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Cosa sono le scuole "car free" di Torino Fonte foto: iStock

Cosa sono le scuole "car free": è polemica a Torino

In alcuni istituti torinesi hanno preso il via le iniziative per scuole "car free": niente auto e zone sicure e meno inquinate per gli studenti

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Alcune scuole sono diventate “car free” a Torino, ma di che cosa si tratta? È un’iniziativa che mira a rendere più sicure e meno inquinate diverse aree in cui sorgono gli istituti in città. Come? Rendendole totalmente pedonali e quindi inaccessibili ai veicoli. I vari progetti hanno preso il via in occasione della “Settimana europea della Mobilità 2024”, ma non sono mancate le polemiche.

“Scuole Car Free” a Torino: cosa sono e come funzionano

L’iniziativa delle scuole “car free” è dell’amministrazione comunale di Torino, su indicazione delle circoscrizioni, con l’appoggio della “Consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico”, ente ufficiale del Consiglio comunale. Tale organo sta chiedendo che le varie misure adottate siano prolungate e che siano comunicate alla cittadinanza in modo più puntuale ed esaustivo.

In concreto che cosa sta succedendo? Si stanno creando zone libere dal passaggio di automobili nelle vicinanze e all’entrata alle scuole primarie e secondarie della città. Attualmente solo alcuni istituti sono stati oggetto di tali iniziative, ma si prevede che saranno altre decine le scuole che potranno essere coinvolte.

Quali sono le scuole “car free”

Sono diversi gli interventi pensati per realizzare le cosiddette scuole “car free”. Ad esempio, in zona Parella, i mezzi non possono transitare per tutto il giorno nel tratto di via Passoni davanti alla scuola primaria Dewey dell’Ic Alighieri Kennedy fino al prossimo 30 gennaio. La chiusura della strada ha fatto nascere una sorta di “piazza scolastica” interamente pedonalizzata. L’obiettivo? Più sicurezza e anche aria più respirabile (la tessa soluzione era già stata messa in atto l’anno scorso, ma soltanto per una settimana).

Anche la scuola elementare dell’Ic Montalcini, che ha sede a due passi dal Tribunale, è divenuta “car free” dal 16 settembre scorso. Però l’iniziativa, qui, si concluderà a breve, il 29 settembre. In particolare, l’istituto Montalcini ha ottenuto due aree totalmente pedonali: i tecnici del Comune hanno installato transenne fisse per bloccare le vetture agli ingressi di via Palmieri e di via Collegno dove, tra l’altro, si trova anche la scuola dell’infanzia Piccolo Torino (niente veicoli nell’ultimo isolato all’angolo con via Cavalli).

Zona libera anche nei pressi di corso Sicilia, dove è stata pedonalizzata via Aquileia davanti alla scuola Parato dell’Istituto comprensivo Matteotti Pellico. La misura è stata fortemente voluta anche tramite una petizione online. L’area sarà “car free” fino al 13 ottobre.

Per quel che riguarda gli istituti superiori, solamente uno ha ottenuto un intervento: trattasi del liceo classico Alfieri che può godere della chiusura in via permanente della banchina alberata che sorge all’ingresso di corso Dante (qualche posto auto in meno e dissuasori). Nel frattempo altre decine di scuole rimangono in attesa di provvedimenti che possano garantire aree “car free”.

Polemiche per le iniziative “car free”: chi protesta e perché

Le iniziative per le scuole “car free” hanno dato vita a polemiche di vario genere: c’è chi vorrebbe che i provvedimenti durassero di più, chi vorrebbe invece farne a meno e chi si lamenta sulla mancata comunicazione delle informazioni utili.

La “Consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico”, come riferisce il “Corriere della Sera”, fa notare che si potrebbe fare di più in merito all’informazione su tali iniziative. Come? “Un avviso del dirigente scolastico alle famiglie e al personale scolastico, infografiche su strada prima del cantiere, un evento inaugurale con istituzioni e associazioni, garantirebbero una maggiore conoscenza delle finalità: molti ne sono ancora all’oscuro”.

Ci sono poi alcuni genitori e insegnanti che si lamentano della brevità di alcune iniziative. Le aree pedonalizzate intorno all’Ic Montalcini torneranno accessibili al traffico dopo il 29 settembre. Su tale punto sta circolando una raccolta firme per la “richiesta di prolungamento del periodo di chiusura nella speranza che questa venga accolta e si trasformi in una chiusura definitiva, possibilmente con l’aggiunta di alberi e panchine che permettano un migliore utilizzo dello spazio da parte di tutti: ragazzi, genitori, nonni e residenti”.

Anche la “Consulta della mobilità” sostiene che “è necessario che la durata della ‘sperimentazione’ non si limiti a 1 o 2 settimane. Non è un tempo sufficiente per trarre le dovute considerazioni. Perché è proprio quando ormai ci si stava abituando a nuovi tempi e modi di raggiungere la scuola, che basta togliere le transenne e tutto torna come prima, all’istante”.

Infine c’è chi si lamenta per la chiusura delle strade e dei conseguenti disagi per chi vuole transitare in auto dalle aree rese pedonali. “Ma le segnalazioni arrivate – replica l’assessorato alla Mobilità e Transizione ecologica guidato da Chiara Foglietta – sono rimaste nel limite del fisiologico quando si chiude una strada alla viabilità veicolare”. Nel caso in cui “le pedonalizzazioni non funzionassero – hanno sottolineato dall’amministrazione -, si cercheranno soluzioni alternative”.

Forse a protestare “è proprio chi prima scaricava i figli a scuola fin davanti al cancello, ignorando il divieto di transito già in essere, negli orari di ingresso e uscita, che nessuno rispettava e che nessuno faceva rispettare”, hanno dichiarato dalla “Consulta della mobilità” in risposta alle polemiche.