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Prof Vincenzo Schettini Fonte foto: IPA

Prof Schettini: "È inutile". La domanda da non fare agli alunni

Prof Vincenzo Schettini ha parlato dell'insegnamento a scuola, spiegando qual è la sua esigenza e qual è la domanda da non fare agli studenti

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Vincenzo Schettini, il prof di fisica più amato del web (e non solo), torna a parlare della propria esperienza come insegnante. A scuola, in particolare all’Istituto tecnico Dell’Erba di Castellana Grotte (Bari) dove insegna ancora oggi, sta realizzando il suo sogno di essere un docente, che aveva fin da quando era bambino.

Le sue lezioni in classe, sui social, in televisione e a teatro (dove porta il suo format “La fisica che ci piace”), trasmettono tutta la sua passione per la fisica e per l’insegnamento. A tal proposito, ha raccontato recentemente qual è la sua esigenza ogni volta che termina una lezione a scuola e nel farlo ha offerto un importante insegnamento, rivolto soprattutto ai docenti.

La domanda “inutile” secondo prof Schettini

“Non riesco ad andare via dalla classe se non vedo sul volto dei ragazzi la convinzione di aver capito“, ha spiegato prof Schettini in un’intervista de L’Ordinario. Secondo lui “è inutile domandare ‘avete capito?’ Ti dicono tutti di sì. Però se li guardi comprendi che magari non hanno capito davvero”.

La sua esigenza è quindi quella di essere chiaro nelle spiegazioni. “Poi magari in maniera naturale io riesco ad essere chiaro – ha aggiunto -, riesco ad arrivare al punto da sviluppare bene l’argomento”.

Una capacità, quella di essere chiari nel parlare, che il prof di fisica definisce “una dote”. Ognuno di noi può essere più o meno comunicativo rispetto ad altre persone e ciò fa parte della nostra natura. “Però l’essere chiari – ha sottolineato -, secondo me dovrebbe essere proprio un’esigenza dell’insegnante di per sé“.

Ecco quindi la sua spiegazione: “Se un ragazzo ti guarda come sto facendo io adesso, e vorrei che chi legge potesse immaginarsi la mia faccia così storta, con la bocca aperta e gli occhi persi nel vuoto, allora tu pensi ‘non hanno capito’. E se no che insegniamo a fare? L’insegnante deve essere sempre chiaro”, ha concluso prof Schettini.

Come insegnare a scuola: il consiglio di prof Schettini ai docenti

Recentemente, in un altro intervento, Schettini aveva toccato il tema dell’insegnamento ai giovani di oggi, che dal suo punto di vista hanno sempre più bisogno di parlare e di essere ascoltati. Ma anche i docenti dovrebbero saper parlare agli studenti con il giusto linguaggio, chiaro e semplice, anche per spiegare concetti complessi.

“Se chi sceglie questo mestiere lo vive come un sogno che si realizza e lo farcisce con il suo personale entusiasmo, questa energia arriva ai ragazzi e diventa virale – ha spiegato Schettini a La Provincia di Biella -. Il trucco, che in realtà non c’è, sono la passione per il mio lavoro e l’uso di un linguaggio semplice lontano dagli aulicismi e tecnicismi delle aule accademiche”.

“Si può fare lezione parlando in modo asettico e accademico di ‘resistenza’ come concetto fine a se stesso o far vedere ai ragazzi che la resistenza altro non è che quel ‘qualcosa’ che fa funzionare il phon o la lavatrice. E questo diverso approccio cambia tutto”, ha concluso il prof, che con le sue lezioni offre continuamente esempi semplici e chiari in grado di spiegare una materia ostica come la fisica da un punto di vista reale e pratico, superando (e aiutando a comprendere) le complesse formule che spesso spaventano gli studenti.