Come si diventa professore universitario e in quanti ci riescono
Vuoi sapere come si diventa professore universitario e in quanti ci riescono? Tutto quello che c'è da sapere sulla carriera accademica in Italia
La carriera accademica è il sogno di numerosi neo-laureati. Ecco come si diventa professore universitario in Italia e in quanti ci riescono.
- Il percorso per diventare docente universitario in Italia
- L'Abilitazione scientifica nazionale
- Quanti diventano prof all'università
Il percorso per diventare docente universitario in Italia
Per diventare docente all’università in Italia, il primo step è quello di conseguire la laurea magistrale. Dopo di che è necessario intraprendere un percorso di formazione post-laurea, il dottorato di ricerca (PhD), la cui ammissione è subordinata al superamento di un concorso.
Il PhD ha una durata minima di tre anni e massima di cinque e per portarlo a termine ogni candidato deve preparare una tesi di ricerca. Ai fini della carriera accademica, è importante redigere più pubblicazioni possibili su riviste scientifiche.
Una volta ottenuto il titolo di dottore di ricerca, occorre partecipare ad un concorso da ricercatore indetto dalle singole università. In alternativa, è possibile ottenere un assegno di ricerca, sempre attraverso un bando universitario. In questo caso il minimo del contratto è di un anno e il massimo è di sei.
A questo punto si può partecipare ad un concorso per ottenere una cattedra universitaria da professore associato (II fascia) o ordinario (I fascia). Per poter accedere, però, il candidato deve aver conseguito l’Abilitazione scientifica nazionale, come richiesto dalla legge in vigore (la 240 del 2010), che è gestita dal ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
L’Abilitazione scientifica nazionale
Come si legge sul sito del MUR, l’Abilitazione scientifica nazionale è stata oggetto di alcune modifiche normative nel corso del 2014: da procedura a cadenza annuale (tornate 2012 e 2013) è diventata una procedura senza soluzione di continuità che si svolge durante tutti i mesi dell’anno.
Nel processo dell’abilitazione, sono coinvolte 190 commissioni concorsuali (corrispondenti ai settori concorsuali). Le commissioni sono composte da cinque professori ordinari, sorteggiati dal ministero nell’ambito di apposite liste formate dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Tutte le procedure, dalla fase della candidatura alla pubblicazione dei risultati, sono gestite in modalità telematica.
Quanti diventano prof all’università
Ma quanti sono coloro che in Italia riescono a diventare professori universitari? Ce la fa un aspirante su dieci, come riportato da ‘Il Sole 24 Ore’. Tra il 2018 ed il 2023, su oltre 69mila domande, quelle che hanno portato all’Abilitazione scientifica nazionale sono state poco più della metà (56%, ovvero 39.591). E di queste (in molti casi, più domande per ogni candidato), circa 6mila 500 si sono concluse con una chiamata da parte di una università, ovvero il 10% delle domande iniziali (16% delle richieste degli abilitati).
I numeri forniti dal ministero dell’Università a ‘Il Sole 24 Ore’ sottolineano anche la presenza di un profondo gender gap: le donne rappresentano solo il 40% dei candidati in possesso dell’abilitazione e il 41% di quelli che alla fine ottengono un posto in ateneo.
Come fa notare ‘Il Sole 24 Ore’, questi dati dimostrano che il sistema di accesso alla docenza universitaria comporta la valutazione di un grande numero di domande rispetto ai posti messi a bando dagli atenei. La rilevanza del tema fa sì che quello delle abilitazioni sia il primo argomento sul tavolo del gruppo tecnico voluto dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini per rivedere la legge 240/2010.