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Che scuola ha fatto Selvaggia Lucarelli, il racconto da Cattelan Fonte foto: Ansa

Che scuola ha fatto Selvaggia Lucarelli: il racconto da Cattelan

Selvaggia Lucarelli è stata ospite del podcast Supernova di Alessandro Cattelan: che scuola ha fatto e come è iniziata la carriera professionale

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Selvaggia Lucarelli, ospite del podcast di Alessandro Cattelan, intitolato “Supernova“, ha parlato del suo percorso scolastico e di come alcuni insegnanti l’abbiano formata e indirizzata verso quella che è poi diventata la sua professione. Che scuola ha fatto Selvaggia Lucarelli?

Gli studi di Selvaggia Lucarelli: il racconto sulle suore

Selvaggia Lucarelli ha rivelato di aver frequentato per nove anni un istituto religioso, in cui vi erano rigide regole. “Mi hanno mandato 9 anni dalle suore del Preziosissimo sangue. Io ho fatto asilo, elementari e medie lì. Lì quando sbagliavi c’era la bacchettina di legno sulle mani”, ha ricordato la giornalista aggiungendo di essere stata “cresciuta ed educata in un clima molto punitivo”.

Selvaggia Lucarelli, però, si è distinta come studentessa modello, diventando “l’idolo delle suore” e “la prima della classe“. “In terza media sono diventata fighissima e alle suore arrivederci e grazie” ha poi detto.

Il ricordo di Selvaggia Lucarelli sul prof di filosofia

Alle superiori Selvaggia Lucarelli si è iscritta al liceo classico confessando a Cattelan di apprezzare molto i temi in classe. “Quando c’era il giorno del tema – ha spiegato – solitamente i professori poi mi davano il giorno dopo altre due ore per finirlo, perché io non lo finivo mai. Lo sapevano e quindi mi lasciavano altro tempo e io gli davo questi venti fogli da leggere”.

La sua materia preferita era la filosofia perché “c’era un professore veramente stimolante, lui ti dava una tesi – ha detto – e poi chiedeva agli alunni di elaborare una contro tesi. Quindi, figurati, per me era il sogno della vita, io ero progettata per quello. Spesso erano tesi di grandi filosofi e tu dovevi comunque contraddirli. Per me era un lavoro meraviglioso”.

Lucarelli ha anche affermato che le sue contro tesi erano così convincenti che l’insegnante di filosofia gliele faceva leggere in classe e le diceva che lei aveva questo stile “a Belardino, che è un filosofo” con l’abitudine di smontare pezzo per pezzo le tesi altrui. “Io così tornavo a casa – ha aggiunto Selvaggia – e mi chiedevo: qual è un lavoro che posso fare, che mi permette di criticare tutto e essere pagata”. Da lì è venuta da sé la sua carriera professionale.

Selvaggia Lucarelli dopo la scuola: la sua carriera tra giornalismo, teatro e tv

Sempre da Cattelan, Selvaggia Lucarelli ha parlato del suo lavoro che ha subito vari deragliamenti, come il periodo di formazione da attrice teatrale. Dopo aver chiarito che “l’opinionista alla fine è un giornalista, molti editorialisti tutta la vita spendono il loro tempo a esprimere opinioni su qualsiasi cosa, dal gossip alla cronaca fino alla politica”, Selvaggia Lucarelli ha confessato che “in realtà io ho fatto anche l’attrice di teatro, ci sono stati vari deragliamenti perché non sapevo esattamente cosa volessi fare, mi piacevano tante cose”.

Mi ero iscritta a scienze politiche all’università ma mia madre vedeva che ero scontenta e mi ha detto: Selvaggia cosa vuoi fare? L’attrice? – ha raccontato la giornalista – Io ho risposto sì, pensando che mia madre mi stesse indirizzando verso quello per cui mi vedeva portata. Lei forse aveva solo detto la prima cosa che le era venuta in mente. Così mi iscrissi a una scuola di teatro, non ero malvagia ma neanche un talento”.

L’esperienza da attrice di teatro le fece capire che quella non era la sua strada e da lì poi è iniziato il suo percorso professionale tra stampa e tv, più in linea con il carattere e le inclinazioni dell’opinionista.