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Dengue Fonte foto: ANSA

Dengue, l'allerta del ministero della Salute. Cosa fare a scuola

Il ministero della Salute ha inviato alle Regioni una nuova circolare per prevenire la diffusione della dengue in Italia: cosa bisogna fare a scuola

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È scattata l’allerta dengue per le Regioni d’Italia. Il ministero della Salute ha predisposto una nuova circolare per prevenire il rischio di trasmissione del virus. Nella nota si fa riferimento sul cosa fare a scuola. Tutto quello che c’è da sapere.

La terza circolare del ministero della Salute sulla dengue

La Direzione generale della Prevenzione del Ministero della Salute il 21 marzo ha inviato una nuova circolare, la terza, alle Regioni per fronteggiare l’aumento globale dei casi di dengue.

La dengue, malattia infettiva tropicale che in Brasile ha colpito oltre 2 milioni di persone provocando quasi 700 decessi, ha iniziato a minacciare anche l’Italia attraverso gli arrivi via cielo e via mare.

Come ha spiegato l’Istituto superiore di sanità, infatti, in Europa la dengue si manifesta principalmente come “malattia di importazione”, il cui aumento è conseguenza degli spostamenti sempre più frequenti di persone e merci tra i continenti.

Inoltre, come specificato nella nota ministeriale, in Italia si sta avvicinando “il periodo di maggiore attività dell’Aedes albopictus”, nome scientifico della zanzara tigre, “vettore potenzialmente competente per la trasmissione di virus dengue oltre che di altri arbovirus”.

Il ministero ha così invitato le Regioni e le Pubbliche amministrazioni a predisporre tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (PNA 2020-2025) atte a ridurre il rischio di trasmissione autoctona del virus dengue.

Allerta dengue: cosa fare a scuola

Nella nota, il ministero ha elencato le raccomandazioni per ridurre il rischio di trasmissione della dengue. Tra queste, il dicastero ha sottolineato l’importanza di provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue nelle scuole, così come in altri ambiti pubblici, al fine di incoraggiare “comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei
vettori, a livello individuale e nella comunità”.

Oltre a questo, è stato raccomandato di:

  • implementare le azioni di bonifica ambientale per ridurre le aree di proliferazione e di riparo per le zanzare;
  • predisporre misure locali di monitoraggio e di contrasto;
  • individuare tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare e predisporre le misure di controllo e sorveglianza per contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione dei potenziali vettori di arbovirosi;
  • provvedere alla formazione e all’aggiornamento in tema dengue del personale sanitario, degli addetti alla pulizia, alla disinfestazione e alla sanificazione, e della cittadinanza.

Cos’è la dengue: cause, sintomi e prevenzione

Come spiegato sul sito dell’Istituto superiore di sanità (ISS), la dengue è una malattia infettiva trasmessa agli esseri umani attraverso la puntura di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. In Occidente, il principale vettore dei virus che causano la dengue è la zanzara Aedes aegypti (zanzara della febbre gialla), anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus (zanzara tigre).

I principali sintomi della dengue sono:

  • febbre, anche molto alta, che normalmente compare entro i 6 giorni dalla puntura della zanzara;
  • mal di testa acuti;
  • dolori agli occhi, ai muscoli e alle articolazioni;
  • nausea e vomito;
  • irritazioni cutanee.

La strategia di difesa più valida per prevenire la dengue è quella di evitare il contatto con le zanzare portatrici del virus. Per questo, ha sottolineato l’ISS, diventa fondamentale adottare misure come l’uso di repellenti, abiti protettivi, zanzariere e tendaggi. È oltremodo importante provvedere all’eliminazione di ristagni d’acqua nelle vicinanze delle zone abitate ed effettuare campagne di disinfestazione.