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Docenti stressati: l'indagine Fonte foto: iStock

Un insegnante su 3 pensa di lasciare il lavoro: l'allarme

L'indagine condotta dall'Università Bicocca di Milano sullo stress lavorativo degli insegnanti fa emergere dati allarmanti: quali sono le cause

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

In Italia troppi insegnanti sono stressati: 1 docente su 2 soffre di stress lavorativo e molti stanno pensando di lasciare il proprio lavoro a scuola. Sono i dati che emergono da un’indagine condotta dall’Università di Milano-Bicocca, che ha evidenziato le difficoltà incontrate dagli insegnanti e i motivi sottostanti a tali elevati livelli di stress.

Docenti stressati in Italia: l’indagine della Università di Milano-Bicocca

L’Health & Sustainability Lab dell’Università di Milano-Bicocca ha evidenziato una situazione allarmante tra gli insegnanti delle scuole italiane: quasi un insegnante su due soffre di stress lavorativo. In particolare, il 40% dei docenti manifesta sintomi di esaurimento emotivo. Ad esserne maggiormente colpite sono le donne, che formano anche la fetta maggiore di insegnanti all’interno della scuola italiana.

Ma non è tutto, perché un altro dato si aggiunge all’allarme: il 35% dei docenti, quindi uno su tre, secondo quanto emerge dall’analisi svolta, dichiara di stare seriamente valutando l’idea di lasciare il proprio lavoro.

Uno stress cronico, quello provato da una buona parte dei docenti, che risulta essere dannoso per la loro salute psicofisica, ma che ha anche ricadute importanti sulla qualità dell’istruzione erogata agli studenti. Secondo quanto riportato da Orizzontescuola, la psicologa Katuscia Giordano, esperta in comunicazione e gestione delle crisi, ha infatti spiegato che “le difficoltà vissute dai docenti si riflettono inevitabilmente sul sistema scolastico, penalizzando studenti e famiglie e minando il ruolo centrale della scuola come motore di crescita sociale, emotiva e culturale”.

“L’assenza di interventi strutturali per affrontare il disagio psicologico genera costi importanti per la società – ha aggiunto Giordano -. Fenomeni come l’assenteismo e il ‘presentismo’ (che significa essere fisicamente presenti sul lavoro, ma con una produttività fortemente compromessa), riducono l’efficienza del sistema e aggravano il malessere”.

Un allarme che coinvolge anche il sistema sanitario italiano: “La maggior parte degli accessi ai pronto soccorso per motivi di salute mentale riguarda disturbi d’ansia e attacchi di panico – ha aggiunto la psicologa -. Questo dato evidenzia una carenza strutturale non solo nei servizi di supporto psicologico per il personale scolastico, ma anche nella popolazione generale, segnalando l’urgenza di potenziare servizi di prevenzione e assistenza psicologica per la comunità“.

Quali sono le cause dello stress dei docenti

Ma quali sono le cause dello stress lavorativo dei docenti? L’indagine condotta dalla Bicocca, evidenzia che i motivi alla base di questa situazione non sono da ricercare nel rapporto diretto con gli studenti, bensì nelle problematiche strutturali del sistema scolastico italiano.

“Il mancato riconoscimento economico, un eccessivo carico burocratico, le classi sovraffollate e le difficoltà nelle relazioni professionali, sia con colleghi che con genitori, rappresentano fattori di stress significativi per gli insegnanti – ha sottolineato la psicologa Katuscia Giordano -. Questi elementi, combinati tra loro, contribuiscono a creare un ambiente lavorativo che in molti casi, risulta insostenibile”.

I problemi strutturali del sistema scolastico italiano continuano quindi a rappresentare un forte ostacolo al miglioramento della qualità dell’insegnamento all’interno degli istituti italiani. Una situazione, questa, che è tra le principali cause degli alti livelli di stress lavorativo tra i docenti.

L’allarme burnout (ovvero la sindrome di esaurimento emotivo da lavoro) tra gli insegnanti, soprattutto quelli che hanno più di 60 anni, è stato recentemente lanciato anche da Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori), la quale ha dichiarato che nella scuola ci sono “oltre 235mila lavoratori con più di 60 anni d’età e alta percentuale di burnout”. “Tra i docenti e il personale Ata imperversa il burnout”, sono state le parole di Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief.