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La scuola non piace molto agli italiani Fonte foto: Ansa

Scuola promossa (con riserva): dove sono le migliori in Italia

Secondo un sondaggio Ipsos i cittadini promuovono a stento la scuola italiana: quali sono i punti deboli e dove si trovano le scuole migliori

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

La scuola italiana non è promossa a pieni voti dai cittadini, a malapena supera la sufficienza. È quanto è emerso da un sondaggio condotto da Ipsos per conto di Area Studi Legacoop. La ricerca, presentata nel report “FragilItalia”, fotografa le opinioni delle persone sul sistema italiano, evidenziando quali sono le maggiori problematiche e punti deboli. Tra i principali “difetti“: la scarsa motivazione e preparazione dei docenti, i programmi di studio obsoleti e troppo teorici, l’edilizia scolastica e le dotazioni tecnologiche inadeguate.

La valutazione degli italiani sulla scuola

Il sondaggio Ipsos è stato condotto su un campione rappresentativo della popolazione (800 casi di 18 anni e oltre), per testarne le opinioni sul tema. La valutazione media complessiva del sistema scolastico italiano si attesta a un valore di poco superiore alla sufficienza: voto 6,3. Il voto più alto va all’Università promossa con 6,7, seguita dalla scuola dell’infanzia e dalle scuole elementari con 6,4, gli asili nido prendono un 6,2 e le scuole superiori 6,1. Il voto più basso va alle scuole medie che si fermano a 6.

Secondo gli italiani, pur registrando un miglioramento, la scuola non è ancora capace di fornire competenze adeguate alle richieste di un mercato del lavoro in evoluzione. Si ritiene inoltre che le maggiori opportunità di ingresso nel lavoro siano offerte dai percorsi formativi di informatica e telecomunicazioni, del campo sanitario, di meccanica, meccatronica ed energia.

Perché la scuola non piace agli italiani: i punti deboli

Per il 44% degli intervistati dal sondaggio, la maggiore debolezza del sistema scolastico è riscontrata nella scarsa motivazione dei docenti, seguita a ruota dai programmi di studio ritenuti obsoleti e troppo teorici nel 43% dei casi, con una punta del 52% nelle Isole. Problemi da risolvere riguardano anche l’edilizia scolastica, segnalata come “difetto” nel 41% delle risposte, nella scarsa preparazione dei docenti (36%), nelle dotazioni tecnologiche inadeguate (36%).

Dove la qualità della scuola è migliore

La qualità della scuola segna un netto divario tra Nord e Sud. Inoltre le grandi città sono considerate più attrattive rispetto alla provincia. Nello specifico, per il 63% degli intervistati le scuole migliori sono nel Settentrione, mentre solo il 6% si esprime a favore degli istituti scolastici del Sud. Per il 31% non ci sono differenze legate alla collocazione geografica. Inoltre, per il 40% le scuole migliori sono nelle grandi città, mentre il 20% opta per la provincia. Il 40% ritiene che non ci siano differenze.

Le priorità e i percorsi formativi più richiesti

In generale la priorità su cui puntare, secondo gli italiani, sarebbe quella di individuare percorsi volti a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. Per il 70% degli intervistati la scuola superiore dovrebbe offrire l’opportunità di seguire corsi specifici per trovare facilmente un’occupazione, il 68% chiede di attivare scambi culturali con le scuole dell’UE . Per il 67% sarebbero utili le presentazioni aziendali all’interno degli istituti scolastici e gli stage nelle imprese (65%). Riguardo all’università, il 53% ritiene che debba offrire la possibilità di svolgere un periodo di studio all’estero, il 50% trova utile poter usufruire di presentazioni aziendali all’interno degli atenei e per il 49% è indispensabile svolgere un tirocinio obbligatorio.

Ma quali sono i percorsi che offrirebbero maggiori possibilità di accedere facilmente al mondo del lavoro? I risultati del sondaggio indicano che, secondo gli italiani, i percorsi formativi che offrono più opportunità di trovare un impiego sono l’informatica e le telecomunicazioni (40%, in crescita di 1 punto), seguite dal percorso sanità (31%, con 3 punti in più), da meccanica, meccatronica ed energia (29%, con 3 punti percentuali in più). In calo di 1 punto percentuale sono invece le preferenze per i percorsi formativi elettronica ed elettrotecnica (27%) e amministrazione, finanza e marketing (22%). Fanalino di coda il percorso sistema moda (6%) e quello artistico e musicale (4%).