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Stop al cambio dell'ora solare: l'idea e cosa c'entra la scuola

I medici del sonno britannici invocano lo stop al cambio dell'ora solare: nell'appello rivolto al governo c'è anche un riferimento alla scuola

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Il 27 ottobre si torna all’ora solare, le lancette alle tre di mattina dovranno essere spostate alle due. Risultato? Si potrà dormire un’ora in più. Poi tra sei mesi ci sarà il nuovo switch al contrario, ma c’è chi si oppone al ritorno all’ora legale. I medici del sonno britannici stanno infatti invocando la “Brexit delle lancette“. Secondo questi specialisti, il Regno Unito dovrebbe restare per sempre con l’ora solare. Ma quali sono i motivi di questa richiesta?

L’idea dello stop al cambio dell’ora solare

L’influente British Sleep Society ha lanciato un appello al governo britannico affinché ponga fine al cambio dell’ora ogni sei mesi.

Secondo gli specialisti del sonno, ci sarebbero delle evidenze scientifiche che dimostrerebbero come lo switch tra ora solare e legale causi effetti negativi sul sonno e sulla salute circadiana, legata al ritmo biologico del nostro organismo.

Cosa c’entra la scuola con il ritorno dell’ora legale

“Quello che spesso non realizziamo è che l’ora legale modifica i nostri programmi, spostandoli in avanti di un’ora mentre la luce del giorno rimane la stessa. Ci costringe tutti ad alzarci e andare al lavoro o a scuola un’ora prima, spesso al buio“, ha spiegato la coautrice della raccomandazione pubblicata sul “Journal of Sleep Research”, Eva Winnebeck, dell’Università del Surrey.

La luce naturale del giorno al mattino sarebbe invece “fondamentale”, sottolinea la British Sleep Society, “per mantenere un allineamento dei nostri orologi biologici con il giorno e la notte, il che è essenziale per un sonno ottimale e per la salute generale”.

Il tema dell’orario è dibattuto da tempo anche a livello di Unione Europea. Sono anni che si tenta di realizzare una riforma per abolire gli switch dell’orologio e consentire la libera scelta da parte dei Paesi membri.

Il sonno, come evidenziano dalla società scientifica, è fondamentale per la salute e il benessere e gli spostamenti forzati delle lancette per passare all’ora legale possono interferire negativamente sulla sua regolazione. Per esempio per gli studenti che vanno a scuola, dormire un’ora in meno la notte del passaggio dall’ora solare a quella legale avrebbe delle conseguenze negative sull’equilibrio di tutto l’organismo.

Riguardo alla scelta se adottare per sempre l’orario da ottobre a marzo o quello da marzo a ottobre, secondo Malcolmvon Schantz, della Northumbria University, il coautore del position statement, “alcuni sostengono addirittura che si debba passare all’ora legale tutto l’anno. Pensiamo che sia sbagliato perché ci lascerebbe con mattine buie durante l’inverno, e la luce del mattino è di fondamentale importanza per mantenere sincronizzati i nostri orologi biologici”. Anche altre società scientifiche del sonno si sono pronunciate contro l’ora legale tutto l’anno e hanno sostenuto il ritorno all’ora solare permanente, ma questa dichiarazione è il primo punto di vista Uk pubblicato.

In pratica, secondo gli studiosi del Regno Unito, sarebbe meglio adottare tutto l’anno l’ora solare che permetterebbe agli studenti e ai lavoratori di godere di un’ora di luce in più durante l’inverno, altrimenti si sveglierebbero e andrebbero a scuola o al lavoro ancora quando il cielo è buio con effetti negativi anche sull’umore. Uno dei principali problemi dell’ora legale è l’alterazione del ritmo circadiano del nostro corpo. Il cambio dell’ora va a scombussolare il regolare ciclo sonno-veglia, facendoci sentire stanchi, distratti e assonnati.