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Insultò Valditara, sospeso prof Christian Raimo: la motivazione

Sospeso dall'insegnamento il prof Christian Raimo, che insultò il ministro dell'Istruzione Valditara: la motivazione del provvedimento e la polemica

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Insultò il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ed è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento. Stiamo parlando di Christian Raimo, professore di un liceo romano e scrittore, che mercoledì 6 novembre ha ricevuto la comunicazione della sanzione da parte dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio. Ecco la motivazione.

Raimo sospeso dall’insegnamento e stipendio dimezzato

“Ieri ho ricevuto una sanzione da parte dell’Ufficio scolastico regionale. Tre mesi di sospensione con lo stipendio dimezzato. Oggi non posso essere a scuola”. Lo ha scritto il 7 novembre su Facebook Christian Raimo, professore di Storia e Filosofia al Liceo Archimede di Roma.

Il provvedimento disciplinare è arrivato in relazione ad un’affermazione dell’insegnante fatta durante un dibattito pubblico sulla scuola alla festa nazione di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs). Raimo aveva indicato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara come “bersaglio debole da colpire” come “la Morte Nera di Star Wars”, aggiungendo che “bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara”.

Non è la prima volta che il prof viene sanzionato per alcune critiche rivolte al ministro dell’Istruzione. Ad agosto scorso, gli era stata notificata la sanzione disciplinare della censura per aver violato, secondo la Direzione scolastica regionale del Lazio, due articoli del codice etico che riguarda i docenti.

Le motivazioni dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio

Le dichiarazioni di Raimo “nei confronti del ministro Valditara non possono essere considerate una critica costruttiva. Al contrario, si configurano come un’offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile“. Così Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, come riportato da ‘Ansa’.

“L’offensività delle dichiarazioni – ha proseguito Sabatini – assume un carattere di particolare gravità quando sono indirizzate a un rappresentante delle istituzioni. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che tali affermazioni sono state proferite da un docente – ha aggiunto -. I docenti ricoprono un ruolo fondamentale nella formazione delle giovani generazioni e dovrebbero rappresentare un esempio di comportamento etico e civile per gli studenti. Incoraggiare il rispetto e la tolleranza è parte integrante della loro missione educativa”.

Il commento del ministro Valditara

“Io ho un milione e 200mila dipendenti, figuriamoci se mi devo occupare di tutti i procedimenti disciplinari che sono tanti. È un problema dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, non mi occupo di queste cose”, ha commentato il ministro Giuseppe Valditara, come si legge su ‘Ansa’.

Le reazioni della politica e della Cgil

Christian Raimo ha ricevuto la solidarietà di numerosi esponenti politici del centrosinistra, a partire dal deputato di Avs Nicola Fratoianni, che ha parlato di “una sanzione ingiusta e fuori da ogni logica“, aggiungendo che “la punizione a Raimo diventa esemplare ed è un messaggio agli altri docenti, a studenti e studentesse e alle famiglie: la libertà di espressione e la libertà di dissenso costano e le paghi a caro prezzo e sulla tua pelle“.

Per il Partito democratico si è trattata di una “decisione molto grave”. E ancora: “è inaccettabile che un docente venga sospeso con lo stipendio dimezzato per aver espresso un proprio parere sull’idea di scuola della destra. Solo nei regimi questo diritto viene censurato e punito”.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Flc Cgil: “la decisione dell’Ufficio scolastico regionale non è giustificata da reali violazioni disciplinari, ma sottende l’obiettivo di instaurare un clima di controllo e intimidazione verso tutto il personale scolastico, utilizzando in modo strumentale il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici – hanno scritto dal sindacato -. Invece di tutelare l’integrità della professione, tale codice viene sfruttato per reprimere e soffocare il libero dibattito, riducendo gli insegnanti a esecutori di una linea ministeriale priva di spazio per l’esercizio della piena cittadinanza“.

Di diverso parere la Lega. “Incoraggiare rispetto e tolleranza è parte integrante della missione educativa dei docenti che dovrebbero, anzi, dare l’esempio“, ha affermato il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni. A suo avviso, quelle di Raimo contro Valditara sono state “parole pesantemente offensive” che “non possono essere considerate una semplice opinione o addirittura critica costruttiva”.

La dichiarazione di Christian Raimo

Oggi, venerdì 8 novembre, sono arrivate le prime dichiarazioni pubbliche sulla vicenda di Christian Raimo. “Sono traumatizzato, è un provvedimento sproporzionato“, ha detto intervistato a ‘The breakfast club’ su Radio Capital, come riportato da ‘Ansa’.

“Sto ancora cercando un senso a questa sospensione ma non è facile – ha proseguito -. Io non ho mai detto lurido a Valditara, ho detto che tutto ciò che dice Valditara è lurido ma non lui. E questo è decisivo per capire il senso delle mie dichiarazioni – ha spiegato Raimo -. Vorrei capire la ragione per cui se un docente esprime una critica al governo al di fuori della scuola può essere sospeso dall’insegnamento con stipendio dimezzato per tre mesi”.

E ha concluso: “Non so ancora se farò ricorso. Ora devo pensare a come vivere con 600 euro al mese per i prossimi tre mesi“.