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Il cantante e professore Roberto Vecchioni Fonte foto: Ansa

Maternità surrogata reato universale: lezione di prof Vecchioni

Sulla Gpa o maternità surrogata e la novità del Governo Meloni, a In Altre Parole il prof Roberto Vecchioni ha spiegato cos'è un reato universale

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

La Gpa, Gestazione Per Altri, è diventata un “reato universale” in Italia, in seguito a una nuova mossa del Governo Meloni. Cosa significa esattamente questo? Vuol dire che nel nostro Paese non si può ricorrere alla maternità surrogata, ma anche che nessun cittadino italiano può avere figli in questo modo anche all’estero. Ospite del programma di Massimo Gramellini “In Altre Parole”, il professor Roberto Vecchioni ha spiegato esattamente cosa vuol dire il termine “reato universale”.

Roberto Vecchioni a In Altre Parole, cos’ha detto sul reato universale

In Altre Parole” è la trasmissione in onda su La7 il sabato e la domenica alle 20.30, durante la quale il giornalista Massimo Gramellini approfondisce, insieme a diversi ospiti, gli argomenti di attualità che hanno alimentato maggiormente il dibattito.

Con il cantante e professore Roberto Vecchioni ha deciso di affrontare un tema decisamente delicato, come quello della nuova legge del Governo Meloni che rende la Gestazione Per Altri un “reato universale”.

Oltre a essere un cantautore amatissimo, Vecchioni è stato anche un apprezzato docente di italiano, greco e latino, in diversi Licei Classici. Proprio lui è intervenuto durante la trasmissione di La7 per spiegare cosa significa davvero il termine “reato universale” e perché sarebbe inapplicabile nel contesto della legge sulla Gestazione per Altri.

“Adesso facciamo una rivoluzione etimologica”, ha esordito il professore, mandando il conduttore alla lavagna per scrivere, mentre lui ha spiegato il significato dei termini. Il primo termine analizzato è stato “universale“, scomposto nelle parole “Unus“, “Versus” e “Alem“.

“Su Unus e Versus siamo tutti d’accordo. Significa un tutto compatto, un tutto unito. Versus è il participio del verbo Vertere: tutto si concentra nello stesso momento. Alem è un suffisso: significa appartenenza”. Quindi cosa significa universale? “Significa appartenenza a tutti e tutti appartengono a se stessi. L’universo è una cosa unica e devono essere tutti d’accordo per fare una cosa. Cosa che non è successa con questa legge”.

Gramellini e Vecchioni hanno, allora, iniziato a elencare una serie di reati che sono universali, come la pedofilia, le stragi, il genocidio, il traffico di esseri umani. “Si tratta di reati che in tutto il mondo sono contemplati e considerati universalmente dei reati. Mentre in questo caso non è così”, ha aggiunto il giornalista, mentre il professor Vecchioni ha continuato a spiegare l’etimologia delle parole, passando al termine “reato”, che per tutti rappresenta un delitto: ma Vecchioni ha sottolineato che è totalmente errato. Per farlo ha citato una frase di Giustiniano: “A. revocatus ad reatum. A sta per Aristide, convocato per una condizione di colpevolezza. Allora il reato non è un delitto, ma è una condizione possibile di colpevolezza. Il vero reato è il colpevole, non è la cosa che fa”.

Il docente di latino ha poi fatto scrivere un’altra frase alla lavagna, “A. re-actus“. Cosa significa? “Actus significa chiamato in giudizio e Re per qualcosa che ha fatto Aristide. Allora, cosa abbiamo scoperto? Che Re-Actus viene da un participio e che quindi dipende dal nome, da Aristide. È Aristide che è il reato, non quello che ha fatto ed è lui quello chiamato in giudizio”. Si tratta per Vecchioni di un errore storico di qualche centinaio di anni fa.

GPA, perché la maternità surrogata è diventata reato universale

Questa lezione del professor Vecchioni fa riferimento al ddl, proposto dalla deputata di Fdi Carolina Varchi, approvato da Camera e Senato, che ha reso in Italia la Gestazione per altri (Gpa) un reato universale. In realtà, nel nostro Paese era già illegale da 20 anni ricorrere alla maternità surrogata. Questo nuovo ddl estende il divieto e, quindi, la punibilità anche a chi l’ha praticata all’estero, dove però è legale. Chi viola questa nuova regola rischia fino a due anni di reclusione e multe fino a un milione di euro.

Mentre la ministra per la Famiglia, le Pari Opportunità e la Natalità. Eugenia Roccella, è soddisfatta del buon esito di questo ddl, le opposizioni unite si stanno ribellando, urlando allo scandalo, perché la normativa andrebbe contro i principi della Costituzione Italiana.

I Radicali, ancor prima dell’approvazione definitiva, hanno annunciato la decisione di proporre un quesito referendario abrogativo. Anche l’Associazione Luca Coscioni ha promesso di dar battaglia in tribunale alla normativa che rende reato universale la maternità per altri.