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Cosa significa scrivere: la lezione di Dacia Maraini Fonte foto: Ansa

Cosa significa scrivere: la lezione di Dacia Maraini

La celebre scrittrice Dacia Maraini, in un'intervista, ha parlato del suo rapporto con la letteratura e i libri: cos'è la scrittura per l'autrice?

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

La scrittura è un ottimo strumento per liberare i pensieri, riordinare le idee mettendole nero su bianco, raccontare storie che facciano sognare. Non è un’attività semplice e per alcuni risulta un’impresa insormontabile anche solo riuscire a scrivere un biglietto di auguri. Eppure ci sono grandi scrittori che riescono a sfornare un libro dopo l’altro e a pubblicare opere meravigliose che entrano nei cuori di milioni di lettori. Dacia Maraini, in un’intervista, ha parlato anche di come si fa a scrivere e del suo rapporto con la letteratura.

La scrittura secondo Dacia Maraini

Alla domanda su “che cos’è per lei scrivere”, Dacia Maraini, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, ha risposto con due parole nette: “dura disciplina“.

La scrittrice ha spiegato che un conto è scrivere una pagina, un altro realizzare un libro intero e costruirsi un proprio tratto distintivo. “Scrivere una pagina può essere facile; crearsi uno stile richiede anni di lavoro”, ha detto l’autrice di “Buio”.

La letteratura secondo Dacia Maraini

Secondo Dacia Maraini, l’impegno quotidiano con la scrittura, soprattutto per chi voglia fare di questa arte un mestiere, richiede di seguire una certa routine fissa, uno schema. “Ogni mattina mi alzo presto, mi vesto con cura – ha rivelato – prima di mettermi a scrivere: la letteratura merita rispetto. Faccio una pausa a mezzogiorno, poi riprendo fino al pomeriggio inoltrato”.

Dacia Maraini ha rivelato di aver cominciato a scrivere articoli a 13 anni. A poco più di vent’anni vinse il premio Formentor. Il rapporto con la letteratura della scrittrice forse è iniziato dalla nascita. A lungo compagna di un altro grandissimo scrittore, Alberto Moravia, l’intera vita dell’autrice è legata e immersa in questa attività intellettuale di lettura e scrittura di opere.

Alla domanda se ci sarà mai un ultimo libro nella storia dell’umanità, Maraini ha risposto un chiaro “No, fino a quando ci sarà vita. Perché la letteratura è il racconto della vita“. La scrittrice ha anche rivelato di leggere tantissimo e ovunque “sui mezzi pubblici, a casa, per strada, da sola o in mezzo alla folla. Una volta caddi dallo skilift: mi ero perduta in un romanzo anche lì, sulla neve”.

Chi è Dacia Maraini: la sua vita e le sue opere

Dacia Maraini è una scrittrice, poetessa e saggista italiana nata a Firenze il 13 novembre 1936. Il suo primo libro d’esordio nel 1962 è stato “La vacanza“. Nessuna casa editoriale voleva pubblicarlo perché scritto da una giovane donna, solo l’editore Lerici le rispose ma imponendo la condizione che la prefazione fosse scritta da un grande scrittore.

Il più famoso di tutti, Alberto Moravia, accettò. In seguito la scrittrice è stata per lungo tempo legata sentimentalmente al collega. L’anno successivo con “L’età del malessere” vinse il premio Formentor. Nel corso degli anni Dacia Maraini ha scritto tantissimi libri e ricevuto prestigiosi riconoscimento come il premio Supercampiello nel 1990 con l’opera “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e il premio Strega per la raccolta di racconti “Buio” del 1999.

Nel 1996 è stata nominata Cavaliere di gran croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2017 ha ricevuto l’ordine del Sol Levante, raggi in oro con Rosetta “per il suo contributo all’approfondimento della conoscenza reciproca tra Giappone e Italia attraverso la valorizzazione delle esperienze maturate soprattutto durante il suo soggiorno in Giappone, insieme al padre Fosco Maraini, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale”. Il comune di Calascibetta le ha dedicato un concorso letterario denominato “Dacia Maraini”.