Che scuola ha fatto Fabio Volo e perché ha lasciato gli studi
Fabio Volo è un famoso attore, scrittore, conduttore italiano, che non ha mai preso il diploma: che scuola ha fatto e perché l'ha abbandonata
Fabio Volo è un famosissimo attore, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, doppiatore italiano. Fabio Luigi Bonetti, questo il suo vero nome, ha spesso raccontato in diverse interviste qual è stato il suo percorso scolastico. Che scuola ha fatto Fabio Volo? Ecco tutto quello che sappiamo anche dalle sue parole in merito agli studi che ha fatto quando era un ragazzo.
Che titolo di studio ha Fabio Volo
Fabio Volo è nato a Calcinate, in provincia di Bergamo, in Lombardia, il 23 giugno del 1972 ed è cresciuto a Brescia. Dopo aver finito la scuola media e aver conseguito la licenza media inferiore, si è iscritto al Liceo a Brescia, città che sente sua nonostante sia nato nel bergamasco.
Non ha mai ottenuto il diploma di Maturità. A un certo punto della sua carriera scolastica nella scuola secondaria di secondo grado, infatti, ha deciso di abbandonare gli studi per andare a lavorare come panettiere insieme al padre Giovanni nel suo negozio. I rapporti con la figura paterna sono sempre stati molto tesi, nonostante abbiano lavorato per tanto tempo fianco a fianco. Oggi Fabio Volo è padre di due figli, Sebastian e Gabriel nati rispettivamente nel 2013 e nel 2015 dalla relazione con l’istruttrice islandese di pilates Jóhanna Hauksdóttir.
Perché Fabio Volo ha lasciato la scuola
In un’intervista a ‘Lettera 43’, rilasciata nel 2013, Fabio Volo ha raccontato le motivazioni che lo hanno spinto a smettere con la scuola dopo le medie: non amava molto studiare e voleva anche aiutare i genitori. “Potrei dire che c’erano pochi soldi in famiglia. Ed è vero. Ma forse non mi andava più. Volevo misurarmi subito col lavoro“. Lui, però, non si è mai pentito della scelta fatta quando era giovanissimo: “Vivo bene anche senza laurea. Tuttavia non mi va di teorizzare in materia”.
Nonostante abbia fatto una scelta importante, lasciando la scuola in giovanissima età, lui ha sempre studiato, come ha raccontato al giornalista nell’intervista: “Tutti i giorni. Leggo, mi informo, ho amici colti ai quali chiedo un sacco di cose, specie consigli sui libri da leggere. Sono curioso da morire. Da ragazzo avevo un amico, più grande, che mi dava le “dritte” giuste sui libri da comprare”.
Cosa pensa Fabio Volo degli studi universitari
Nella stessa intervista Fabio Volo ha anche parlato con il suo interlocutore dello “stato di salute” dell’Università in Italia. In merito al calo di iscrizioni alle facoltà del nostro Paese, secondo lo scrittore il problema potrebbe essere “strettamente economico. Girano meno soldi nelle famiglie, frequentare l’università costa, specie quelle lontane da casa”. Ha poi aggiunto: “L’università è un impegno e costanza. Ma resta uno strumento per trovare un lavoro. Se il lavoro non c’è, naturale che crescano il pessimismo e la sfiducia. Studi tanti anni e alla fine ti ritrovi con un pezzo di carta che non ti fa guadagnare nulla”.
Lui però ha una particolare opinione in merito agli studi universitari: “Non considero l’università l’unico sistema buono per acculturarsi. L’università non dà l’esclusività. Diritto al sapere e obbligo allo studio non vanno sempre di pari passo”.