Temptation Island ha fatto sospendere Noos: colpa della scuola?
Il reality di Canale 5 'Temptation Island' fa sospendere 'Noos', il programma su Rai 1 di Alberto Angela, e scoppia il caso: è colpa della scuola?
‘Temptation Island‘ ha fatto sospendere ‘Noos – L’avventura della conoscenza’. Il reality di Canale 5 firmato da Maria De Filippi e condotto da Filippo Bisciglia ha avuto il boom di ascolti, superando il 30%. Dall’altro lato, il programma di divulgazione di Rai 1 condotto da Alberto Angela era partito con uno share modesto (13,6%), che poi è sceso all’11,5%. Per questo motivo la Rai ha scelto di proteggere ‘Noos’ dalla débâcle e di rimandarlo a fine agosto, evitando così la messa in onda in contemporanea alla finale di ‘Temptation Island’. Quanto accaduto ha aperto un vero e proprio dibattito all’interno dell’opinione pubblica. E c’è chi ha detto che il successo di ‘Temptation Island’ su ‘Noos’ sia “colpa della scuola“.
“Il problema è la scuola”
“Temptation Island è visto da 3,5 milioni di spettatori. Immagino sia seguito in maggior parte da giovani e scolarizzati. Inoltre tra i protagonisti ci sono molti laureati. La stessa ideatrice del programma lo è. Qui il problema non è la cultura in TV, ma la scuola che fa pena“, ha scritto un utente su X.
“Quelli che vogliono la cultura in TV – ha proseguito lo stesso utente in un altro tweet – sono i primi che quando c’è la cultura in TV si girano dall’altra parte. E poi si lamentano che non c’è la cultura in TV”. E ancora: “Quelli della cultura in TV sono come quelli che parlano di ambiente ma poi non li trovi mai nei boschi ma seduti ai tavolini sui navigli”.
Questi sono solo alcuni della valanga di post che stanno invadendo i social sul caso ‘Temptation Island’ e ‘Noos’, in cui si fa soprattutto riferimento all'”impoverimento culturale” degli italiani.
“Di questo passo non ce la possiamo proprio fare – ha scritto un’altra utente, questa volta su Facebook -. Finché continueranno a propinare questi programmi (al solo fine di ascolti) il livello culturale scenderà sempre di più. Forse è una strategia perché un popolo con bassa cultura è più addomesticabile”. “Ma se qualcuno lo guarda ci sarà un perché. Siamo così e ci vogliono così: un popolo di decerebrati imbambolati. Più scemi siamo meglio è”, le fa eco un altro.
“Che amarezza! Il declino della nostra cultura“, si legge ancora su Facebook. “Il successo di audience che questi programmi riscuotono rappresenta una preoccupante cartina tornasole dello stato della nostra società – ha aggiunto un altro utente -. La loro popolarità, infatti, non è semplicemente un fenomeno di mercato, ma una manifestazione di una più profonda crisi culturale. Essi non solo raccolgono consensi, ma fungono da paradigmi imitativi per una larga fetta di pubblico, contribuendo alla normalizzazione di standard comportamentali e intellettuali discutibili”.
Il commento della giornalista
Quest’anno ‘Temptation Island’ e ‘Noos’ hanno debuttato lo stesso giorno in prima serata, l’uno su Canale 5 e l’altro su Rai 1. Sia nella prima che nella seconda puntata, il reality condotto da Filippo Bisciglia aveva già più che doppiato il programma di Alberto Angela in termini di ascolti. Il trend è andato a peggiorare nelle settimane successive, il che ha portato, come raccontato, ad un passo indietro da parte della Rai, che ha deciso di posticipare le prossime puntate in programma di ‘Noos’.
Il caso era già stato commentato il 5 luglio (l’indomani della seconda puntata) dalla giornalista di Sky Tg24 Mariangela Pira, che su X si era abbandonata ad un post sarcastico che ha ricevuto tantissime condivisioni e risposte.
“Circa il 28% degli italiani (16-65) è analfabeta funzionale (non ha abilità necessarie a comprendere a pieno e usare informazioni quotidiane). Risultati come questi non aiutano. Mi raccomando, critichiamo RaiUno che non offre cultura e divulgazione in prima serata. #Noos”. Queste le parole della giornalista, accompagnate da 2 screenshot in cui si comparavano gli share della seconda puntata di ‘Temptation Island’ e ‘Noos’.