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Olly vince Sanremo, la Crusca vota il testo: "Sincero e patetico"
L'Accademia della Crusca, con le pagelle di prof Lorenzo Coveri, ha dato un voto anche al testo 'Balorda nostalgia' di Olly, vincitore a Sanremo 2025
È stato Olly con ‘Balorda Nostalgia’ a trionfare al Festival di Sanremo 2025. Dopo di lui, al secondo posto si è classificato Lucio Corsi con ‘Volevo essere un duro’, mentre al terzo gradino del podio troviamo Brunori Sas con ‘L’albero delle noci’. Ma se il suo brano ha conquistato in pochi giorni giurie e pubblico, non ha però convinto pienamente l’Accademia della Crusca, che gli ha concesso solo una sufficienza minima. Vediamo la pagella stilata da prof Lorenzo Coveri, docente di Linguistica italiana all’Università di Genova e accademico della Crusca.
- Il voto della Crusca a Olly vincitore di Sanremo 2025
- Testo e significato di 'Balorda nostalgia' di Olly
Il voto della Crusca a Olly vincitore di Sanremo 2025
Lorenzo Coveri ha dato una sufficienza risicata al testo del brano di Olly (nome d’arte di Federico Olivieri), dal punto di vista linguistico. Secondo il prof, che ogni anno stila le pagelle sulle canzoni in gara nella kermesse sanremese, l’artista ventitreenne si merita un semplice 6. Perché? Secondo la sua analisi, il brano ‘Balorda nostalgia’ “parla di una storia finita” che si esprime con un linguaggio quotidiano, “quasi cronachistico”, come nell’estratto “la signora, là, affacciata al quarto piano / con la sigaretta in bocca, / mentre stendeva il suo bucato”.
L’accademico si è soffermato poi sul titolo del brano: in ‘Balorda nostalgia’ “l’aggettivo è un hapax”, (ovvero “detto una volta sola”, parola o espressione che ricorre una sola volta in un testo, ndr). Inoltre, “l’andamento sillabico del titolo sembra riecheggiare ‘Celeste nostalgia’ di Cocciante”, ha affermato lo studioso della Crusca che, tra l’altro, ha fatto notare come la parola nostalgia “si riscontra per 66 volte tra le parole di Sanremo“.
Un altro focus dell’analisi del testo è sul passaggio “mi accendo la tv / solo per farmi compagnia / che bella tiritera”, per il quale il prof ha sottolineato che “tiritera è una voce onomatopeica, mai prima usata a Sanremo”.
Il giudizio finale al brano di Olly da parte di Lorenzo Coveri? “Sincero e patetico. Sta vita non è vita senza te. Voto al testo: 6“.
È bene sottolineare che la valutazione sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2025 riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l’interpretazione, la musica o l’arrangiamento.
Testo e significato di ‘Balorda nostalgia’ di Olly
Olly, trionfatore del 75° Festival della musica italiana, ha portato sul palco un brano che parla di una storia d’amore finita e di quella “balorda nostalgia” per una quotidianità che si era creata e che ormai non c’è più. A spiegarne il significato è stato lo stesso cantante genovese: “Ricostruisce la parte bella di una storia d’amore finita – ha dichiarato Olly, come riportato da Tv Sorrisi e Canzoni -. Ne sento in qualche modo la mancanza, con la consapevolezza degli inevitabili aspetti negativi che hanno fatto finire la relazione. Mi rimane una nostalgia molto forte”, ha concluso.
Di seguito il testo di ‘Balorda nostalgia’ di Olly (scritto da F. Olivieri – J. Boverod – F. Olivieri – P. Pasini):
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca,
Mentre stendeva il suo bucato
Io le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera…
Beh insomma
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Sì vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma chissà perché
Oh, sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita