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Università con più iscritti in Italia iStock

Quali sono le università italiane con più iscritti

Censis ha svelato quali sono state le università e i corsi di studio con più iscritti nell'anno accademico 2024-2025 e anche le differenze di genere

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Il Censis, l’istituto di ricerca socio-economica italiano fondato nel 1964, ha stilato una classifica delle migliori università italiane, svelando alcuni interessanti dati per quello che riguarda le immatricolazioni nel nostro Paese. Quali sono le università con più iscritti in Italia, quali sono gli ambiti di studio più gettonati dai neo iscritti e quali sono le differenze di genere al momento della scelta del percorso di alta formazione da seguire?

Crescono le immatricolazioni nelle università italiane

Il primo dato che è emerso dalla classifica delle migliori università statali italiane, firmato da Censis, è che le immatricolazioni sono cresciute del 5,3%, soprattutto al Centro (+14%) e al Sud (+6,1%), mentre la crescita è stata minore nel Nord Italia (nel dettaglio le nuove iscrizioni all’università sono aumentate del 2% nel Nord-Est e sono diminuite dello 0,9% nel Nord-Ovest). I dati fanno riferimento all’anno accademico 2024-2025.

Dal Duemila al 2025 siamo passati da 284.182 immatricolati a 340.988, con il punto più basso raggiunto nel periodo 2012-2013, con solo 268.677 neoiscritti. I risultati dell’anno accademico 2024-2025 sono i secondi più alti dopo quelli registrati nel 2023-2024, ma i dati resi disponibili dall’Anagrafe nazionale degli studenti universitari potrebbero essere ancora parziali e non dati definitivi.

Quali sono le università con più iscritti in Italia

Tra i mega atenei statali (con più di 40.000 iscritti) in prima posizione per numero di iscrizioni troviamo l’Università di Padova, seguita dall’Università Bologna in seconda posizione e al terzo posto dall’Università di Pisa, che supera La Sapienza di Roma che “si deve accontentare” di condividere il quarto posto con l’Università Statale di Milano che, invece, è salita di un posto rispetto all’anno scorso.

Per quello che riguarda, invece, i grandi atenei non statali (con più di 10.000 iscritti), tra le università private spiccano la Luiss (che si conferma al primo posto come l’anno scorso) seguita dall’Università Bocconi di Milano e dall’Università Cattolica.

Gli ambiti di studio universitari con più iscritti

A quali facoltà si iscrivono gli studenti italiani? L’area disciplinare Giuridica, Economica e Sociale rappresenta il 35,4% delle immatricolazioni, con i corsi di laurea in Economia che hanno ottenuto il 43,1% delle nuove iscrizioni. A seguire troviamo l’area delle discipline Stem (28,6%, di cui il 42,6% nei corsi di ingegneria industriale e dell’informazione), mentre in terza posizione c’è l’area Sanitaria e Agro-Veterinaria con il 18,4% di nuovi immatricolati (di cui il 66,7% in ambito medico-sanitario e farmaceutico).

In quarta e ultima posizione, invece, troviamo l’area Artistica, letteraria ed educazione che rappresenta il 17,6% degli immatricolati, di cui il 29,1% ha scelto corsi di laurea del gruppo Educazione e Formazione.

Per quello che riguarda i corsi del gruppo medico-sanitario e farmaceutico, abbiamo assistito a un aumento notevole delle immatricolazioni, ma a destare stupore è l’espansione delle immatricolazioni ai corsi di scienze motorie e sportive (+224,9%) che sale tra gli immatricolati maschi (+309,5%).

Immatricolazioni universitarie e differenze di genere

L’indagine condotta dal Censis ha rivelato anche le differenze di genere inerenti alla scelta delle università. Le immatricolazioni di studenti maschi sono maggiori per quello che riguarda i corsi di informatica e ICT, mentre le iscrizioni di studentesse sono più frequenti nei campi dell’ingegneria industriale, dell’informazione e del gruppo scientifico.

Nel dettaglio, nei corsi di informatica e Ict l’aumento degli immatricolati maschi (+54,8%) è più alto di quello delle immatricolate femmine (+21,2%), mentre è il contrario per quello che riguarda ingegneria industriale e dell’informazione (+173,6% di donne contro +35,0% di uomini) e il gruppo scientifico (+83,8% di immatricolate contro +60,5% di immatricolati).

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