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Consegna pagelle Fonte foto: IStock

Pagelle "brutte": a Varese maestre lanciano l'appello ai genitori

Appello delle maestre ai genitori scritto su un cartello all'ingresso della scuola, riferito alle pagelle degli alunni: cosa è successo a Varese

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

In caso di pagelle “brutte”, nessun dramma. È questo l’appello delle maestre di una scuola della provincia di Varese rivolto ai genitori. Nel giorno della consegna delle pagelle, le insegnanti hanno infatti deciso di accogliere le famiglie con un cartellone appeso all’ingresso della scuola in cui si legge: “Se i voti deludono le vostre aspettative, cari genitori, non fatene un dramma. I vostri figli faranno grandi cose se avrete fiducia in loro”.

L’appello delle maestre ai genitori sulle pagelle a Varese

“Cari genitori, avete ricevuto le pagelle dei vostri figli. Se i giudizi non dovessero rispettare le vostre aspettative, non fatene un dramma“, hanno scritto le maestre della primaria Parini di Cassano Magnago (Varese) su un cartellone appeso all’ingresso della scuola nel giorno della consegna delle pagelle alle famiglie. Un piccolo gesto per trasmettere un grande messaggio.

“Ricordate – prosegue il messaggio – che tra di loro potrebbe esserci un artista che non capisce la matematica, un matematico a cui non interessa la storia, una sportiva che non ama l’inglese”. “Se i giudizi non dovessero rispettare le vostre aspettative, non fatene un dramma – hanno concluso le maestre -. I vostri figli faranno ugualmente grandi cose nella vita se avrete fiducia in loro. Hanno solo bisogno di essere capiti, spronati e incoraggiati!”.

Il ringraziamento dei genitori

I genitori sono rimasti piacevolmente colpiti dall’iniziativa delle insegnanti, tanto che una mamma ha mandato una foto del cartellone – che è diventata virale – alla redazione di ‘VareseNews’ con un messaggio di ringraziamento per le maestre.

“Un cartello giallo rivolto a noi genitori – recita il messaggio inviato al quotidiano – ricordava come ognuno dei nostri piccoli abbia un suo talento da esprimere e come le nostre aspettative su di loro, pur comprensibili e legittime, debbano misurarsi con le loro propensioni e attitudini, rispettandole”.

“In quelle parole, così utili e rassicuranti – continua la lettera pubblicata su ‘VareseNews’ -, ho trovato la conferma di quanta attenzione mettete nel vostro lavoro e operiate per il benessere dei nostri bambini, creando un ambiente scolastico in cui si cresce, si impara e si diventa grandi nel modo più sereno possibile”.

“Raccolgo perciò il vostro messaggio – si chiude la lettera di ringraziamento – e a casa cercherò di mantenere questo spirito, quello che ricorda a tutti che anche il piccolo artista che non capisce la matematica, il piccolo matematico a cui non interessa la storia o la piccola sportiva che non ama l’inglese hanno tutti un potenziale e un valore da esprimere”.

Appello sulle pagelle a Varese: il commento della preside

“Il testo in questione, a onor del vero, non è stato scritto dalle nostre docenti – ha raccontato al ‘Corriere della Sera’ la dirigente della scuola Parini Raffaella Ferrari –, ma era già presente sul web. Ad ogni modo sono stata ben felice di assecondare la loro richiesta di indirizzarlo alle mamme e ai papà”.

“L’obiettivo – ha proseguito la preside – era quello di placare le ansie facendo passare il concetto che per riuscire nella vita non bisogna per forza prendere il massimo dei voti“. “Lo ripeto: vedo molta ansia tanto nei ragazzi quanto nei loro genitori – ha aggiunto Ferrari –. I quali, come testimoniano le statistiche nazionali, spesso hanno inoltre scarsa fiducia nelle istituzioni scolastiche. Noi invece chiediamo la loro collaborazione attiva, coinvolgendoli anche in svariate iniziative didattiche”.

“Con il cartello volevamo quindi semplicemente portare avanti questo dialogo virtuoso, e non mi aspettavo certo che facesse così notizia”, ha concluso la preside Ferrari.