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Giorgia Meloni a scuola: le rivelazioni dell'ex compagna di banco

Com'era la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a scuola: le rivelazioni della ex compagno di banco in un liceo linguistico sperimentale di Roma

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni a scuola era una studentessa modello, “secchiona” in tutte le materie, e non amava far copiare durante i compiti in classe. Il suo idolo era Michael Jackson ed era innamorata del pallavolista Andrea Zorzi. Queste sono le rivelazioni fatte dall’ex compagna di banco ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio Uno.

Come era Giorgia Meloni a scuola

“Eravamo sempre sedute rigorosamente all’ultimo banco. Lei era bravissima in tutte le materie“, ha spiegato Guendalina Paolini, per 5 anni compagna di banco della premier Giorgia Meloni ad un liceo linguistico sperimentale di Roma.

“Quelli erano gli anni delle frasi sul diario e noi amavamo scriverci dediche in continuazione”, ha continuato Paolini a ‘Un giorno da pecora’ facendo un ritratto inedito della presidente del Consiglio, quello della Giorgia della gioventù, quando era tra i banchi di scuola. “Aveva voti alti in tutte le materie, era una secchiona. Per questo era lei a farmi copiare quando c’erano le verifiche, anche se era poco disposta – ha scherzato l’amica -. Potevo copiare solo se le rimaneva del tempo”.

L’idolo di Giorgia Meloni era Michael Jackson

Alle superiori Giorgia Meloni andava pazza per Michael Jackson. “Era il nostro idolo – ha rivelato Paolini -. La sua canzone preferita era ‘Man in the mirror’, e insieme ci divertivamo a fare il Moonwalk nei corridoi della scuola. È grazie a lui che abbiamo imparato l’inglese. Passavamo le giornate ad ascoltare i suoi album dal giradischi e cercavamo di capire il testo e riscriverlo, per poi tradurlo in italiano”.

L’ex compagna di banco di Meloni ha svelato che la premier voleva conoscere Michael Jackson a tutti i costi. “Un giorno Giorgia andò sotto all’hotel in cui Jackson alloggiava per cercare di incontrarlo, ma riuscì solo a vederlo quando si affacciò dalla camera dell’albergo per salutare i fan”.

Meloni però non si perse d’animo. “Ai tempi c’era un concorso della Coca Cola che prometteva, in caso di vittoria, di poter incontrare l’interprete di Thriller. Ci siamo intossicate, compravamo 3 o 4 bottiglie al giorno. Ma niente, non trovammo mai il codice vincente. Poi andammo ad un suo concerto allo stadio Flaminio – ha raccontato ancora Paolini -. Ci andammo prestissimo e la leggenda vuole che Giorgia, nella concitazione, perse una scarpa, poi si tolse anche l’altra e rimase a piedi nudi per tutto il concerto”.

Giorgia Meloni tra musica, pallavolo e politica

La premier non riuscì a scambiare due parole con il re del pop neanche in quell’occasione. Quindi il desiderio di conoscerlo rimase tale, come lei stessa ha dichiarato durante l’incontro con i giornalisti della stampa estera, che si è svolto il 27 febbraio: “Volevo fare la cantante ma sono stonata, giocare con la nazionale di pallavolo ma sono nana, conoscere Michael Jackson ma è morto troppo presto”.

“Non è vero che fosse stonata – ha commentato l’ex compagna di banco -. Strimpellava anche la chitarra, le piaceva suonare per gli amici quando ci ritrovavamo insieme”. E sulla pallavolo l’amica ha aggiunto: “Non sarà entrata nella nazionale, ma era brava anche in quello, nonostante l’altezza”.

Oltre a Jackson, Giorgia Meloni aveva un altro mito adolescenziale: “Essendo una buona giocatrice di pallavolo, gli piaceva moltissimo Andrea Zorzi – ha svelato l’ex compagna di scuola -. Ne era quasi innamorata, di quell’amore adolescenziale che l’aveva portata anche ad appendere alcuni suoi poster in cameretta”.

Ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ Guendalina Paolini ha concluso: “Che Giorgia diventasse la presidente del Consiglio non potevo immaginarlo, ma che avrebbe avuto un grande futuro in politica ne ero certa fin dalle scuole superiori“.