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docente Fonte foto: iStock

Quanto guadagna un insegnante in Italia: confronto con 10 anni fa

Usciti i dati sugli stipendi della Pubblica amministrazione: quanto guadagna un insegnante in Italia? Il confronto con le retribuzioni di 10 anni fa

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Sono usciti i dati su assunzioni e stipendi nell’ambito pubblico del ministero dell’Economia e della Ragioneria generale di Stato. Ecco quanto guadagna un insegnante in Italia e, soprattutto, quanto in confronto a 10 anni fa.

Quanto guadagna un insegnante in Italia

In base ai dati del ministero dell’Economia e della Ragioneria dello Stato elaborati da ‘Il Sole 24 Ore’, nel 2022 i docenti hanno avuto uno stipendio annuo medio lordo pari a 32.435 euro. In 10 anni, la retribuzione degli insegnanti è cresciuta del 4,1%. Nel 2012, infatti, era pari a 31.150.

Ricordiamo che lo stipendio degli insegnanti in Italia varia in base al grado della scuola in cui insegna e in base all’anzianità di servizio. In generale, sono i maestri a guadagnare di meno. Nei primi 8 anni di servizio gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e delle elementari percepiscono un salario pari a 20.897,20 euro all’anno, arrivando a 30.536,92 euro a fine carriera. Dall’altra parte, i professori delle medie e delle superiori partono da uno stipendio di 22.678,52 euro annuali per arrivare fino a 35.505,47 euro nel caso di docenti laureati di istituti tecnici e licei. Dopo la Grecia, l’Italia è il Paese dell’Eurozona in cui gli insegnanti guadagnano di meno.

Quanto guadagnano i presidi e il personale ATA

Guardando alle altre figure professionali che lavorano nel mondo della scuola, i presidi hanno visto una crescita più sostanziosa dei loro stipendi: i dirigenti scolastici in 10 anni hanno ricevuto un aumento del 18,9%, passando da 66.290 a 78.836 euro in media.

Rispetto al 2012, sono aumentate anche le retribuzioni del personale ATA, che sono cresciute del 6,6%, passando da una media di 22.316 a 23.795 euro lordi annui.

A fronte di questi dati, gli insegnanti italiani sono la categoria di lavoratori della scuola che hanno visto un aumento inferiore di stipendio negli ultimi 10 anni.

Diminuiscono gli stipendi dei professori universitari

Altra storia per il mondo dell’università. I professori che lavorano all’interno degli atenei italiani hanno subito un calo nello stipendio medio del 2,9%, passando da 72.682 a 70.604 euro in 10 anni. La retribuzione media dei ricercatori, invece, ha registrato una crescita del 15,4%, passando dai 41.456 euro del 2012 ai 47.832 euro del 2022.

Gli stipendi dei dipendenti pubblici a confronto

Ma quali sono le categorie di lavoratori della Pubblica amministrazione che hanno visto gli aumenti maggiori e minori nel proprio stipendio tra l’anno 2012 ed il 2022? Questi dati sono importanti per fare un confronto con il mondo della scuola.

I non dirigenti delle autorità indipendenti sono coloro che hanno visto gli aumenti stipendiali più alti negli ultimi 10 anni. La loro retribuzione media lorda annua, infatti, è aumentata del 41,2%, passando da 71.446 a 100.881 euro. Seguono i prefetti, con una crescita del 36,8% (da 92.584 a 126.639) ed i dipendenti di I fascia della Presidenza del consiglio con un +29,3% (da 184.680 a 238.881 euro). Quest’ultimi rappresentano la categoria lavorativa della Pubblica amministrazione che ha gli stipendi più alti.

Coloro che invece hanno visto una riduzione nella retribuzione media lorda annua, oltre ai professori universitari citati precedentemente, sono i diplomatici, i cui stipendi sono diminuiti del 3,8% tra il 2012 ed il 2022, passando da 92.215 a 88.750 euro.

Infine, crescono, ma in percentuale minore rispetto agli altri, gli stipendi dei segretari che lavorano negli enti locali: la loro retribuzione media è aumentata del 2,4% in 10 anni, da 86.339 a 88.423.