Le gite scolastiche sono "salve" (per ora): la mossa dell'Anac
Con la nuova mossa dell'Anac, le gite scolastiche e gli scambi culturali sono salvi (almeno per ora): ecco cosa ha deciso l'Autorità anticorruzione
Le gite scolastiche sono ‘salve’, almeno per ora, grazie ad una mossa dell’Anac. L’Autorità nazionale anticorruzione ha infatti previsto un’ulteriore deroga di 6 mesi per le scuole per qualificarsi e gestire gli affidamenti dei viaggi d’istruzione secondo le nuove regole stabilite dal Codice degli appalti. Ecco tutte le novità.
- Nuova deroga per le scuole 'salva' le gite (per ora)
- Cosa prevede la deroga per le scuole
- L'appello dell'Anac al ministero dell'Istruzione
- Il commento del ministro Valditara
- "100 nuovi funzionari per gli Uffici scolastici regionali"
Nuova deroga per le scuole ‘salva’ le gite (per ora)
“Al fine di evitare il rischio di compromettere il regolare svolgimento dei viaggi di istruzione nell’interesse della collettività, data l’importanza rivestita da questi nell’offerta educativa scolastica, l’Autorità nazionale anticorruzione ha deciso la qualificazione con riserva delle scuole fino al 31 maggio 2025“. È quanto stabilito dall’Anac a seguito della scadenza della prima deroga prevista per gli istituti scolastici dopo l’approvazione della riforma del Codice degli appalti.
In base alle nuove norme, operative dal 2023, per organizzare viaggi d’istruzioni per cifre superiori ai 140mila euro, le scuole dovranno gestire la spesa attraverso un vero e proprio appalto pubblico, diventando stazione appaltante qualificata. Per lo scorso anno scolastico, l’Anac aveva previsto una deroga (fino al 30 settembre 2024) per le scuole per permettere l’adeguamento alle nuove procedure. Ma, come sottolineato dal presidente dell’autorità Giuseppe Busìa, “il ministero ci ha comunicato che il processo di riorganizzazione è ancora in corso”. Per questo “abbiamo deciso di intervenire per non privare gli studenti di un così fondamentale strumento di crescita e apprendimento“.
Cosa prevede la deroga per le scuole
Con la nuova deroga, le istituzioni scolastiche potranno procedere autonomamente all’acquisizione dei codici identificativi di gare per gli appalti di importo superiore a 140mila euro relativi a servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione dei viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali, indipendentemente dalla qualificazione posseduta e dal valore degli affidamenti.
“Il nuovo Codice, non Anac, richiede che anche gli affidamenti per svolgere le gite scolastiche, quando superano determinate soglie, siano svolti da stazioni appaltanti qualificate. Per questo, lo scorso anno, non essendo le scuole adeguatamente organizzate, avevamo chiesto al ministero di individuare altri soggetti – ragionevolmente gli Uffici scolastici regionali (Usr) – che potessero svolgere le gare al loro posto”, ha spiegato il presidente dell’Anac Busìa. Che ha proseguito: “Il ministero ci ha però comunicato che il processo di riorganizzazione è ancora in corso. Abbiamo allora deciso di intervenire per non privare gli studenti di un così fondamentale strumento di crescita e apprendimento”.
L’appello dell’Anac al ministero dell’Istruzione
“Alla luce della richiesta e delle tempistiche stimate dal ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per il completamento della riforma organizzativa – hanno sottolineato da Anac -, la misura viene prevista per gli istituti scolastici fino al 31 maggio 2025 ed è resa immediatamente operativa a partire dalla notifica della nota inviata dall’autorità al ministero e riguarderà i codici identificativi relativi a organizzazione di viaggi e servizi di agenzie, operatori turistici e servizi di assistenza turistica”.
Come si legge ancora sulla nota dell’Autorità nazionale anticorruzione, “al fine di evitare che il problema si ripresenti anche nell’anno scolastico 2025/2026, Anac rinnova al ministero la richiesta di procedere alla riforma nei tempi programmati, raccomandando altresì di individuare soluzioni medio tempore, qualora il processo di riorganizzazione e valorizzazione degli Uffici scolastici regionali chiamati a diventare stazioni appaltanti per gli affidamenti e acquisti delle scuole, non si compia nei tempi stabiliti”.
Il commento del ministro Valditara
“Le visite d’istruzione sono un’opportunità importante per ampliare gli orizzonti culturali dei nostri studenti e rafforzare il loro apprendimento. Per questo, abbiamo lavorato con Anac per trovare soluzioni che permettano alle scuole di continuare a organizzarle senza interruzioni, ma con procedure che assicurino trasparenza e legalità”, ha commentato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Ancora una volta – ha proseguito -, abbiamo messo al centro gli studenti e l’efficienza del sistema scolastico, offrendo una risposta tempestiva e concreta. Con questa misura, garantiamo la continuità educativa e sosteniamo concretamente le famiglie”.
Dal ministero dell’Istruzione hanno spiegato che la deroga dell’Anac si configura come una “soluzione ponte” in attesa della completa attuazione del nuovo assetto organizzativo del dicastero, che “attribuisce agli Uffici scolastici regionali un ruolo centrale nel coordinamento delle attività”. Questi “si potranno accreditare come stazioni appaltanti qualificate” supportando così “le scuole nella gestione delle procedure di gara, favorendo l’uniformità e la semplificazione a livello territoriale”.
“100 nuovi funzionari per gli Uffici scolastici regionali”
Il MIM, hanno continuato da viale Trastevere, “si è fatto nel contempo promotore della presentazione di un’ulteriore iniziativa normativa mediante la presentazione di una proposta emendativa parlamentare alla legge di Bilancio, volta a potenziare la dotazione organica degli Usr di 100 unità” per “sostenere efficacemente l’aggravio di lavoro derivante dalla norma”. In questo modo a “gennaio 2025 sarà possibile avviare una procedura straordinaria e semplificata di reclutamento di 100 nuovi funzionari da assegnare alle sedi degli Uffici scolastici regionali”.