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Statale di Milano Fonte foto: iStock

Le migliori università d'Italia in base ai premi europei Erc

Sono 22 le borse assegnate all’Italia nei premi Advanced Erc, l'importante riconoscimento europeo: le migliori università italiane premiate

Virgilio Scuola

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REDAZIONE

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L’Italia e le sue migliori università sono quarte e si aggiudicano 12 premi Erc (Advanced Grants), le borse di studio finanziate dall’Unione Europea più importanti per i ricercatori del continente. In totale, però, sono 22 gli studiosi di nazionalità italiana a vedersi finanziare i propri progetti, ma dieci di loro li condurranno all’estero. Un dato che riapre il dibattito sulla fuga dei cervelli dall’Italia.

Vediamo quali sono i 12 premi attribuiti alle nostre eccellenze scientifiche, che hanno curriculum internazionale e almeno 10 anni attività nella ricerca, con le università di Milano che primeggiano sul resto dello Stivale.

L’Italia è quarta: Milano primeggia, ma tanti premi vanno all’estero

L’Italia si aggiudica il quarto posto (in calo rispetto all’anno precedente) come numero di premi Erc vinti dai suoi ricercatori, che sono 22. Sulle 255 borse assegnate in Europa, con lo stanziamento di 652 milioni di euro per la ricerca, sono 22 quelle riconosciute ai ricercatori italiani. Arriviamo dopo la Germania, che si è aggiudicata ben 50 borse di studio, il Regno Unito, con 42 premi Erc, e la Francia, che ha totalizzato 37 riconoscimenti.

Analizzando i dati che emergono dall’assegnazione dei premi Erc, confrontati anche con gli anni precedenti, emerge come l’annosa e dibattuta questione della fuga dei talenti sia più che mai evidente nel nostro Paese. Delle 22 borse di studio assegnate, ben 10 andranno a ricercatori italiani all’estero, che quindi porteranno avanti i loro studi in università come il London College o quelle di Amsterdam ed Edimburgo.

Dei 12 premi che rimangono in territorio italiano, ben 7 sono stati assegnati alle università di Milano, che conferma ancora una volta la sua eccellenza a livello nazionale e mondiale. Con le sue otto università, la città meneghina primeggia in ambito italiano: due borse alla Statale, due al San Raffaele (di cui una all’ateneo e l’altra all’ospedale), una al Politecnico, una a Milano Bicocca e una alla Bocconi.

Gli altri Advanced Grants in Italia sono stati riconosciuti a progetti dell’Università di Padova, Bologna, all’Imt di Lucca, all’European university institute di Fiesole (Firenze) e a Roma Tre.

I premi ai ricercatori delle università italiane

Vediamo quali sono le borse di studio Advanced Grants europee assegnate ai ricercatori di atenei italiani in base alle città.

Come già detto, sono 7 i premi assegnati alle università di Milano. Due borse alla Statale, delle quali una al professor Stefano Bacin per 1,5 milioni di euro, con il suo studio “18Ethics” sull’etica filosofica nel diciottesimo secolo, l’altra assegnata a Marco Foiani per 2,5 milioni con lo studio “Topomech” (in collaborazione con l’Istituto Ifom) sulla topologia genomica e lo stress meccanico, per studiare le cellule tumorali durante la migrazione metastatica.

Al San Raffaele sono andate due borse: una a Boletta Alessandra dell’Irccs ospedalae San Raffaele con il suo studio “A Novel Glutamine (Q) Sensory Role for Primary Cilia: Implications for Health and Disease” che si è aggiudicato 2,5 milioni di euro. L’altra borsa da 2,5 milioni di euro a Iannacone Matteo, grazie al suo contributo sull’immunità adattativa contro le infezioni virali del fegato con la sua ricerca “Acquired adaptive immune cell dysfunction and restoration in chronic hepatitis B”.

Al Politecnico di Milano è stato Corigliano Alberto ad aggiudicarsi l’ambito premio, con il suo progetto “Inter materials and structures mechanoperception for self learning”.

La Bocconi è arrivata al suo 61° premio Erc da quando è stato istituito, nel 2007. Qui è Pierpaolo Battigalli, professore di Teoria microeconomica e Teoria dei giochi, ad essersi aggiudicato il finanziamento con il suo studio, in merito ai tratti psicologici e cognitivi che influenzano le decisioni, “Traits and Games: How Personal Cognitive and Psychological Features Affect Strategic Behavior”.

La Bicocca di Milano si è vista assegnare la borsa da 2,3 milioni per gli studi condotti da Alberto Sesana, professore del dipartimento di Fisica, che si occuperà di mappare i buchi neri più grandi dell’Universo (Pulsar timing array Inference of the Nanohertz Gravitational wave Universe) .

Tra le altre città universitarie che vedono riconosciuto il premio Advanced Erc troviamo Bologna, con il professor Paolo Melchiorre (è il suo quarto Erc), del Dipartimento di Chimica industriale: 3 milioni di euro per un progetto che studia tre moderne strategie di trasformazione chimica: biocatalisi, fotochimica e directed evolution (“Enhancing the Potential of Enzymatic Catalysis with Light”).

L’Università di Roma Tre vede un finanziamento di 3,2 milioni per lo studio condotto dalla professoressa Elena Pettinelli, “Surfing radio Waves to detect liquId water in the solar system”, il suo contributo inerente all’acqua sulle lune ghiacciate di Giove.

Anche Lucca vede la borsa di studio di Bemporad Alberto alla Scuola IMT (Istituzioni, Mercati, Tecnologie) per il suo progetto “Computational model predictive and adaptive control tools”.

A Firenze viene invece finanziato il progetto di Hoekman Bernard (dell’Istituto universitario europeo), chiamato “Plurilateral integration agreements and noneconomic objectives”.

Infine, l’Università degli studi di Padova ospita il progetto finanziato di Scorrano Luca “Intramitochondrial seeding and sorting of protein aggregates”.

Cosa sono i premi Erc

Stiamo parlando dei riconoscimenti più importanti a livello europeo per il finanziamento di ricercatori d’eccellenza in qualsiasi campo della scienza, con curriculum di rilievo internazionale. I premi Erc (l’organismo European Research Council) hanno tre categorie: Starting, Advanced, Consolidator.

Quelli assegnati ai 22 ricercatori italiani nelle università dello Stivale ed europee, appartengono alla declinazione Advanced Grant (AdG), in riferimento ai progetti presentati nel 2023.

Il finanziamento, che può arrivare a 2,5 milioni di euro per ciascun progetto, promuove studi innovativi o ad alto rischio in qualsiasi campo della ricerca e settore. I requisiti principali per poter partecipare al bando riguardano l’indipendenza scientifica dei ricercatori e la loro l’anzianità nella ricerca, poiché devono risultare attivi in tale ambito negli ultimi dieci anni, con un profilo di rilievo nel loro settore di studio.