Perché i narcisisti fanno carriera e guadagnano di più: lo studio

Gli amministratori delegati delle aziende tendono ad essere più narcisisti? Sembra proprio di sì. Ad affermarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford, secondo il quale il 18% degli amministratori delegati è considerato narcisista: un numero di per sé non elevato, ma se viene rapportato alla media della popolazione americana narcisista, che è del 5%, allora dimostra una tendenza non trascurabile. Ma non è tutto, perché lo studio analizza anche i tratti distintivi della personalità narcisistica e rileva anche un altro fatto interessante: i CEO narcisisti vengono pagati di più.

• Più narcisisti ai vertici aziendali: lo studio
• I narcisisti vengono pagati di più
• Come riconoscere le persone narcisiste
• CEO narcisisti in azienda: pro e contro

Più narcisisti ai vertici aziendali: lo studio

Lo studio “Are Narcissistic CEOs all that bad?”, condotto dall’Università di Stanford nel 2021, ha analizzato un campione di amministratori delegati (AD) di aziende americane attraverso una scala di narcisismo, chiamata “Big Five Model”, che va da 1 a 7 e considerando un punteggio pari a 4 come soglia per definire un narcisismo moderato-alto. È emerso che circa la metà degli AD ha ottenuto un punteggio pari o inferiore a 2 in termini di narcisismo, ma il 18% di loro ha ricevuto un punteggio superiore a 4: questa percentuale definisce quanti CEO (Chief Executive Officer nella versione inglese) possono essere definiti narcisisti.

Alcuni esperti stimano che il 5% della popolazione degli Stati Uniti sia narcisistica: confrontando questo dato con il 18% emerso dallo studio, emerge che il narcisismo è fino a 3 volte più diffuso tra gli amministratori delegati rispetto alla popolazione generale.

I narcisisti vengono pagati di più

Dallo studio condotto emergono altri dati interessanti: i narcisisti vengono pagati di più rispetto ai colleghi. “Nel nostro campione gli amministratori delegati narcisisti ricevono una retribuzione totale mediana superiore del 33% (10,34 milioni di dollari) rispetto agli amministratori delegati non narcisisti (7,79 milioni di dollari)”, spiegano i ricercatori americani.

Come riconoscere le persone narcisiste

Per riconoscere le persone narcisiste ci si può basare su quanto spiegato dall’American Psychological Association, un’associazione di categoria che rappresenta gli psicologi negli Stati Uniti d’America. Secondo l’associazione le persone con disturbo narcisistico della personalità presentano le seguenti caratteristiche:

• Senso di grande autostima e un esagerato senso di talento e risultati;
• Fantasie di successo illimitato, potere, brillantezza o bellezza;
• Bisogno esibizionistico di attenzione e ammirazione;
• Fredda indifferenza o sentimenti di rabbia, umiliazione o vuoto come risposta a critiche, indifferenza o sconfitta;
• Sentirsi in diritto di favori speciali, approfittarsi degli altri e incapacità di provare empatia con i sentimenti degli altri.

Nel mondo manageriale, inoltre, sono persone che pensano che tutto sia dovuto e sfruttano facilmente gli altri, mancando totalmente di empatia. Proprio per il fatto che accentrano tutta l’attenzione su sé, tendono a temere le persone talentuose che lavorano con loro e si prendono meriti per i successi altrui, scaricando la responsabilità degli errori sugli altri, considerandosi infallibili.

È riconosciuto, inoltre, che i leader narcisisti assumano spesso atteggiamenti arroganti e altezzosi, ma dallo studio dei ricercatori emerge anche un altro interessante tratto della loro personalità: pur non essendo di fatto umili, i CEO narcisisti sarebbero molto abili nel fingere umiltà. “I CEO del nostro campione hanno ricevuto un punteggio medio di umiltà pari a 6 (su una scala a sette punti, dove 7 rappresenta ‘molto umile’)”, spiegano i ricercatori. Il risultato, per logica, dovrebbe essere molto differente: il grado di umiltà dovrebbe risultare inversamente proporzionale al livello di narcisismo. Invece, pochissimi amministratori delegati si sono definiti non umili: “solo il 2% del nostro campione ha ricevuto un punteggio di umiltà inferiore a 3 – spiegano -. Anche se in realtà non sono umili, a volte sono molto abili nel fingere umiltà“, concludono.

CEO narcisisti in azienda: pro e contro

Quella dei narcisisti è una delle categorie più studiate nel mondo manageriale, per conoscerne i tratti distintivi e interpretare l’impatto di tali personalità sui risultati aziendali.

Sebbene spesso l’eccesso di sicurezza in sé, tipico dei narcisisti, sia percepito come autorevolezza e competenza, non sempre questi soggetti risultano un bene per l’azienda e anzi, possono rappresentare un grave rischio. All’interno delle organizzazioni aziendali il continuo bisogno di accentramento e ammirazione, oltre che interesse per se stessi, può influenzare negativamente la produttività, la cultura aziendale e il benessere delle persone che lavorano nel gruppo. Questo accade soprattutto nei periodi di elevata incertezza. È quanto emerge da un recente studio “Give me uncertainty, and I will shine: CEO narcissism and corporate performance”, pubblicato a settembre sul Global Finance Journal, che ha analizzato 820 aziende non finanziarie S&P 1500 nel periodo dal 2007 al 2020.

“Sosteniamo che l’incertezza moderi la relazione tra narcisismo del CEO e performance aziendale – spiegano i ricercatori -. Pertanto, ipotizziamo che la risolutezza e il desiderio di attenzione del CEO narcisista migliorino le performance aziendali durante periodi di elevata incertezza, mentre queste caratteristiche del narcisismo non sono necessarie e anzi sono svantaggiose durante periodi di bassa incertezza“.