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Jannik Sinner a scuola: il ricordo del suo compagno di banco Fonte foto: ANSA

Jannik Sinner a scuola: il ricordo del suo compagno di banco

Jannik Sinner a scuola era un ragazzo timido ma simpatico che aveva già la stoffa del campione: il ricordo del suo compagno di banco delle superiori

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

“Ho conosciuto Jannik Sinner in seconda superiore e da subito ho capito che sarebbe diventato uno dei più forti tennisti al mondo”, questo il ricordo di Raphael Mahlknecht, compagno di banco alle superiori del campione mondiale di tennis, in un’intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’.

Le rivelazioni su Jannik Sinner del compagno di banco

Raphael Mahlknecht frequentava il secondo anno di superiori quando incontrò Jannik Sinner per la prima volta tra i banchi dell’Istituto tecnico economico Walther di Bolzano: “È stato il primo ad accogliermi nella mia nuova classe e a farmi integrare con gli altri compagni”.

Parlando di Jannik Sinner a scuola, Mahlknecht ha raccontato di un ragazzo “timido e serioso, che non amava scherzare troppo”, ma che sapeva comunque lasciarsi andare, diventando molto “simpatico e divertente“.

Come compagno di banco non poteva chiedere di meglio: “ci aiutavamo moltissimo – ha detto -. Quando aveva bisogno lui, sapeva di poter contare su di me e viceversa”.

I due sono stati compagni di banco tra le seconda e la quarta superiore. “Sinner, l’ultimo anno, non lo ha frequentato a Bolzano – ha spiegato Mahlknecht a ‘Il Corriere della Sera’ -. I suoi appuntamenti sportivi, infatti, non gli permettevano più di conciliare i due impegni”.

Mahlknecht ha raccontato che Sinner ha fatto molti sacrifici per proseguire il suo percorso di studi. Essendo di Sesto Pusteria, ogni mattina raggiungeva Bolzano impiegando due ore con i mezzi pubblici. E tornava a casa la sera.

“Passava moltissimo tempo sul treno e sulla corriera. Ma, essendo una persona capace di adattarsi, utilizzava questo tempo per studiare. È sempre stato un ragazzo molto intelligente”, ha sottolineato Mahlknecht.

“Sinner ha sempre avuto la stoffa del campione”

Che in lui si nascondesse un campione, Mahlknecht lo ha sempre saputo. “Mi ricordo che un giorno, una nostra compagna di classe ha trovato una sua pallina da tennis e gli ha chiesto di autografarla, confessandogli che un giorno, quando sarebbe diventato famoso, l’avrebbe messa in vendita online”. Questo perché Jannik, già durante le superiori, “aveva qualcosa di speciale ed è per questa ragione che sono convinto possa diventare il numero uno al mondo”.

Sinner: dai banchi di scuola ai successi nel tennis

Jannik Sinner ha iniziato a giocare a tennis quando aveva solo 3 anni. Gli anni della scuola, dunque, sono stati sempre accompagnati dalla sua passione per lo sport, che ha praticato da professionista fin dai 14 anni.

Il 31 gennaio 2018, poco più che 16enne, Sinner ha vinto il suo primo incontro nel tabellone principale di un torneo professionistico, nel Futures Egypt F3 disputato a Sharm el-Sheikh.

Il 12 febbraio 2018 è entrato per la prima volta nella classifica mondiale, alla posizione numero 1592.

Dopo un incredibile numero di successi, nel 2020 è entrato per la prima volta per diritto di classifica nel tabellone principale degli Australian Open, salendo alla posizione numero 68 della classifica mondiale all’età di 18 anni. A fine 2021, Sinner è arrivato in decima posizione.

Il resto è storia. E oggi, mentre annuncia in un’intervista a ‘SportMediaset’ che parteciperà alle olimpiadi di Parigi, Jannik Sinner torna vittorioso in Italia dopo aver conquistato anche Rotterdam, diventando il tennista numero 3 al mondo.