Quanto guadagna un insegnante in Italia: polemica di Matteo Renzi
La polemica di Matteo Renzi, senatore e leader di Italia viva, sugli "stipendi da fame" degli insegnanti: ecco quanto guadagna un insegnante in Italia
I docenti prendono “uno stipendio da fame”. Lo ha detto il senatore Matteo Renzi. Quanto guadagna un insegnante in Italia e la polemica del leader di Italia viva.
- Matteo Renzi e la polemica sugli stipendi degli insegnanti
- Quanto guadagna un insegnante in Italia
- Giovani, istruzione e cervelli in fuga: cosa ha detto Renzi
Matteo Renzi e la polemica sugli stipendi degli insegnanti
“Le riforme vere per la scuola sono quelle che ancora non sono state fatte”. Così Matteo Renzi rispondendo alla domanda di un follower durante una diretta Instagram. Secondo il senatore, per riformare la scuola si deve partire dagli stipendi dei docenti. “Finché non paghiamo meglio gli insegnanti e non li valorizziamo per quello che fanno premiandone il merito, non ci sarà mai una scuola pubblica degna di questo nome – ha affermato -. Perché quando un insegnante prede uno stipendio da fame, non andiamo da nessuna parte”.
Dunque, ha specificato Renzi, il primo passo da compiere per cambiare la scuola è “dare davvero agli insegnanti la possibilità di fare bene il proprio lavoro con attenzione al capitale umano e non alle scartoffie burocratiche”.
Quanto guadagna un insegnante in Italia
Ma quanto guadagna un insegnante in Italia? Come sottolineato dal rapporto ‘Education at a Glance 2024‘ pubblicato a settembre scorso, gli stipendi dei docenti delle scuole italiane sono tra i più assi dei Paesi Ocse.
Dal report emerge che un insegnante di scuola elementare, a inizio carriera, percepisce annualmente 37.565 dollari (circa 35.549,83 euro), fino a raggiungere un massimo di 54.768 dollari (51.829,97euro). Si tratta di cifre inferiori alla media Ocse (rispettivamente 42.060 e 68.924 dollari) ed europea (40.811 e 67.285).
Alle medie, invece, i professori ricevono uno stipendio medio lordo annuo a inizio carriera di 40.374 (38208,14 euro) e può raggiungere un massimo di 60.099 dollari (56874,99 euro). Le cifre, anche in questo caso, restano sotto alla media Ocse (43.484 e 71.334 dollari) e europea (42.327 e 69.994 euro).
Gli docenti delle scuole superiori, infine, a inizio carriera guadagnano annualmente 40.535 dollari (38.360,50 euro) mentre la retribuzione massima si attesta attorno ai 62.794 dollari (59.425,42euro). Anche in questo caso, però, gli stipendi sono più bassi della media Ocse e di quella dell’Unione europea.
Giovani, istruzione e cervelli in fuga: cosa ha detto Renzi
Torniamo alla diretta Instagram di Matteo Renzi. Dopo aver aumentato gli stipendi agli insegnanti, “c’è bisogno di fare dei ragazzi il centro motore del futuro del nostro Paese“, ha detto il leader di Italia Viva.
Il senatore ha spiegato che lo Stato, in media, spende “225mila euro” a studente per sostenerlo nel suo percorso formativo dalle elementari all’università. “Se questi soldi li utilizziamo per formare la gente che poi se ne va all’estero e porta il proprio talento e qualità italiana fuori dall’Italia, stiamo buttando via i soldi dei contributi oltre che inaridendo il nostro Paese”.
Ecco “perché – ha aggiunto – credo che il progetto Bastage (Basta Stage) sia il vero progetto sul quale lavorare. E penso che non debba contemplare soltanto gli stage, ma anche come aiutare un ragazzo a fare l’università. Per esempio, oggi un posto letto in una università di Milano costa una fraccata di soldi”.
E ancora: “Dall’altro lato abbiamo il problema enorme che il primo stipendio quando esci dall’università è di 700-800 euro. Perché devo fare manovalanza per le imprese?”, ha commentato Renzi. Che ha concluso: “Il salario d’ingresso è un tema di cui non parla mai nessuno“.