Salta al contenuto
Insegnante Fonte foto: iStock

Quanto guadagna un insegnante in Italia: arriva l'aumento

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara ha annunciato un aumento di stipendio per i docenti: quanto guadagna un insegnante in Italia

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Nuovo aumento per gli stipendi dei prof: lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Quanto guadagna un insegnante in Italia? Scopriamolo insieme.

Stipendi in aumento per gli insegnanti

Dopo l’aumento previsto per i salari dei presidi, sono in arrivo 160 euro in più al mese in busta paga per i docenti grazie alla Legge di Bilancio. Lo ha annunciato il ministro Valditara durante l’evento ‘Valore Italia’ organizzato dalla Lega a Bari, come riportato da ‘TGcom24’, precisando che “nel passato contratto” erano già stati previsti 124 euro aggiuntivi per la categoria degli insegnanti.

Quanto guadagnano gli insegnanti in Italia

Ma quanto guadagna, ad oggi, un insegnante in Italia? Il salario dei professori varia in base al grado della scuola in cui insegna e in base all’anzianità di servizio. In media, come riportato da ‘QuiFinanza’, la retribuzione annua lorda dei docenti italiani è pari a circa 27.700 euro, a cui vanno aggiunti la tredicesima e l’indennità professionale, quest’ultima compresa tra i 120 ed i 180 euro all’anno.

Sono i maestri a guadagnare di meno. Nei primi 8 anni di servizio gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e delle elementari percepiscono un salario pari a 20.897,20 euro all’anno, arrivando a 30.536,92 euro a fine carriera. Dall’altra parte, i professori delle medie e delle superiori partono da uno stipendio di 22.678,52 euro annuali per arrivare fino a 35.505,47 euro nel caso di docenti laureati di istituti tecnici e licei. Si tratta di un gap salariale molto consistente, che va da quasi 2mila euro all’anno fino a poco meno di 5mila euro.

Come sottolineato da ‘QuiFinanza’, dopo la Grecia l’Italia è il Paese dell’Eurozona in cui gli insegnanti guadagnano di meno. A inizio carriera, in Francia un professore percepisce uno stipendio che supera i 24mila euro annui, in Spagna i 32mila, mentre in Germania i 55mila.

Cosa ha detto il ministro Valditara sullo stipendio degli insegnanti

Oltre a parlare dell’aumento degli stipendi degli insegnanti, durante l’evento della Lega di Bari il ministro Valditara ha parlato del problema delle ‘classi pollaio‘, affermando che “il mantenimento delle scuole è un compito degli enti locali. Noi – ha detto, come si legge su TGcom24’ – abbiamo stanziato più di 5 miliardi di euro per l’intero sistema italiano, cifra mai vista prima, di cui 3 miliardi e 900 milioni con i fondi del Pnrr, e 1 miliardo trovato da noi nel bilancio del Ministero”.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, “quasi il 20 per cento delle scuole italiane – ha proseguito il ministro – vengono ristrutturate e una parte importante di queste risorse va alla Puglia. Ora ci aspettiamo che gli enti locali facciano la loro parte”. Valditara ha ricordato che è stato anche varato “un piano di semplificazione importante per quanto riguarda gli appalti nell’edilizia scolastica, che ha consentito di raggiungere il target del Pnrr”.

Infine, è tornato sulla proposta di applicare un tetto al numero degli studenti stranieri per classe. “Noi vogliamo l’inclusione degli stranieri, non vogliamo le classi ghetto“, ha affermato il ministro Valditara. “Ci dedicheremo – ha aggiunto – al potenziamento dell’italiano e della matematica per quegli stranieri che nei rendimenti scolastici sono alle prime armi o in grave ritardo”.