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Maturità 2025 Fonte foto: iStock

Seconda prova matematica Maturità 2025: i consigli dell'esperto

Come affrontare la seconda prova di matematica alla Maturità 2025? I consigli dell'esperto, dalla scelta degli esercizi alla gestione del tempo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La seconda prova dell’esame di Stato rappresenta uno scoglio importante e spesso fonte di grande stress per gli studenti. Per affrontarla al meglio, è fondamentale non solo una solida preparazione, ma anche una strategia efficace, come ha spiegato Edoardo Balistri, studente di Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. L’esperto ha offerto alcuni consigli pratici su come approcciarsi alla seconda prova dello scientifico in vista della Maturità 2025.

Come funziona la prova di matematica alla Maturità 2025

La Maturità 2025 è alle porte: si parte mercoledì 18 giugno alle 8.30 con il tema di italiano. Giovedì, invece, sarà la volta della seconda prova scritta.

Gli studenti dello scientifico si troveranno ad affrontare il compito di matematica, strutturato in due sezioni principali: due problemi e otto quesiti. Tra le opzioni disponibili, i candidati dovranno scegliere un problema e quattro quesiti, che dovranno essere risolti in sei ore.

La prova di matematica verte su argomenti del programma dell’ultimo anno, spaziando dall’analisi alla geometria fino al calcolo delle probabilità.

Come affrontare la seconda prova allo scientifico

Affrontare la seconda prova di matematica richiede un approccio metodico e una buona gestione del tempo. Ne è convinto Edoardo Balistri, 19enne al primo anno di Matematica alla Scuola Normale di Pisa, il cui curriculum vanta ben tre medaglie d’oro alle Olimpiadi italiane della matematica. Lo studente, che ha affrontato la maturità scientifica nel 2024, ha dato dei suggerimenti pratici per i maturandi che si apprestano a svolgere la prova di matematica in un video pubblicato sul sito de Il Corriere della Sera.

Balistri ha sottolineato l’importanza di una lettura attenta e completa di tutti i problemi e i quesiti prima di prendere qualsiasi decisione. Questo primo giro d’orizzonte serve a comprendere le richieste, a individuare gli argomenti trattati e a farsi un’idea della complessità della prova. Solo dopo aver esaminato attentamente ogni proposta, ha precisato, si può procedere alla fase di scelta.

Come scegliere i quesiti e il problema per la prova di matematica

Il processo di scelta dei quesiti da svolgere, così come del problema, è “fondamentale”, ha evidenziato Balistri. Come fare? “Sicuramente è importante scegliere esercizi che si è sicuri di sapere fare – ha detto -. Per esempio, io preferivo gli esercizi dimostrativi, che richiedono anche meno calcoli, perché c’è meno margine di errore proprio dal punto di vista di errori di calcolo”.

Se si opta per dei quesiti che richiedono calcoli, “secondo me una buona strategia è quella di scegliere esercizi i cui calcoli siano verificabili, ovvero che portano ad un risultato che è già a priori noto”.

Per quanto riguarda i problemi, “il processo è più complicato”, ha ammesso lo studente. “Ci sono più punti, e i punti successivi dipendono da quelli precedenti. E quindi alla prima lettura non è particolarmente evidente quale può essere una strategia risolutiva per i punti successivi al primo”. In una situazione di questo tipo, ha proseguito, è utile provare a indovinare una possibile “strategia risolutiva” e “scegliere l’esercizio in cui si è più sicuri di poter giungere a una soluzione”.

I consigli dell’esperto per la prova di matematica alla Maturità 2025

Da cosa iniziare? Il consiglio di Balistri è quello di partire dai quesiti “perché in teoria sono più semplici”, e dunque possono rappresentare un ottimo modo per rompere il ghiaccio.

Lo studente ha suggerito di svolgere in brutta non solo i quattro quesiti prescelti, “ne consiglio almeno cinque o sei”, così da avere un ‘cuscinetto’ di riserva qualora un quesito scelto si rivelasse più ostico del previsto, permettendo una sostituzione rapida senza perdere tempo prezioso.

Una volta svolti gli esercizi e il problema, come si verificano i risultati? “Un ottimo strumento può essere la calcolatrice“, ha affermato Balistri. E ha spiegato che la calcolatrice, pur non essendo “uno strumento risolutivo, nel senso che comunque la prova deve essere qualcosa che dipende solo dalla prova e non da ciò che produce la calcolatrice, è assolutamente valida per ricontrollare i calcoli e i grafici”.

Quando copiare il compito in bella (per l’esperto)

Per Edoardo Balistri un’altra questione cruciale è la gestione del tempo. Le sei ore a disposizione “servono per fare, ricontrollare, copiare ed essere completamente sicuri del fatto che ciò che è stato scritto sia corretto”.

Ha fatto poi notare che “sei ore non sono così tante se, per una serie di motivi, capita di spendere tanto tempo sugli esercizi e arrivare a copiare la bella rapidamente”. Il rischio “è arrivare a fare errori di trascrizione o di accorgersi molto tardi di problemi con qualche esercizio”.

Per questo, la strategia suggerita da Balistri è quella di “darsi un punto in cui iniziare a copiare in bella, per esempio dopo quattro ore“, così da lasciare “sufficiente tempo per correggere eventuali errori dell’ultimo minuto”.

Secondo l’universitario, monitorare costantemente l’ora è fondamentale per evitare di trovarsi a corto di tempo verso la fine della prova, compromettendo la qualità del lavoro finale. La fretta nell’ultima fase, infatti, può portare a sviste e distrazioni che una buona gestione del tempo avrebbe potuto evitare. Un approccio equilibrato tra risoluzione, verifica e trascrizione, ha concluso Edoardo Balistri, è la chiave per ottimizzare il risultato della prova di matematica.

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