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Prof Enrico Galiano Fonte foto: IPA

Prof Galiano, la lettera degli studenti: rimprovero agli adulti

Ad essere criticati, per una volta, sono stati gli adulti: ecco cosa rimproverano a genitori e insegnanti gli studenti di prof Enrico Galiano

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Cosa succede quando un prof chiede ai suoi studenti di scrivere una lettera “sfogo” indirizzata agli adulti? Per una volta, ad essere messi sotto esame e criticati da parte dei giovani sono stati proprio loro: genitori, insegnanti e adulti in generale.

A condurre l’esperimento è stato prof Enrico Galiano, che ha svelato quali sono le cose che i giovani contestano maggiormente agli adulti, dando a tutti un importanti insegnamenti.

Quali sono le cose che i giovani non sopportano degli adulti

Un’iniziativa interessante, quella proposta tra i banchi di scuola da prof Enrico Galiano, docente e scrittore, ai suoi alunni. La traccia chiedeva proprio questo: “Sfogati di tutto quello che vuoi dire agli adulti, sentiti libero, scrivi come se fosse un flusso di coscienza, proprio una lettera. E devo dire che ci hanno dato giù pesantino”, ha commentato il docente.

Cosa è emerso? Che “i ragazzi e le ragazze ci contestano tre cose: la prima è l’incoerenza, la seconda è l’incoerenza, la terza è l’incoerenza”, ha voluto sottolineare Galiano. “Si, praticamente tutti i testi cominciano dicendo: voi ci dite di fare una certa cosa, ma poi siete i primi che non la fanno. Oppure ci dite di non fare una certa cosa, e voi siete i primi che invece la fanno”.

Altri casi di incoerenza tra i più rappresentati all’interno delle lettere “rimprovero” dei giovani studenti? Uno è l’esempio del cellulare: “Ci dite di lasciar stare il cellulare mentre avete il cellulare in mano”, ha spiegato il prof di italiano. Un altro, fondamentale, riguarda il rispetto: “Ci dite di portare rispetto e poi siete i primi che urlano ai camerieri e ai commessi”.

Un altro studente, andando ancor più in profondità, ha lanciato una critica importante, che invita tutti alla riflessione: “Voi ci dite sempre di essere noi stessi, di essere autentici, e poi si vede benissimo che voi in gruppo fate finta, non siete veri, volete solo farvi piacere di più e quindi non siete davvero voi stessi. Ci dite di ascoltarvi di più e poi siete i primi a non ascoltare. Ci dite di credere nei valori importanti, nell’inseguire i nostri sogni e poi voi siete i primi che invece badate solo alle cose materiali, ai soldi e all’apparenza”.

I 3 insegnamenti dei giovani agli adulti

“Cosa ho imparato io da questi testi?”, è la domanda di prof Galiano in conclusione. Sono 3 gli insegnamenti che i giovani hanno dato agli adulti scrivendo queste lettere “rimprovero”: innanzitutto, “i ragazzi ci guardano sempre, anche quando sembra che non lo facciano. Ci guardano, ci studiano, ci osservano e assorbono da noi molte più cose di quelle che pensiamo“, ha spiegato il docente e scrittore.

Il secondo insegnamento? “È quello che diceva Sandro Pertini: ‘no i giovani e le giovani non hanno bisogno di sermoni, ma hanno bisogno di esempi'”.

Infine, la lezione di vita più importante, “un insegnamento che dobbiamo proprio tenerci, anzi tatuarci sul braccio”, ha evidenziato prof Galiano: “La prossima volta che ti viene da fare un predicozzo, che ci sta ogni tanto ed è anche giusto, prima però fermati e fatti questa domanda: ‘ma io lo do il buon esempio?’ E dopo, se scopri che in realtà tu il buon esempio non lo dai così tanto, è meglio se stai zitto“, ha concluso prof Galiano.