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Prof Vincenzo Schettini Fonte foto: IPA

Prof Schettini e l'importanza del "regalo", la lezione ai giovani

Prof Vincenzo Schettini lancia una nuova riflessione sul tema dei regali a bambini e giovani d'oggi: cosa abbiamo perso e la lezione di vita

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

“Una volta aspettavamo tutto l’anno per un regalo… e oggi?”. È il nuovo invito alla riflessione di Vincenzo Schettini, il prof di fisica e divulgatore scientifico che con il suo linguaggio semplice, ma allo stesso tempo originale, rende più comprensibile una materia così ostica a bambini, adolescenti e adulti.

Quante persone adulte, oggi, raccontano dei loro regali da bambini o adolescenti come pochi e ricevuti solo nelle occasioni speciali? Sembra che la dinamica sia molto differente ora, con le nuove generazioni molto più abituate a ricevere una grande quantità di regali nell’arco dell’intero anno. Prof Schettini ha voluto parlarne in un recente video pubblicato sulla sua pagina Instagram “La fisica che ci piace”.

Prof Schettini sui regali: “Siamo nell’era del compro e butto”

“Non scorderò mai i regali che ho desiderato da bambino”, ha esordito il prof di fisica seguitissimo sul web (e non solo). “Aspettavamo Natale per avere quel regalo una volta all’anno“, ha proseguito. A corredo del video pubblicato un fiume di commenti che concordano con quanto raccontato da Schettini, tra chi aspettava con trepidazione l’arrivo dell’unico giorno dell’anno in cui avrebbe ricevuto un regalo e chi spiega con orgoglio di esser cresciuto percependo l’importanza dei valori umani piuttosto che dei beni materiali.

“Oggi siamo dentro l’era del ‘compro, butto, compro butto'”, ha continuato il docente, sottolineando come nell’era del consumismo e dell’iperconsumismo sia ormai normale acquistare un oggetto, un gioco o un vestito, per utilizzarlo poco tempo e poi scartarlo, dimenticarlo o buttarlo. In questo meccanismo, i bambini e i giovani sono sempre più abituati ad avere giochi nuovi, regali continui, abiti all’ultima moda e oggetti materiali ad ogni richiesta.

“Io quando dovevano comprarmi un gioco, una volta all’anno si comprava. I jeans? Ai saldi, perché mia madre diceva: ‘Soldi non ne stanno'”, ha aggiunto Schettini nel suo intervento video, fornendo un esempio personale in cui molti utenti del web si sono riconosciuti scrivendo commenti di apprezzamento al prof.

L’allarme di prof Schettini sui regali

Ma se da un lato c’è la soddisfazione provata da chi riceve un regalo, dall’altro si celano aspetti negativi che spesso è difficile individuare. Sì, perché nelle nuove generazioni, abituate a ricevere regali ad ogni occasione utile, e anche al di fuori delle classiche ricorrenze annuali, a venire a mancare, secondo prof Schettini, è quello stato d’animo che si prova nel momento in cui si scopre un regalo: la meraviglia e la sorpresa.

Ecco quindi l’allarme lanciato dal docente di fisica, rivolto ai giovani: “Non esiste più (quello stato d’animo, ndr) perché appena stai scartando, tu in realtà provi piacere a scartare, ma una volta che hai scartato quell’oggetto…è già andato via, stai già pensando a comprare altro”.

Prof Schettini, che ha recentemente svelato una grande preoccupazione sull’IA utilizzata dai giovani d’oggi, ha lanciato quindi un importante insegnamento: l’apprezzare il regalo come gesto ed esperienza, più che per la sua materialità, e comprendere che non è mai scontato. Basta guardare alle generazioni precedenti, che aspettavano la ricorrenza più importante dell’anno per provare la gioia di un nuovo regalo.

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