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Luca Argentero Doc Fonte foto: ANSA

Che scuola ha fatto "Doc" Luca Argentero

Che scuola ha fatto Luca Argentero, l'attore protagonista che interpreta i panni del medico Andrea Fanti nella serie tv "Doc - Nelle tue mani"

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Doc – nelle tue mani 3‘ si è conclusa giovedì 7 marzo con la messa in onda su Rai 1 del finale di stagione. E mentre fanno discutere le parole di un’oncologa che si è scagliata pubblicamente contro la serie, è giunta la notizia che ‘Doc 4’ si farà. La fiction, che vede Luca Argentero vestire ‘il camice’ del medico Andrea Fanti, tornerà in onda, stando ai rumors, a gennaio 2026. Ma che scuola ha fatto l’attore protagonista Luca Argentero? Scopriamolo insieme.

Che scuola ha fatto Luca Argentero

Luca Argentero è nato a Torino il 12 aprile 1978. Probabilmente in pochi sanno che l’attore piemontese è laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Torino. Dopo aver frequentato le scuole superiori al Collegio San Giuseppe, istituto torinese di ispirazione cattolica, si è iscritto all’università portando avanti gli studi parallelamente al lavoro. Si è laureato nel 2004, dopo la partecipazione alla terza edizione del ‘Grande Fratello’.

Dopo questa esperienza, la carriera di Luca Argentero è andata crescendo sempre di più, fino ad arrivare a ‘Doc – Nelle tue mani’. Sulla serie, a ‘Passa dal basement‘, il programma podcast e YouTube di Gianluca Gazzoli, Argentero ha raccontato che tutto il team ‘Doc’, prima ancora delle riprese della prima stagione, ha fatto “un corso di approfondimento all’Ospedale Gemelli di Roma”.

“Per un mesetto – ha spiegato l’attore – siamo andati, in piccoli gruppi, nei reparti per osservare e seguire i medici. Questo è servito non solo agli attori, ma a tutta la troupe della serie. Se uno non fa il medico, infatti, è difficile sapere e capire come parlano tra di loro. Ogni reparto ha una struttura verticale definita: c’è il primario, gli strutturati, gli specializzandi, gli infermieri e gli oss. E cambia il modo di parlare tra una figura sanitaria e l’altra. Non è che ci siamo messi lì a capire come fare una medicazione, c’è sempre un consulente sul set per queste cose. Per noi è stato molto più importante capire come si relazionano tra di loro e come si muove un reparto per essere il più credibili possibile”.

La polemica dell’oncologa contro la serie Doc – Nelle tue mani

Come anticipato, ‘Doc – Nelle tue mani‘, la fiction di successo con protagonista Luca Argentero, è entrata al centro delle polemiche dopo l’intervista pubblicata da ‘La Stampa’ ad un’oncologa, la dottoressa Federica Grosso.

Grosso, responsabile della struttura Mesotelioma e tumori rari all’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria, si è scagliata contro una puntata specifica della la serie tv ‘Doc’, quella che ha trattato la malattia in cui è specializzata (mesiotelioma). Secondo l’oncologa, la fiction ha raccontato di cure sperimentali, guarigioni e recidive “con molte inesattezze”.

“L’ho sempre amata”, ha detto Federica Grosso riferendosi alla fiction, ma “quest’anno, dopo la seconda puntata, così spiazzante, ho smesso di guardarla”, ha ammesso. “È stato allucinante sentire quelle cose, ho spento la tv”. E ha sentenziato: “Non si può dire che di mesotelioma si guarisce“.

La dottoressa ha spiegato che “l’aggressività della patologia dipende molto di più dall’istologia: li classifichiamo in epitelioide, sarcomatoide e bifasico”. Poi nella puntata “si cita una cura sperimentale negli Stati Uniti che fa guarire la paziente. Se il presente, in un immediato post Covid, è ambientato nel 2022, quella diagnosi risalirebbe al 2010, quando non esisteva nessuna cura sperimentale capace di guarire negli Usa perché non esiste nemmeno oggi”.

E ha ribadito: “Dal mesotelioma, purtroppo, non si guarisce. Ai miei pazienti dico sempre che possiamo curarlo, cosa che fino a vent’anni fa era impensabile. Oggi vivono più a lungo e meglio grazie alle terapie”. Di cure sperimentali, ha aggiunto, “ce ne sono in Italia non diversamente che all’estero perché tutti noi, che ci occupiamo di questa patologia nel mondo, lavoriamo in rete e in stretto collegamento. Ma – ha continuato la dottoressa Grosso – nessuna cura sperimentale è al momento risolutiva”. Visto anche il grande successo di ‘Doc’, l’oncologa teme che possono essere date false “illusioni ai pazienti”.

Grosso ha anche parlato di un’altra inesattezza riportata nella fiction che riguarda la recidiva. “Sono rari i casi di convivenza con la malattia dopo un decennio – ha specificato -. In genere ci si convive con controlli e terapie continui”. “Tra l’altro – ha aggiunto -, al momento della recidiva, nella serie si dice anche che non si può più fare la prima terapia. Falso – ha chiosato l’oncologa -: quando dopo molto tempo la malattia progredisce, per prima cosa rifacciamo proprio il trattamento che ha già funzionato”.