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Gli italiani perdono fiducia nella scuola: l'indagine Eurispes Fonte foto: iStock

Gli italiani perdono fiducia nella scuola: l'indagine Eurispes

Dal rapporto Italia 2025 di Eurispes è emerso un calo della fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni pubbliche, tra cui la scuola

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Eurispes ha pubblicato il rapporto Italia 2025 sui livelli di fiducia degli italiani verso le istituzioni pubbliche. Tra queste, è stato analizzato anche cosa pensano i cittadini della scuola. In generale si registra un aumento generalizzato della sfiducia degli italiani con un’unica eccezione nei confronti del Presidente della Repubblica, apprezzato da oltre il 63% degli intervistati.

I dati sulla fiducia degli italiani nella scuola

Il mondo della scuola mostra i segnali di un leggero calo, pur mantenendo livelli ancora relativamente elevati di fiducia. Seppur confermandosi tra le istituzioni ancora considerate affidabili, la fiducia nell’istituzione scolastica è passata dal 66% al 64,9%.

La flessione è contenuta, ma è indice di un rallentamento più ampio del consenso verso i servizi pubblici.

La scuola si posiziona a livelli comparabili con la Protezione civile o il Sistema sanitario nazionale, tutti in contrazione.

Il dato certifica una percezione complessiva che vede la pubblica amministrazione perdere fiducia e passare dal 44,4% al 36,3%. Settori tradizionalmente considerati vicini ai cittadini, come associazioni di volontariato e sindacati, mostrano segni di cedimento nel mantenere un rapporto stabile con l’opinione pubblica. Anche la scuola, dunque, pur distinguendosi per una maggiore stabilità, non è rimasta immune da questa dinamica.

I livelli di sfiducia degli italiani nelle altre istituzioni

Guardando ai dati in generale, oltre un terzo della popolazione dichiara di non avere fiducia nel sistema istituzionale, confermando un trend negativo che coinvolge in particolare Parlamento, governo e magistratura, tutti in flessione nei livelli di consenso.

I soggetti che registrano un calo significativo della fiducia sono:

  • Partiti politici: dal 29,8% al 21,1%;
  • Sindacati: dal 42,7% al 38,6%;
  • Pubblica amministrazione: dal 44,4% al 36,3%;
  • Sistema sanitario nazionale: dal 58,3% al 54,6%;
  • Associazioni di volontariato: dal 68,7% al 60%;
  • Protezione civile: dal 78,5% al 74,4%;
  • Associazioni imprenditoriali: dal 46% al 42,5%;
  • Confessioni religiose non cattoliche: dal 34,5% al 31,1%.

Le istituzioni che invece sono in controtendenza è segnano una crescita dei livelli di fiducia sono quelli legati alla sicurezza:

  • Vigili del Fuoco: 86,2% di fiducia;
  • Forze armate e forze dell’ordine: sopra il 60%;
  • Polizia locale: 56,4%;
  • Servizi di intelligence: 67,2%.

L’indagine Eurispes indica anche che il 35,2% degli italiani teme un’eventuale deriva autoritaria, mentre il 30,3% esprime preoccupazione per l’ipotesi di un nuovo governo tecnico. Questi dati, nel complesso, indicano un clima in cui la fiducia è selettiva e riflette la percezione di efficacia e prossimità delle istituzioni nella vita quotidiana.

Il tema dell’educazione secondo Eurispes

Nelle considerazioni generali a firma del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, si suggerisce alla classe politica di creare un “Patto per la democrazia italiana”, finalizzato a introdurre nel nostro Paese un vero e proprio sistema di governance, in grado di assicurare un rapido processo decisionale e garantire l’esercizio di una partecipazione realmente attiva e responsabile, da parte dei principali soggetti pubblici e privati.

“Nel quadro del Patto per la democrazia italiana un posto di rilievo fondamentale dovrebbe essere riconosciuto al tema dell’educazione e della valorizzazione del capitale umano, al quale – ha spiegato Fara – l’Eurispes ha dedicato il 2025. Il tema dell’educazione sta diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico italiano, anche se non nella misura ancora necessaria. Rispetto al passato, tuttavia, si sta registrando una maggiore consapevolezza sull’importanza della formazione per il futuro del Paese, poiché essa investe aree strategiche come l’economia, l’occupazione e il lavoro, la correttezza nei comportamenti civili, la sicurezza”.