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Carabinieri in uniforme Fonte foto: iStock

La musica trap è un caso: arrivano i Carabinieri a scuola

La musica trap può dare esempi negativi e antisociali ai ragazzi che l'ascoltano: i Carabinieri hanno deciso di tenere una lezione in merito a scuola

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

La musica trap può indurre i giovani che la ascoltano a compiere gesti emulativi potenzialmente pericolosi e decisamente antisociali? Da questo presupposto è nato un progetto dell’Arma dei Carabinieri, per promuovere la cultura della legalità tra i banchi scolastici. A Vignola, in provincia di Modena, in Emilia-Romagna, gli agenti hanno parlato con gli studenti di una scuola superiore, per poter spiegare il rischio che si corre a voler copiare i comportamenti spesso mostrati dai trapper nei loro video o narrati nelle loro canzoni.

La musica trap e l’emulazione di comportamenti antisociali

È un tema spesso dibattuto e che preoccupa genitori, insegnanti ed educatori: la musica trap può avere ripercussioni sui giovani e sui giovanissimi che la ascoltano?

Il dito è puntato sulle parole contenute nelle canzoni e sulle immagini che accompagnano testi e musica in videoclip che diventano subito virali. Spesso si vedono giovani trapper tenere in mano armi, maneggiare molti soldi e consumare anche sostanze stupefacenti. Il rischio che i ragazzi possano emulare i comportamenti dei loro idoli musicali è reale: sono diversi i casi di cronaca nazionale che raccontato di giovanissimi che hanno emulato questi comportamenti, tenendo condotte antisociali o commettendo veri e propri reati.

Giovani a lezione di legalità con i Carabinieri

Alcuni agenti dell’Arma dei Carabinieri, al seguito del comandante della Compagnia carabinieri di Sassuolo, capitano Michele Ognissanti, e al comandante pro-tempore della Tenenza di Vignola, maresciallo capo Stefano Dell’Anna, sono andati a far visita l’8 ottobre 2024 ai ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore Primo Levi di Vignola. Lo scopo era quello di parlare di legalità, in un incontro/dibattito di fronte a 150 giovani che frequentano le prime classi degli indirizzi “Professionale-Commerciale” e “Professionale-Industriale“.

Il corpo docente ha introdotto questo appuntamento, fortemente voluto dal dirigente scolastico Luigi Vaccari della scuola di Vignola, per parlare proprio di come la musica trap possa avere un impatto negativo su chi la ascolta. I Carabinieri hanno poi parlato ai ragazzi, proponendo esempi attuali di come l’emulazione di gesti antisociali e potenzialmente pericolosi veicolati dai trapper sia un rischio reale e concreto.

Durante l’evento con gli studenti di questa scuola superiore, gli agenti hanno dimostrato comprensione nei confronti della passione dei ragazzi per questo genere musicale, molto popolare in una fascia di età anche molto bassa: non si tratta di bandirlo o eliminarlo, ma di comprendere alcuni meccanismi che spesso possono sfuggire.

I Carabinieri hanno, infatti, invitato i ragazzi a considerare quanto sia importante riflettere su quello che sentono nei brani e quello che vedono nei videoclip, per essere sempre consapevoli che la vita reale non è quella che viene raccontata su un set o su uno schermo. Hanno, inoltre, ricordato agli studenti presenti che bisogna sempre seguire le regole di condotta e di comportamento, che ci consentono di vivere in armonia in una società civile, sottolineando anche che in nessuno caso bisogna farsi influenzare andando in direzioni opposte a quelle previste dalla legalità.

L’evento rientra nel progetto dell’Arma dei Carabinieri che ogni anno organizza degli incontri nelle scuole per parlare della cultura della legalità.