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Riapertura scuole Fonte foto: iStock

Riapertura scuole, chi rientra già oggi e perché

Manca davvero poco alla riapertura delle scuole, ma alcuni studenti sono già tornati in classe: chi rientra oggi, lunedì 26 agosto, e perché

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La riapertura delle scuole si avvicina, ma oggi, 26 agosto, già alcuni studenti e insegnanti tornano in classe. Chi rientra oggi e perché.

Perché alcuni studenti rientrano a scuola il 26 agosto

Il 26 agosto segna una data molto importante per il mondo della scuola. Oggi, infatti, alcuni studenti delle superiori rientrano in classe prima della riapertura ufficiale delle scuole per svolgere gli esami di recupero per i debiti formativi. Chi a giugno ha ottenuto uno o più debiti, ovvero una valutazione inferiore o uguale a 5 in una o più materie, deve svolgere una prova riparativa per dimostrare di aver raggiunto la sufficienza. In questi casi, negli scrutini finali gli alunni, invece di ‘ammesso’ o ‘non ammesso’, hanno trovato la dicitura ‘giudizio sospeso‘.

Ed ecco che è arrivato quel momento dell’anno in cui gli studenti devono mettersi alla prova per sperare di iniziare il nuovo anno scolastico nella classe successiva. Chi non supera gli esami di recupero, infatti, rischia la bocciatura.

Chi valuta gli esami per il recupero dei debiti

Le prove possono essere svolte sia tramite un compito scritto che con un’interrogazione: dipende dalle materie e dalla scelta di ogni singola scuola. A scegliere il voto finale, e nel peggiore dei casi la bocciatura, non sarà il professore della materia da recuperare ma il consiglio di classe nella sua interezza.

Come si legge nell’ordinanza ministeriale 92/2007, infatti, “la competenza alla verifica degli esiti nonché alla integrazione dello scrutinio finale appartiene al consiglio di classe nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale”.

Cosa succede se un docente non è più disponibile, per esempio a causa di un trasferimento o del pensionamento? “Nel caso in cui le operazioni di verifica e di integrazione dello scrutinio finale abbiano luogo, in via eccezionale, dopo la fine dell’anno scolastico di riferimento, ai componenti il consiglio di classe eventualmente trasferiti in altra sede scolastica o collocati in altra posizione o posti in quiescenza, è assicurato il rimborso delle spese. Al personale docente nominato fino al termine delle lezioni o dell’anno scolastico è conferito apposito incarico per il tempo richiesto dalle operazioni succitate”. In ogni caso, si specifica nella norma, “l’eventuale assenza di un componente del consiglio di classe dà luogo alla nomina di altro docente della stessa disciplina secondo la normativa vigente”.

Una volta svolti gli esami riparativi, il consiglio di classe “delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In tale
caso – prosegue l’ordinanza -, risolvendo la sospensione di giudizio, vengono pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con la indicazione ‘ammesso‘”.

In caso di esito negativo del giudizio finale, invece, “il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione ‘non ammesso‘”.

I corsi di recupero

Una volta concluso l’anno scolastico, le scuole hanno l’obbligo di organizzare dei corsi di recupero per gli studenti che hanno ricevuto debiti formativi. I corsi, solitamente, si svolgono tra giugno e luglio.

Come riportato dall’ordinanza 92/2007, “le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo di attivare gli interventi di recupero e, nell’ambito della propria autonomia, individuano le discipline e/o le aree disciplinari che necessitano degli interventi”. Le scuole “determinano altresì le modalità di organizzazione e realizzazione precisandone tempi, durata, modelli didattico-metodologici, forme di verifica dei risultati conseguiti dagli studenti, criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie“.

Gli esami integrativi

Conclusi gli esami di recupero, le cui date sono decise da ogni singolo istituto, prima dell’avvio delle lezioni si svolgeranno anche gli esami integrativi. Questi ultimi sono rivolti agli studenti già iscritti ad una scuola secondaria di secondo grado che però hanno deciso di cambiare indirizzo di studi.