
Chi è Rita Cucchiara che ha accolto Re Carlo e Camilla a Ravenna
Si chiama Rita Cucchiara la professoressa universitaria tra le persone che hanno accolto Carlo e Camilla a Ravenna: ecco da dove è arrivato l'invito
Re Carlo III e la Regina Camilla hanno concluso la loro visita di Stato a Ravenna, in visita alla tomba di Dante Aligheri. Accompagnati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i sovrani inglesi sono state accolti da tantissime persone presenti in strada e anche da alcuni personaggi illustri che hanno incontrato in questo ultimo giorno in Italia. Tra loro c’era anche una professoressa di Unimore (l’Università di Modena e Reggio Emilia) , Rita Cucchiara. Perché anche lei era presente per accogliere i reali britannici?
Chi è la professoressa Rita Cucchiara
Rita Cucchiara è una docente universitaria direttrice del Centro di ricerca interdipartimentale Artificial Intelligence Reseach and Innovation-AIRI, un polo di eccellenza che fa parte della Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna. Anche lei era in piazza del Popolo a Ravenna ad accogliere i Reali inglesi e il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Come raccontato a Il Resto del Carlino, la docente era stupita, ma anche “profondamente onorata di partecipare a questo incontro tra Regno Unito ed Emilia-Romagna. Il mio invito arriva direttamente dalla Ambasciata inglese che ringrazio molto. E credo mi sia stato esteso quale riconoscimento del contributo che, dal 2020 ad oggi, ho fornito per lo sviluppo delle relazioni scientifiche tra Italia e Gran Bretagna attraverso le due ambasciate”.
Felice di aver ricevuto questo invito, per la docente rappresenta anche “un’opportunità. Coincide con un periodo intenso dopo la decisione di candidarmi a rettore Unimore, ma penso rifletta la mia idea di università: aperta al mondo, con alta reputazione internazionale e, nel contempo, salda nei contatti con il nostro territorio”.
Rita Cucchiara ha in mente un obiettivo preciso, che “sempre più giovani abbiano l’opportunità di svolgere ricerca di base e applicata e di intrattenere relazioni culturali e scientifiche fondamentali nella loro formazione e di impatto per la società, confrontandosi con studiosi e ricercatori delle migliori università”.
La collaborazione con il Regno Unito sull’intelligenza artificiale
Da tempo la docente collabora con il Regno Unito. Tutto è nato “nel 2020, poco prima dello scoppio della pandemia: sono stata invitata la prima volta alla nostra Ambasciata a Londra, come direttore del laboratorio nazionale sull’Intelligenza artificiale AIIS del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) a presentare le attività che si stavano pianificando in Italia”.
Da quel momento è iniziata “una collaborazione bilaterale fruttuosa, assieme all’Alan Turing Institute, il centro nazionale britannico sull’AI, per attività congiunte di interscambio e di promozione in ambito di AI, di sicurezza dell’AI e, soprattutto, di Robotica“.
La collaborazione è andata poi avanti, come ha raccontato la professoressa universitaria: “Nella mia ultima visita presso l’Ambasciata italiana a Londra nel 2023, assieme anche a una dirigente del ministero dell’Università, ho contribuito a definire un programma cofinanziato dall’Italia (attraverso il Pnrr Fair) e dal British Council per lo scambio di ricercatori nei due paesi, programma che si è svolto con successo nel 2023 e 2024″.
Quella è stata anche l’occasione in cui ha “avuto l’onore di presentare la Ricerca di Unimore su modelli di AI sicuri e sostenibili, contro la proliferazione di modelli AI capaci di rispondere a domande tossiche, violente o inappropriate presso l’Ambasciata italiana a Londra”.