
Regali di fine anno alle maestre, a scuola riesplode la polemica
Alla fine di ogni anno scolastico il dibattito si riaccende e le famiglie inevitabilmente si dividono: fare i regali alla maestre è giusto oppure no?
Regali di fine anno alle maestre sì oppure no? La polemica esplode ogni volta che un anno scolastico sta per volgere al termine. C’è chi prevede un pensiero per il corpo docenti solo alla fine di un ciclo scolastico, ad esempio terminata la scuola primaria o le scuole medie, ma c’è anche chi ogni anno si ritrova a fare i conti con questa spesa, alla quale magari si aggiunge anche quella per la cena finale offerta agli insegnanti. Cosa dice la legge in merito ai regali di fine anno alle maestre e cosa ne pensano famiglie e professori?
La polemica sui social per il regalo di fine anno alle maestre
Su X un genitore ha innescato la polemica, dopo aver raccontato in un post che la classe del figlio ha preso una decisione importante: “Il miracolo è accaduto. La classe della nuova scuola di mio figlio non fa regali di fine anno alle maestre“.
Tante le persone che hanno commentato questo post, sottolineando che si tratta di una scelta intelligente, vista la spesa non indifferente che ogni famiglia è chiamata ad affrontare per ogni figlio in età scolare (da aggiungersi a tutte le altre spese). Qualcuno, però, non ha gradito molto queste esternazioni, sottolineando che la decisione di non fare regali alle maestre alla fine dell’anno scolastico è una mancanza di rispetto e di riconoscenza nei confronti degli insegnanti.
I favorevoli alla scelta di non fare regali alle maestre hanno puntato proprio sull’aspetto economico: “Nella classe di mio figlio 14 bambini e 6 maestre, regalo a Natale, regalo a fine anno, cena offerta, ha raccontato un altro, mentre c’è chi sottolinea che si tratta di soldi spesi in cose inutili che bisogna anche far finta di apprezzare.
C’è anche chi ha sollevato un’altra questione: spesso la ricerca del regalo perfetto e l’obbligo che si ha a dover partecipare al suo acquisto creano scontri tra genitori, mai d’accordo su cosa comprare o sulla cifra da mettere.
Le famiglie sono spaccate in due, tra chi vede i regali come un’imposizione che causa stress e anche una perdita economica che si potrebbe evitare e chi, invece, considera questi doni come un riconoscimento nei confronti di una figura professionale molto importante per l’educazione di bambini e ragazzi.
Cosa pensano gli insegnanti dei regali di fine anno
Nel dibattito, però, sono intervenuti anche i diretti interessati. Molti insegnanti hanno detto di preferire piccoli pensieri e gesti spontanei ai regali costosi: “Dopo 33 anni ho la casa piena di ammennicoli che non mi servono a niente, anche roba bella della Thun o di Swarovski, ma vi do una notizia: a noi basta un biglietto con ringraziamenti veri e sinceri”. A volte basta poco, anche un “un album con tutte le foto dei tre anni passati assieme”, ha aggiunto un altro docente.
Qualche professore, però, non ha digerito la polemica: “Spero che anche le insegnanti della classe di tuo figlio decidano di non portarli in gita, perché se non vi fosse chiaro anche quello è un regalo”. Un’altra insegnante, invece, ha detto: “Da maestra posso dire che magari i genitori ti fanno un regalo alla fine dell’anno e non sai se la quota l’ha messa pure quello che ti ha minacciato di botte o ti ha insultato… A me basterebbe, come regalo, il semplice rispetto“.
Cosa dice la legge sui regali agli insegnanti a fine anno
In mezzo a questa diatriba, c’è anche una legge che potrebbe risolvere la questione. Il D.P.R. 62/2013, o “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, spiega che i funzionari pubblici non possono accettare “regali, compensi e altre utilità” che superino un valore fissato a 150 euro, orientativamente. Ci sono, però, delle eccezioni, come i regali “d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”.
Chi viola la norma può andare in contro a multe, ma anche alla sospensione dal servizio. È previsto anche, nei casi più gravi, il licenziamento.
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