corriere della Sera nel 2017 – si poteva scrivere senza mai staccare la penna dal foglio ed era unico. Sulla parete della scuola di cine-tv dove ho frequentato il liceo c’è ancora uno dei miei primi tag”.
Nella stessa intervista Coez ha spiegato che “il graffito è stato l’intro della mia carriera, il mio io esisto, il rap il mio io esisto perché e la musica in generale un modo per comunicare e condividere le esperienze. E se da ragazzino soffrivo se gli altri writer mi coprivano un disegno, quando ho iniziato a scrivere canzoni ho pensato: queste non me le possono cancellare”.
Eppure Coez, prima di scoprire l’amore per la musica voleva fare l’attore.
“A scuola cercavo sempre il ruolo del protagonista e alle medie ho seguito un corso di teatro. Poi a 12 anni ho scoperto il rap e mollato il resto. Volevo essere un bad boy. Quell’anno mi hanno bocciato”.
In un’intervista a Medium, lo stesso Coez ha detto: “Alle elementari mi davano sempre il ruolo del protagonista, o almeno, lo bravamo. Avevo un certo ego, ecco”. E ha ribadito: “Volevo essere un bad boy, quindi fan*ulo il corso di teatro e fan*ulo il lavoro di attore. Era il periodo del rifiuto totale, quel periodo in cui se ti impegni a fare qualsiasi cosa ti senti un co*lione”.