Rischio burnout a scuola, Anief lancia la petizione: la richiesta
L'Anief, il sindacato degli insegnanti, sta chiedendo il riconoscimento del burnout per il personale scolastico e nuove regole per la pensione
Nella scuola c’è un gap generazionale tra studenti e insegnanti troppe volte estremamente ampio con effetti negativi sull’apprendimento dei ragazzi, a questo si aggiunge il rischio in costante aumento di burnout per molti maestri e professori, schiacciati dalle responsabilità e dallo stress del loro lavoro. È l’allarme lanciato dall’Anief, l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, che ha dato il via a una petizione.
La richiesta dell’Anief contro il rischio burnout
Il sindacato del mondo della scuola ha avviato una petizione per chiedere il pensionamento del personale scolastico a 60 anni con riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria. L’iniziativa ha superato in poco tempo le 80 mila adesioni.
L’associazione, con la voce del presidente Marcello Pacifico, sta infatti chiedendo “con forza il riconoscimento del burnout per il personale scolastico e dunque nuove regole per andare in pensione a 60 anni e senza penalizzazioni”. “Il trattamento del personale della scuola alla pari di quello in servizio nelle forze armate e nella polizia – ha spiegato il sindacato – è motivato dal fatto che la nostra è una categoria che oltre una certa età non è più compatibile con gli obiettivi educativi. E serve anche il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, come si fa per gli ufficiali dell’esercito e come del resto aveva chiesto un paio d’anni fa anche l’ex presidente dell’Inps Raffale Tridico: perché dobbiamo pagare fino a 50 mila euro per riscattare gli anni di formazione necessari per lavorare, mentre gli stessi anni sono pagati integralmente dallo Stato per gli ufficiali delle forze armate?”.
I dati sugli insegnanti a rischio burnout
Nell’allarme lanciato da Anief si legge che nella scuola ci sono “oltre 235mila lavoratori con più di 60 anni d’età e alta percentuale di burnout”, mentre “nelle forze armate e in polizia pochissimi”. “Tra i docenti e il personale Ata imperversa il burnout” ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori).
Nella petizione lanciata dall’Anief vengono riportati i dati che mettono in luce quale sia la situazione legata al burnout nel mondo della scuola. Secondo l’ultimo rapporto dell’ARAN sull’età anagrafica dei dipendenti della pubblica amministrazione nel 2021, è confermato il progressivo invecchiamento del personale docente e scolastico, rispetto all’attuale riforma delle pensioni che prevede il pensionamento dopo quasi 44 anni di contributi o il limite anagrafico di quasi 68 anni di età.
Il personale docente e scolastico della scuola italiana sarebbe oggi il più vecchio in Europa e nel mondo. Nello specifico 235.741 unità con un’età over 60 (18 6%) erano in servizio a scuola nel 2021, a dispetto di quanto avveniva nelle forze di polizia con 2.296 unità (0,8%) e nelle forze armate con 186 unità (0,1%), in ragione della specificità dell’ordinamento militare, ma a dispetto del burnout che non è riconosciuto agli insegnanti e a tutto il personale scolastico.
Come si legge nel comunicato che contiene la petizione, proprio per superare il gap generazionale tra studenti e insegnanti, svecchiare il corpo docente e intervenire sul burnout, il sindacato Anief “ritiene necessario modificare le norme sull’accesso alla pensione e sul riscatto gratuito degli anni di formazione del personale docente e scolastico”.