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Vecchioni Fonte foto: ANSA

Laureati italiani, il dato sulla Finlandia fa infuriare Vecchioni

Il dato Ocse che mostra che diplomati della Finlandia sono più bravi dei laureati italiani fa infuriare Roberto Vecchioni: la reazione del professore

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Continua a far discutere il report Piaac-Ocse 2024, che ha rilevato che i laureati italiani sono meno preparati dei diplomati della Finlandia. Il dato ha fatto infuriare il professore e cantautore Roberto Vecchioni. Ecco cosa ha detto.

Diplomati finlandesi più bravi dei laureati italiani

In Italia, un adulto su tre ha competenze linguistiche o matematiche insufficienti. È questo il dato emerso da Piaac-Ocse, la nuova ricerca dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico condotta tra il 2022 ed il 2023 su un campione di adulti tra i 16 ed i 65 anni provenienti da 31 Paesi del mondo. Tale risultato trascina l’Italia in coda alla classifica europea: fa meglio solo del Portogallo.

A questo dato se ne aggiunge un altro: i laureati italiani sono meno preparati dei finlandesi che possiedono soltanto il diploma. Il punteggio medio ottenuto nei test dagli italiani che hanno una laurea, infatti, è risultato inferiore a quello raggiunto dai diplomati della Finlandia.

In generale, gli adulti italiani ottengono risultati più bassi della media Ocse in tutti i campi (comprensione del testo, capacità di calcolo e problem solving). Il 35% degli italiani ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1 (base) nella comprensione del testo (literacy), contro una media Ocse pari al 26%. Anche in ‘numeracy’, ovvero nella capacità di calcolo, il 35% degli adulti italiani ha un livello base o inferiore (media Ocse 25%).

In problem solving, infine, quasi un italiano su due (46%) è insufficiente (media Ocse 29%). Questo significa che quasi la metà degli adulti in Italia ha “difficoltà con problemi che presentano più passaggi o che richiedono il monitoraggio di più variabili”.

Laureati italiani: la reazione di Vecchioni ai dati Ocse

Nel corso della puntata del 14 dicembre di ‘In altre parole’, la trasmissione di La7 condotta Massimo Gramellini, Roberto Vecchioni ha commentato duramente lo studio Piaac-Ocse 2024.

“Queste cose mi fanno arrabbiare – ha detto Vecchioni -. Questa Ocse non so nemmeno cosa sia, penso sia un vecchietto arrabbiato che sta in una soffitta e ogni tanto pensa: ‘cosa dico male degli italiani domani?’”.

E ha proseguito: “Qui la critica non è agli italiani in generale, che effettivamente come cultura siamo calati parecchio, ma ai laureati italiani. Qui si dice che i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi. Mettiamo le cose in chiaro: voglio bene alla Finlandia, voglio bene a tutto il Nord, è una cosa meravigliosa e straordinaria. Però, cosa sanno in Finlandia? Finché si parla di renne, licheni e salmoni ne sanno più di noi“.

Scuola in Finlandia: botta e risposta tra Vecchioni e Gramellini

Così Vecchioni ha chiesto a Gramellini: “Dimmi due intellettuali storici finlandesi”. Il giornalista, che all’indagine Ocse ha dedicato la sua rubrica ‘Il caffè di Gramellini’ dell’11 dicembre, ha replicato spiegando come vengono realizzate le interrogazioni nelle scuole finlandesi: “Anziché chiedere agli studenti le risposte, gli insegnanti dicono: ‘fammi una domanda’. È dal tipo di domanda che capiscono se hai studiato. Sono molto avanti. Anche negli stipendi degli insegnanti, che guadagnano 6mila euro al mese”.

Allora il professore ha incalzato: “Sono molto avanti in questo, a fare domande. Perché la Finlandia cosa ha prodotto in pittura, in scultura, in giornalismo, in letteratura? Io, che magari so poche cose, conosco molto della Finlandia. Tutti i finlandesi, invece, non sanno niente dell’Italia. E hanno il dovere di saperlo”.

Gramellini ha ironicamente concluso: “Signore e signori, Vecchioni sovranista. Mi aspettavo tutto nella vita, ma questo veramente no”.