Nuovi fondi per docenti tutor e orientatori: quanto guadagneranno
Nuovi fondi per tutor e orientatori scolastici per personalizzare l’istruzione e guidare gli studenti nel percorso formativo: quanto guadagneranno
Sono stati stanziati 267 milioni di euro per le figure del docente tutor e del docente orientatore nelle Scuole secondarie di II grado italiane. A stabilirlo è il decreto firmato il 19 novembre dal ministro dell’Istruzione Valditara.
Scopriamo chi sono i docenti tutor e orientatori, figure fondamentali per adattare il mondo dell’istruzione alle necessità degli studenti e per guidarli nel loro percorso verso il futuro, e vediamo quanto guadagneranno nell’anno scolastico 2024/2025.
- Nuovi fondi per docenti tutor e orientatori delle scuole superiori
- Quanto guadagneranno i docenti tutor e orientatori: le cifre
- Docente tutor e docente orientatore: di cosa si occupano
Nuovi fondi per docenti tutor e orientatori delle scuole superiori
Con il nuovo decreto del 19 novembre 2024, il ministro Valditara ha voluto riconoscere e incentivare l’importanza del lavoro svolto dai docenti tutor e orientatori all’interno delle scuole superiori d’Italia.
“I tutor e gli orientatori, che ho voluto fin dal mio insediamento, sono un tassello fondamentale di un sistema capace di valorizzare i talenti di tutti gli studenti”, ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito.
Si tratta di un passo verso la “costruzione di una scuola sempre più a misura di ogni singolo alunno”, prosegue, spiegando i ruoli ricoperti da queste categorie di insegnanti: “Il tutor, in collaborazione con i docenti della classe, è impegnato nella personalizzazione dei percorsi, per aiutare chi è in difficoltà e al tempo stesso sostenere chi può invece correre. L’orientatore ha il delicato compito di aiutare i ragazzi, alla luce delle loro potenzialità e aspirazioni, a compiere scelte consapevoli per il proprio futuro scolastico e lavorativo”.
“L’istituzione della figura del docente tutor e del docente orientatore – ha concluso Valditara – non è una scelta simbolica, ma un investimento strategico per il Paese, per non lasciare indietro nessuno, superare diseguaglianze sociali e territoriali e consentire a ogni giovane di potersi realizzare”.
Quanto guadagneranno i docenti tutor e orientatori: le cifre
Sono 267 milioni di euro, quelli stanziati per sostenere e incentivare il lavoro di docenti tutor e orientatori all’interno delle scuole superiori dello Stivale. Ma come verranno ripartiti i fondi e quanto prenderanno in busta paga queste figure professionali?
Ogni docente orientatore avrà un compenso annuo di 1.500 euro lordi, mentre il docente tutor vedrà un importo in busta paga che varia da un minimo di 1.589,68 euro lordi a un massimo di 2.725,16 euro lordi. A questi si aggiunge una parte variabile legata alle ore aggiuntive svolte, in particolare per il supporto a studenti con fragilità o particolari necessità. La componente variabile verrà stabilita sulle risorse del Programma Operativo Complementare (POC) “Per la scuola” 2014-2020. Il compenso totale di questa categoria di insegnanti potrà quindi arrivare fino a circa 5.000 euro.
Docente tutor e docente orientatore: di cosa si occupano
Che figure sono, nello specifico, quelle del docente tutor e del docente orientatore? Introdotte con il Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022, lavorano in sinergia per guidare gli alunni e le loro famiglie nella scelta dei migliori percorsi di studio o di lavoro: una strada percorsa per disincentivare la dispersione scolastica e favorire il successo personale e professionale dei ragazzi.
In particolare, il docente tutor si impegna a favorire la personalizzazione dell’apprendimento dello studente, analizzando le sue attitudini e le sue inclinazioni, mirando a renderlo consapevole delle proprie abilità e capacità.
Il docente orientatore, invece, trova e suggerisce i percorsi di formazione e/o le opportunità lavorative ideali per il singolo studente, in base al suo profilo individuale.
Come diventare un docente tutor o orientatore? La selezione segue i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti, che delibera tenendo conto dei requisiti richiesti, che sono:
- Completamento del percorso formativo previsto dal D.M. n. 63/2023;
- Esperienza pregressa: aver svolto il ruolo di tutor o orientatore nell’anno scolastico precedente, preferibilmente nella stessa scuola o, in subordine, in un’altra istituzione.
- Competenze specifiche: aver partecipato a progetti di orientamento, inclusione, contrasto alla dispersione scolastica;
- Anzianità di servizio: l’esperienza accumulata nell’insegnamento;
- Impegno continuativo: disponibilità ad assumere l’incarico per almeno tre anni scolastici.