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Alberto Angela Fonte foto: IPA

Che scuola ha fatto Alberto Angela, conduttore di Noos

Il suo 'Noos' è stato sospeso, ma il conduttore Alberto Angela resta uno dei personaggi televisivi più amati dal pubblico: ecco che scuola ha fatto

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Si parla spesso di Alberto Angela, uno dei più noti divulgatori scientifici italiani. Questa volta, però, a far parlare di lui non è uno dei suoi tanti progetti o riconoscimenti, ma la riprogrammazione della sua trasmissione ‘Noos‘ visto il successo che ha ottenuto ‘Temptation Island’. Per evitare la messa in onda in contemporanea alla finale del reality di Canale 5, la Rai ha deciso di posticipare il programma da lui condotto a fine agosto. Al di là di quanto accaduto, Alberto Angela resta uno dei personaggi più amati da grandi e piccini. Ma che scuola ha fatto? Scopriamolo insieme.

La scuola di Alberto Angela: studi e formazione

Alberto Angela è nato a Parigi l’8 aprile 1962. Figlio del noto divulgatore scientifico Piero Angela, si è diplomato alla scuola francese di Roma per poi iscriversi al corso di Scienze Naturali presso l’Università La Sapienza di Roma, laureandosi con 110 e lode e ricevendo un premio per la tesi.

Dopo aver prestato servizio di leva nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco del Comando di Torino, ha continuato gli studi frequentando diversi corsi di specializzazione in paleontologia e paleoantropologia nelle università più prestigiose degli Stati Uniti d’America: Harvard, Columbia University, UCLA.

Nella sua carriera, si è guadagnato ben 4 Lauree magistrali honoris causa: in Comunicazione del patrimonio culturale (Università degli Studi di Palermo); in Archeologia (Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’); in Filosofia (Università degli Studi del Piemonte Orientale); in Geologia e Geologia Applicata (Università degli Studi di Napoli Federico II).

Da ricercatore a divulgatore scientifico

Per oltre 10 anni ha svolto attività di scavo e di ricerca sul campo, partecipando a numerose spedizioni internazionali, soprattutto in Africa e Medio Oriente, alla ricerca dei resti fossili.

All’attività di studioso ha fatto seguito la professione per la quale è più conosciuto, quella di divulgatore scientifico, in particolare attraverso la televisione. Ha iniziato a muovere i suoi passi in tv come conduttore per la Televisione Svizzera Italiana, che nel 1990 gli affidò la scrittura e la conduzione di ‘Albatros’, una serie di 12 puntate di divulgazione scientifica. Il programma fu in seguito riproposto in Italia da Telemontecarlo, segnando così il suo esordio italiano.

Come autore aveva già partecipato nel 1989 alla realizzazione di 2 documentari per la Rai, ‘Una giornata di 2 milioni di anni fa’ e ‘Leopardo’. Dopo di che, ha scritto insieme al padre ‘Il pianeta dei dinosauri’, trasmesso da Rai 1 nel 1993. Alberto Angela è stato anche uno degli autori del programma di successo del padre Piero, ‘Superquark’.

Oltre ad aver scritto e condotto molteplici programmi di successo, tra cui ‘Ulisse – Il piacere della scoperta’, è l’autore di numerosi libri. Alberto Angela è anche giornalista pubblicista, ed ha collaborato con numerosi quotidiani, come ‘La Stampa’ e ‘La Voce’ di Indro Montanelli.

Alberto Angela sulla traccia della Maturità ispirata al padre

Forse non tutti ricordano che lo scorso anno Piero Angela, morto il 13 agosto 2022 all’età di 94 anni, è stato uno dei protagonisti delle tracce della prima prova dell’esame di Maturità 2023. Una volta saputo, Alberto Angela ha commentato la scelta del ministero con entusiasmo con un post Instagram.

“Mi fa davvero piacere realizzare che Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi – ha scritto -. Quei giovani cui ha scelto di rivolgersi alla fine con il suo ultimo lavoro televisivo e che, in fondo, continua ad aiutare proprio stimolandone il ragionamento e la crescita”.

Il brano di Piero Angela proposto ai maturandi 2023 era tratto dal suo ultimo libro ‘Dieci cose che ho imparato’. “Questa traccia – ha proseguito il figlio Alberto su Instagram – è rivolta al futuro e alla costruttività. La scelta di sottoporla ai ragazzi come spunto di ragionamento mi rende orgoglioso perché è rivolta anche al nostro Paese, che proprio dei giovani ha bisogno per migliorare e rinnovarsi”.

“Raccolgo le parole di Piero per ricordare oggi, a questi ragazzi, che è giunto il momento di fare la loro parte. Noi vi siamo accanto, dandovi la spinta per continuare a fare bene perché c’è bisogno di tutti voi. In bocca al lupo a tutti i maturandi per gli esami e per un futuro radioso”, ha concluso Alberto Angela.