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Perché scegliere il liceo artistico alle superiori Fonte foto: iStock

Perché scegliere il liceo artistico come scuola superiore

Scopri tutti i motivi per cui scegliere il liceo artistico alle superiori: passione e abilità orientate al futuro, l'esempio di un istituto di Milano

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Quando il talento per le arti si unisce alla passione, la scelta di molti studenti che devono iscriversi alle superiori può ricadere sul liceo artistico. Un indirizzo in cui approfondire diversi aspetti dell’arte e porre le basi per il lavoro futuro o per una carriera universitaria.

Giunti al terzo anno di scuola media, c’è una domanda che gli studenti si pongono a proposito di questa tipologia di studi: “Perché scegliere il liceo artistico come scuola superiore?”. A provare a dare una risposta è stata Stefania Giacalone, preside del liceo artistico Boccioni di Milano.

I motivi per cui scegliere il liceo artistico alle superiori

Se l’arte è la tua passione, allora perché non scegliere il percorso di studi offerto da un liceo artistico? Diversamente dall’immaginario comune, questo indirizzo non è “leggero”, ma anzi prepara gli studenti alle sfide future, sia in ambito lavorativo sia in quello universitario. Alla formazione teorica e pratica, si aggiunge anche il lavoro sul campo, con opportunità di stage che aiutano a costruire competenze insieme ai professionisti.

A sottolinearlo è anche la dirigente scolastica Stefania Giacalone, del liceo artistico Boccioni di Milano, intervistata da ‘Il Sole 24 Ore’: “La formazione di base è quella di un liceo, con la matematica del classico, l’italiano dello scientifico. In più ci sono tante ore di laboratorio”.

L’artistico è quindi un istituto che aspira “alla cultura universale”. Portando l’esempio del Boccioni di Milano, Giacalone ha evidenziato che “ci sono studenti che dopo il diploma si sono iscritti a Medicina o in qualche altra facoltà” (circa il 30%, infatti, prosegue gli studi tra Architettura e Design oltre che Medicina, Lettere e Sociologia) e, in particolare, “una parte va nelle Accademie, pubbliche e private, mentre gli altri trovano lavoro. Sia nelle piccole botteghe, sia negli studi grafici o di design. Anche perché il nostro liceo è molto professionalizzante“.

Per scegliere di iscriversi al liceo artistico è necessario valutare le proprie abilità e predisposizioni, ma non solo: “Come dicono i nostri insegnanti non è una questione di predisposizione, ma di passione. Perché un giovane quando sceglie una strada deve farlo per quella che scatena in lui la passione e la voglia di crescere e migliorarsi”, ha aggiunto Giacalone.

Il caso del liceo Boccioni di Milano

Ed è proprio la passione per le arti a guidare i quasi 1.300 studenti che frequentano il liceo artistico Boccioni di Milano, un esempio di come questa tipologia di istituto sia orientata verso il futuro dei giovani alunni, che sia lavorativo oppure universitario.

Il Boccioni conta cinque indirizzi (sui sei previsti per i licei artistici), da scegliere dopo il biennio comune tra tutti gli studenti:

  • Figurativo (che si divide in pittorico e plastico con arti e scultura
  • Architettura
  • Design
  • Multimediale
  • Grafico

“Manca l’indirizzo sulla scenografia – ha spiegato la preside -, ma cerchiamo di compensare con gli stage o le collaborazioni all’esterno”. Opportunità fornite dall’istituto, che offre la possibilità di svolgere attività e collaborazioni con fondazioni, istituzioni ed enti. “Una di queste – ha proseguito Giacalone -, riguarda la Scala, ma c’è anche la Veneranda fabbrica del Duomo, Casa Testori, il Politecnico e altro ancora”.

All’interno della scuola ci sono i laboratori di pittura, scultura e quelli per le altre attività che gli studenti svolgono durante il periodo scolasti- co. In tutto, sono 35 le ore settimanali nel liceo artistico Boccioni di Milano. Inoltre, i ragazzi “nell’arco del triennio lavorano e fanno stage ma, soprattutto, costruiscono insieme ai professionisti competenze”, ha concluso la dirigente scolastica.