Pierfrancesco Favino incontra gli studenti: l'appello dell'attore
Pierfrancesco Favino ha incontrato gli studenti nell'ambito di un'iniziativa sul cinema della Regione Lazio: il messaggio dell'attore ai giovani
“La vostra voce vale“. Questo il messaggio di Pierfrancesco Favino agli studenti, che l’attore ha incontrato lunedì 26 febbraio al Cinema The Space Moderno di Roma nell’ambito dell’iniziativa ‘Cinema, Storia & Società‘ dei Progetti Scuola ABC della Regione Lazio.
- L'appello di Favino agli studenti
- Favino, il film Nostalgia e le domande degli studenti
- Favino e la firma sulla petizione contro i voti alle elementari
L’appello di Favino agli studenti
“Mi permetto solo di dirvi di stare attenti a far sentire sempre la vostra voce”, ha detto Favino agli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato all’evento sul cinema della Regione Lazio. “La vostra voce vale, proprio perché è la vostra, comunque decidiate di farla sentire, con l’arte, la politica, il lavoro – ha continuato l’attore -. La vostra opinione è vostra e può essere diversa da quella del vicino”.
Un appello, quello di Favino agli studenti, che suona come un invito all’impegno, al non “vivere passivamente la realtà”. Un’esortazione a non avere paura e ad avere il coraggio di essere protagonisti del proprio futuro. “Non abbiate paura di esprimere il vostro punto di vista, anche se scomodo o controcorrente – ha ribadito Favino -. La vostra voce è preziosa e può contribuire a cambiare il mondo”.
Favino, il film Nostalgia e le domande degli studenti
L’intervento di Pierfrancesco Favino nell’ambito dell’iniziativa ‘Cinema, Storia & Società’ è arrivato dopo la proiezione di ‘Nostalgia‘, film di Mario Martone vincitore di 4 Nastri d’argento che lo ha visto protagonista nei panni di Felice, un imprenditore che torna nella sua Napoli, nel rione Sanità, dopo 40 anni trascorsi tra Libano ed Egitto.
L’attore romano ha così risposto, per oltre un’ora, alle domande dei ragazzi e delle ragazze sul film, raccontando gli aneddoti del backstage e gli stimoli che ha raccolto per costruire il suo personaggio.
Prendendo spunto da ‘Nostalgia’, Favino ha spiegato l’importanza dell’educazione e della cultura per trasformare la realtà e migliorarla. Il film di Martone, infatti, racconta un quartiere napoletano, quello di Sanità, che è stato in grado di rinascere proprio grazie alla cultura e all’educazione delle nuove generazioni.
Favino e la firma sulla petizione contro i voti alle elementari
Pierfrancesco Favino in più occasioni ha espresso la sua vicinanza al mondo dei giovani e della scuola. L’attore è anche tra i firmatari della petizione lanciata da due pedagogisti, Daniele Novara e Alex Cazzoli, su Change.org per chiedere al Governo e al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara lo stop al ritorno dei voti nelle scuole elementari.
Il 16 febbraio scorso, infatti, un emendamento approvato dalla maggioranza ha reintrodotto, a partire dal prossimo anno scolastico, i giudizi sintetici nelle scuole elementari, cancellando la riforma della valutazione descrittiva per i bambini e le bambine della primaria introdotta nel 2020 dall’allora ministra Lucia Azzolina.
Nel dettaglio, la petizione chiede di aprire un “serio confronto sui metodi valutativi in modo da portare anche la scuola italiana nel 2024 e non farle fare salti nel passato”. L’appello è stato sottoscritto da numerose personalità del mondo della scuola e dell’educazione, della politica e della società civile, nonché da alcuni volti noti del mondo dello spettacolo e della cultura. Tra gli altri nomi, oltre a Pierfrancesco Favino, troviamo: Luca Zingaretti, Stefano Accorsi, Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Moni Ovadia, Beppe Fiorello, Anna Foglietta ed Edoardo Leo.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha replicato con un post su X: “Temo che alcuni sottoscrittori di appelli non conoscano ciò contro cui firmano”, si legge nel post.
“L’emendamento governativo sulla riforma della valutazione alla scuola primaria – ha proseguito Valditara – non elimina la descrizione analitica dei livelli di apprendimento raggiunti in ogni disciplina dall’alunno, che è fra l’altro fondamentale per il portfolio e la futura attività dei docenti tutor. Elimina piuttosto giudizi sintetici, astrusi e incomprensibili quali ‘avanzato’ o ‘in via di prima acquisizione’, sostituendoli con giudizi chiari e da tutti comprensibili, come ottimo o insufficiente”.
“Non si perde nulla, piuttosto si migliora, semplificando e chiarendo, nell’interesse degli studenti e delle famiglie”, ha concluso il ministro dell’Istruzione su X.