Ioleggoperché, 650mila libri alle biblioteche: i più donati
Ioleggoperché si conferma un'iniziativa molto apprezzata dagli italiani. Un cittadino su 100 ha preso parte al progetto: quali sono i libri più donati
Dal 9 al 17 novembre 2024 si è tenuta la none edizione di #ioleggoperché, un’iniziativa a livello nazionale di educazione e promozione della lettura promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), e i dati mostrano un bilancio ancora una volta più che positivo. In media un italiano ogni cento ha partecipato al progetto con un totale di circa 650mila nuovi libri donati alle biblioteche scolastiche distribuite in tutto il Paese.
I libri più donati con #Ioleggoperché
Nel dettaglio, del totale di quasi 650.000 libri, 541.793 sono stati donati dai cittadini, a cui se ne aggiungeranno oltre 100.000 dagli editori nella fase finale del progetto. All’iniziativa hanno partecipato 3.939 librerie, 28.285 scuole e 350 asili nido iscritti. Nel corso delle nove edizioni di #ioleggoperché sono stati raccolto oltre 3 milioni di volumi.
Tornando ai numeri di quest’anno, sono stati donati il 12% dei testi in più rispetto al 2023. I titoli più richiesti dalle scuole e donati dai cittadini? Al primo posto c’è “Il ladro di neve“, seguito da “Il Piccolo Principe“, “Il ladro di foglie” e “La cosa più importante“.
Le librerie che hanno registrato il più alto numero di donazioni sono Viale dei Ciliegi 17 di Rimini con un totale di 2.191 libri donati, Potere ai bambini di Varese con 2.085 libri donati e Palazzo Roberti di Bassano del Grappa con 1.572.
Le donazioni si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, le regioni più generose sono state: Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, seguite da Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Marche, Sicilia. Tra le province svettano Milano, Roma e Torino, subito dopo spicca Napoli, poi Vicenza, Bologna, Brescia, Bergamo, Firenze, Modena e Cuneo.
Nel 2024 il Sud Italia ha registrato un incremento dell’8% rispetto agli anni precedenti. Ma quali sono state le scuole che hanno registrato più donazioni? Sul podio ci sono tutte secondarie di I grado: Pirandello-Svevo di Napoli ha ricevuto 679 volumi, seguito da F. Casorati di Pavia e l’IC B. Pasquini di Massa e Cozzile (PT).
Cos’è e quali sono gli obiettivi di #ioleggoperché
#ioleggoperché è un’iniziativa organizzata dall’Associazione Italiana Editori, è resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura. Il progetto è portato avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’obiettivo è creare e sviluppare le biblioteche scolastiche invitando tutti i cittadini all’acquisto di libri, attraverso le librerie aderenti, da donare alle scuole aderenti all’iniziativa 2024: scuole – statali o paritarie – dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado che si sono preventivamente registrate. Il tema dell’edizione 2024 è “Il futuro inizia con un libro” e alle donazioni hanno cittadini, famiglie, studenti, amministratori e politici.
La soddisfazione dei ministri Giuli e Valditara
Dal Governo è stata espressa soddisfazione per i risultati del progetto. “I libri sono fonti di ispirazione, motivo di consapevolezza. Donare i libri alle biblioteche scolastiche equivale a donare conoscenza, speranza e inclusione – ha sottolineato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli – #ioleggoperché è un’iniziativa meritoria che va sostenuta e promossa, perché va esattamente nella direzione di accorciare la distanza tra centro e periferia, conferendo capacità di lettura a tutti, anche chi è più svantaggiato”.
A Giuli ha fatto da eco il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha ricordato come “leggere insieme, parlare di libri e di idee, alimenta una fiamma che può diventare sempre più grande”. “Ogni pagina che giriamo – ha aggiunto – è un tassello che aggiungiamo alla nostra crescita personale: condividendo queste esperienze, aiutiamo anche gli altri a crescere con noi. La lettura è, infatti, una passione da condividere. Quando parliamo di un libro con qualcuno, quando consigliamo una lettura o
discutiamo di un personaggio, stiamo creando un ponte tra le nostre esperienze personali e quelle altrui. Ogni libro che ci ha toccato può accendere una scintilla in chi ci ascolta. Condividendo questa passione, facciamo crescere non solo la nostra cultura, ma anche quella della comunità che ci circonda”.