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Schettini ANSA

I giovani hanno un "grosso problema" per Schettini: il pericolo

Il prof Schettini ha parlato di quello che lui ritiene sia un grande rischio per i ragazzi e anche di cosa vorrebbe trasmettere agli studenti

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Vincenzo Schettini, il prof di fisica più amato del web, è in giro per l’Italia con il suo spettacolo “La fisica dell’estate” e, in occasione dello show in un comune della provincia di Treviso, è stato intervistato dalla testata Il nordest. Il docente non ha parlato solo del suo evento ma ha rivelato molte cose sugli studenti, a partire da ciò che vorrebbe trasmettergli come insegnante e di quello che ritiene essere un grande pericolo per i ragazzi e le ragazze.

Qual è il grosso problema dei giovani per Schettini

Alla domanda su quali sono le insidie più grandi per i giovani d’oggi, prof Schettini ha risposto: “L’inerzia, che è un concetto fisico e pericoloso”.

Per spiegare cosa intende, il docente usa la sua materia, appunto la fisica. “Il primo principio di Newton – ha detto – dice che un corpo rimane fermo, a meno che non intervengano forze esterne a mutare il suo stato di quiete. Questa per i ragazzi è una minaccia tremenda: quando eravamo piccoli noi, in estate, il meglio che potesse capitarci era che un genitore chiedesse e intimasse: Ma che stai facendo seduto sul divano? Muoviti, alzati, vai a fare qualcosa!”.

Oggi invece, per l’insegnante il pericolo che i giovani restino inerti “è fortissimo, anche per la presenza del maledetto telefonino, che è il contrario della dinamica, del movimento. Il telefono porta a fermarsi, a bloccarsi, rende inerti. E questo, per i ragazzi, è un grosso problema”.

Cosa vuole trasmettere Schettini ai ragazzi

Riguardo invece a ciò che vorrebbe trasmettere ai più giovani, Schettini ha usato una sola parola: “Il concetto“.

“Con le mie lezioni in classe, nei video che pubblico online, negli spettacoli a teatro, in tv e attraverso i libri. Non sono uno scienziato o un ricercatore, ma un professore – ha affermato – se devo spiegare la termodinamica, cerco di far capire ciò di cui si sta parlando, gli elementi base”.

Poi il prof ha approfondito meglio quello che intende: “Come se tentassi di puntare i riflettori su quello che esiste, ma che a volte ignoriamo nella sua bellezza. Come si forma il vento? Perché l’aria si muove? Diventa interessante se si riesce a chiarirlo in maniera semplice, in modo che lo capisca tanto il bimbo quanto la nonna“.

Dove nasce l’amore per la Fisica di Schettini

Una rivelazione inaspettata è però arrivata con la domanda sull’origine del suo amore per la Fisica.

Schettini ha svelato che, guardando al suo percorso scolastico, non andava così bene “né in fisica né in matematica”.

“La passione è cresciuta pian piano, potenziata dalla visione dei film di fantascienza nei quali vedevo gli eroi dello spazio illuminato: Blade Runner, Alien, Matrix… Da quella scintilla ho compreso che la fisica poteva rappresentare qualcosa di bello, di cinematografico, di divertente: da approfondire”, ha confidato.

Il docente però ha ammesso di essere stato fortunato perché “ho avuto un professore simpatico, diretto, lontano dallo stereotipo del docente scientifico enigmatico ed ermetico. Quando spiegava, utilizzava anche inflessioni dialettali, e questo ci faceva ridere: diceva l’essenziale, e in quello era contenuto tutto”.